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Thu, Nov

Forti piogge, accompagnate da grandinate e danni alle colture in alcune zone delle Giudicarie. Particolarmente colpita la zona tra Stenico e Ragoli. Molti i danni alle colture e alle automobili che hanno mal sopportato proiettili ghiacciati di quasi due centimetri di diametro.  E' dovuto intervenire lo spazzaneve per liberare le strade dalla grandine accumulata a terra. 

La perturbazione si è mossa da est verso ovest e si è diretta nelle zone del vicentino, dove si segnalano  altri danni.

La perturbazione non ha risparmiato neppure il Castello di Stenico, letteralmente bombardato dalla grandine. Vittime dell'attacco, alcuni vetri delle finestre.

 

InPrendi è l’iniziativa, giunta nel 2019 alla seconda edizione, promossa dalla Comunità e dalle Casse Rurali delle Giudicarie, che si propone di sostenere i giovani giudicariesi di età compresa tra i 18 d i 35 anni che intendono avviare un’attività nel territorio delle Giudicarie.

Due i principali step del progetto:

- il percorso formativo, svoltosi nei mesi di aprile e maggio, con l’obiettivo di fornire tutte le conoscenze necessarie per l’avvio o lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali, al quale hanno partecipato 17 giovani;

- il concorso di idee volto a selezionare le 3 migliori iniziative d’impresa. 

Lo scorso 4 luglio si è riunita la Commissione per la valutazione dei progetti, composta dai rappresentati della Comunità delle Giudicarie, delle Casse Rurali e di Impact Hub (referente tecnico del progetto).

Ogni candidato ha presentato il proprio piano alla commissione di valutazione, la quale ha assegnato un punteggio, stilando così una graduatoria. 

Al terzo posto si è posizionato “Judicaria Officinali – Azienda Agricola” di Nathan Zimbaldi con sede a Borgo Chiese: l’idea è quella di coltivare piante officinali in Valle del Chiese per il mercato dell’industria di trasformazione e per le erboristerie.

In seconda posizione troviamo un'altra iniziativa in ambito agricolo, “Agripeef Serra idroponica riscaldata”, di Edoardo Ferrari ed Erik Pezzarossi di Storo che si pongono l’obiettivo di costruire una serra con sistema idroponico a floating per la produzione di ortaggi a foglia e non a km 0. 

Primo si è classificato il progetto di Alessandro Polla di Caderzone dal titolo “Realtà aumentata per la promozione del territorio e delle aziende”. L’idea si basa sulla produzione di contenuti multimediali, sfruttando la tecnologia della realtà aumentata in ambito turistico e promozionale.

Alle tre iniziative sarà assegnato un contributo a fondo perduto di Euro 5.000 euro. Tutti potranno avvalersi di un percorso di accompagnamento svolto dai professionisti di Impact Hub Trentino della durata di 6 mesi, finalizzato all’apprendere tutti gli strumenti per implementare e sviluppare la propria idea d’impresa ed un finanziamento per un massimo di € 10.000 a tasso zero da parte della Cassa Rurale che opera nel territorio di riferimento della neo impresa. 

Inoltre la Commissione, valutata l’alta qualità degli altri progetti presentati e vista la disponibilità della Cassa Rurale Giudicarie Valsabbia Paganella e della Cassa Rurale Adamello ad incrementare ulteriormente il budget, ha deciso di assegnare un premio extra bando di Euro 2000  (per un totale di 6000 euro) ad altre tre iniziative. 

Tale riconoscimento speciale è andato a: 

- “Unique italian table” di Simone Pedretti di Pinzolo che si pone l’obiettivo di entrare nel mercato del lusso attraverso la produzione di pezzi unici realizzati in legno fossile;

- “ApiMont – Chalet Alpino” di Chiara Maestri di Carisolo, che intende recuperare un antico maso di famiglia per adibirlo a struttura ricettiva di “alta qualità”;

- “M’AMI – gelateria contadina”, di Anna Solci e Giulia Solci di Comano Terme, che intendono allargare il proprio mercato, attivando anche la consegna a domicilio, attraverso un progetto di inclusione sociale che veda coinvolti ragazzi con disabilità residenti nella zona delle Giudicarie.

Il Presidente della Comunità, Giorgio Butterini, esprime grande soddisfazione per la seconda edizione di InPrendi: “I  ragazzi giunti alla fase finale mi hanno impressionato per le idee innovative, per la determinazione e anche per la personalità, tre componenti imprescindibili per chi ambisca ad avviare un‘iniziativa imprenditoriale in un sistema competitivo come quello contemporaneo. 

La proposta di incrementare il budget allo scopo di premiare sei progetti, anziché tre, come inizialmente stabilito, dimostra l’ottima qualità delle idee presentate e implicitamente l’efficacia di questo piano, condotto in stretta sinergia con le Casse rurali locali. 

A prescindere dal fatto che il nostro mandato istituzionale scadrà tra meno di un anno, auspico sinceramente che questa brillante iniziativa possa essere riproposta e proseguita, magari a cadenza biennale. Personalmente, la considero una delle esperienze più edificanti e interessanti tra le tante sostenute dalla Comunità nel corso dell’attuale mandato amministrativo”. 

Monica Bonenti, presidente della Cassa Rurale Adamello, ha sottolineato che “il progetto ‘InPrendi’ è importante per il nostro territorio, perché rappresenta il futuro, in quanto è dall’imprenditoria giovanile che nasce lo sviluppo. Diventare imprenditori significa anche assumersi il relativo rischio professionale e pertanto questi ragazzi vanno ringraziati per essersi messi in gioco”.

Il presidente della Cassa Rurale Giudicarie-Valsabbia-Paganella, Andrea Armanini, ricordando la marginalità delle Giudicarie, ha affermato che “le Casse Rurali devono offrire stimoli a chi vive e opera sul territorio di competenza. Il percorso del progetto ‘InPrendi’ che è stato effettuato, tornerà utile sicuramente per l’avvio dell’attività e la crescita professionale dei giovani imprenditori giudicariesi”. 

 

L’orso M49 sarà catturato. Il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, ha informato oggi la giunta provinciale di aver dato mandato di preparare l’ordinanza di cattura dell’orso più problematico del Trentino. Da subito la squadra Orso del Corpo forestale si attiverà per individuare il plantigrado e procedere alla cattura. L'orso si è reso protagonista ad oggi dell’80 per cento dei danni causati dai grandi carnivori nella nostra provincia. “Il comportamento dell’animale - ha motivato il presidente Fugatti - è tale da creare un concreto pericolo di ordine e sicurezza pubblica. La stagione degli alpeggi è appena iniziata e non possiamo permettere che M49 tenga in ostaggio pastori ed animali. Abbiamo ripetutamente segnalato al ministro Costa la situazione, chiedendo l’autorizzazione alla cattura. Anche Ispra ha espresso forte preoccupazione. Non abbiamo ricevuto alcuna risposta e quindi abbiamo deciso di agire, assumendoci le nostre responsabilità. Era necessario dare risposte ai cittadini sempre più allarmati”. L’ultima incursione dell’orso è del 17 giugno scorso. E’ ’assessore provinciale all’agricoltura, Giulia Zanotelli, a riferirla in conferenza stampa: “Da tempo abbiamo messo in atto tutte le possibili misure di prevenzione e dissuasione. Inutilmente. L’orso si è mostrato sempre più ‘confidente’, come a malga Arnò, nel Comune di Sella Giudicarie. Quel giorno, nonostante la presenza del pastore e di altre persone all’interno dell’alpeggio, l’orso si è avvicinato pericolosamente alla stalla dove erano ricoverati animali da allevamento”. Da qui la decisione di accelerare i tempi. Ancora Fugatti: “Abbiamo raccolto in questi tempi le preoccupazioni di pastori, intenzionati ad abbandonare i pascoli, e dell’intero settore della zootecnia. Non potevamo più attendere ed agire, come è già successo in passato, solo dopo un'aggressione a persone”.

L’orso M49 ha iniziato a manifestare un “comportamento critico” già dallo scorso anno. Lo testimoniano i report del Servizio foreste e fauna: “L’animale ha creato forte problematicità sia sul fronte della dannosità, sia su quello, più preoccupante e rilevante, della frequentazione di immobili destinati ad abitazione stagionale o a posto di lavoro”. 

 

Le tappe della vicenda M49. 

 

L’orso è stato catturato e radiocollarato il 27 agosto 2018 e di seguito costantemente monitorata. Grazie al collare è stato possibile risalire all'autore di una serie di episodi nelle zone del Chiese e della Bassa Rendena, con l’uccisione di numerosi animali da allevamento (mucche e pecore). Il monitoraggio ha consentito anche di seguire M49, mettendo in atto una serie di azioni di dissuasione, che “tuttavia non hanno determinato alcuna modifica comportamentale dell'esemplare”.

Il 22 febbraio 2019, il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti ha scritto la prima lettera al ministro dell’Ambiente Sergio Costa, chiedendo l'autorizzazione alla cattura di M49, sulla base delle condizioni contenute dal Piano di Azione PACOBACE. 

Da allora, si sono susseguite tutta una serie di note di integrazione del report originario che hanno aggiornato Ministero ed Ispra, rispetto all’evolversi della situazione. 

La seconda lettera al ministro è datata 15 aprile, seguita da una terza (30 maggio) in cui si ricordavano i danni causati dall’orso dal momento del risveglio invernale. 

Il presidente Fugatti si è mosso anche in sede locale. Il 17 giugno ha scritto una lettera al prefetto chiedendo la convocazione del Comitato ordine e sicurezza pubblica. Nella seduta del 21 giugno, il comitato ha rilevato come “emerga un quadro veramente preoccupante sotto il profilo della sicurezza e della pubblica incolumità” in relazione ai comportamenti di M49. Anche il rappresentante di ISPRA, sentito in occasione del Comitato, ha evidenziato come “l’orso può costituire un rischio reale” e che “i comportamenti tenuti dall’esemplare M49 potrebbero giustificare forme di intervento più forti”.

Pochi giorni dopo (27 giugno), il presidente Fugatti invia una nuova lettera al ministro Costa (e per conoscenza al Ministro degli Interni) in cui si segnalava l’inefficacia delle misure di dissuasione e prevenzione messe in campo dalla Provincia autonoma di Trento. La richiesta è sempre stata la stessa: una risposta definitiva a stretto giro di posta.

Da parte del Ministero, fino ad ora, non sono arrivate risposte. A Trento sono solo pervenute note interlocutorie a firma del direttore generale della Direzione per la Protezione della natura e del mare, pur riconoscendo il ricorrere delle condizioni previste dal PACOBACE e il tenore del parere di ISPRA. 

“in assenza del definitivo riscontro da parte del Ministero - conclude il presidente Maurizio Fugatti - è necessario l’intervento urgente, al fine di evitare che dal comportamento dell’orso M49 possano derivare conseguenze irreparabili”.

 

InPrendi, il progetto per favorire l’imprenditorialità giovanile nelle Giudicarie e sostenuto dalla Comunità e dalle Casse Rurali delle Giudicarie, entra ora nel vivo. Dopo il percorso formativo che ha visto la partecipazione di 16 giovani, tocca ora al concorso di idee volto a selezionare le 3 migliori idee da trasformare in vere e proprie attività. L’iniziativa si rivolge a giovani di età compresa tra i 18 d i 35 anni, residenti nel territorio delle Giudicarie oppure non residenti, ma che abbiano l’intenzione di avviare l’attività nelle Giudicarie. 

I vincitori del concorso potranno usufruire di 

- un contributo a fondo perduto di € 5.000 per sostenere i costi d’avviamento dell’idea d’impresa; 

- un percorso di accompagnamento svolto dai professionisti di Impact Hub Trentino della durata di 6 mesi, finalizzato all’apprendere tutti gli strumenti per implementare e sviluppare la propria idea d’impresa; 

- un finanziamento per un massimo di € 10.000 a tasso zero da parte della Cassa Rurale che opera nel medesimo territorio di riferimento della neo impresa.

Le candidature dovranno essere inviate dal 15 maggio al 14 giugno compilando l’apposito form sul sito https://trento.impacthub.net/inprendi/.  

 

Tutte le informazioni ed il bando sono disponibili sul sito della Comunità delle Giudicarie e di tutte le Casse Rurali aderenti all’iniziativa. 

La danza contemporanea con il teatro delle ombre e il gioco digitale come nuove tecniche di apprendimento: questi i focus dei due nuovi progetti di mobilità europeo

Nuove proposte per InEurope, l'iniziativa promossa da La Cassa Rurale in collaborazione con l’associazione Atelier Europeo, volta a favorire la mobilità internazionale dei giovani grazie ad esperienze di vita all'estero. I progetti, di cui la Cassa Rurale copre i costi di progettazione, sono finanziati dall'Unione Europea.

“Queste esperienze rientrano nei progetti Erasmus+ e Servizio Volontariato Europeo – spiega il Direttore Davide Donati - e danno ai ragazzi l’opportunità di entrare in contatto con nuove culture, esprimere solidarietà verso gli altri, acquisire nuove capacità utili alla formazione e allo sviluppo di competenze professionali, linguistiche e soft skills per migliorare la loro occupabilità.”

Sono attualmente disponibili 2 nuovi corsi di formazione rientranti nei progetti di volontariato di breve durata:

1. Progetto Look Shadow - Move Body in SLOVENIA dal 3 al 10 agosto 2019: questo training rientra nel programma ErasmusPlus e sarà incentrato sullo “Shadow dance method”. Si tratta di una combinazione tra shadow theatre e danza contemporanea, un ottimo strumento per sviluppare tecniche di educazione non-formale rivolte ai giovani! Scadenza iscrizioni: 10 luglio 2019. Maggiori informazioni a questo link: https://www.prendiilvolo.it/2019/06/27/lookshadow-movebody/ 

2. Progetto Youth Workers Playing Games in FINLANDIA dall'8 all'11 novembre 2019: training focalizzato sullo studio del gioco digitale come metodo di animazione socioeducativa. I partecipanti avranno l’opportunità di fare visita ad alcune realtà per comprendere il sistema finlandese di organizzazione del lavoro con i giovani. Scadenza iscrizioni: 15 luglio 2019. Maggiori informazioni a questo link: https://www.prendiilvolo.it/2019/06/27/youthworkersplayinggames/ 

Al termine dell’esperienza, ciascun partecipante riceverà lo Youthpass, un certificato di valenza europea, che descrive l’esperienza e convalida le competenze acquisite durante lo scambio (valido ai fini di riconoscimento di crediti scolastici nelle scuole superiori).

Informazioni e iscrizioni ai progetti sul sito www.prendiilvolo.it 

 18 giugno; sono alla vigilia dei 99: una méta impensata. Non trovo parole e mi sono affidato al dialetto per esprimere ciò che sento condividendolo con Amiche ed Amici che so che mi comprenderanno e che mi sono vicine e vicini. Grazie.

 

 

Ò  compì  i  99

 

Compìr  i  novantanóf!      pàr  gnà  vìra!

Sénto  che  Vargùgn  él    làsa  amó  chì

amó  ’ntréc  e  cól    amó  al    pòsto;

ma  i  àgn    i  sénto  gnamó  sa  la  gròpa;

  pàr  che  ghé  sìa  vergót      vìa

e    gàto  amó  a  fàr  vergót  tùč  i 

come  ò  sempre  fàt  e  ò  podèst  fàr.

Dént    mi    vègn  da  pensàr

che    sempre    arént  a  saltàr  al  de 

del  confìn  dei    che  ’l  Signór  él  m’à  dàt;

ma  ’ntànt  che    gàto  a  scrìver

    pàsa  gnànca  ’ntàl 

che    da  fàr  prèst  a  fàr  él  sàlto  mortàl.

Él    che  n’òm    fortunà    mi    ’l  ghè

ànca  se  a  mi  m’è  tocà  trigàr      tànt;

ma  i  m’à  lasà  al  móndo    de  tànč

e  à  finìr  le    ròbe  enviàde  da  tànt  témp:

tùte  finìde  ’n  bèla  fìla  come  i  giugàtoi

che    mèt  via  ’ntàl  casèt  o  sa  le  piérse.

Ànca    so  ’n  giugàtol  entà  le    del  Signór

che  ’l  m’à  fàt  giràr  él  móndo  come  ’l  l’à  volèst

lasàndome  trabascàr  én  po’  dapertùt

sempre  aidàndome  a  vegnéghen 

mèi  che  ò  podést  ànca  dai  sgrébegn

endó  so    a  ’mpegolàrme  da  mi  sól.

  so  gnànca      che  próvo  dént    mi:

  sénto  contént  de  tùt  quèl  che  ò  fàt;

  pàr  d’avérghe  ’ntórna  sól  gént

che    vól    e  che  la    fa  compagnìa;

    pàr    dovérghe  domandàr  scùsa

a  nisùni  per  avérghe  fàt  del  màl.

A  vardàr  le  ròbe  dai    novàntanóf

  pàr  che  tùt  él  sia n’à    drìt:

    niént  da  piàngerghe  sóra;

sól    rincrès  che    mànca  la    Gi

che  l’à  m’à  dàt  él    bèl  de  la  vita:

él    cór  e  Èla  come l’èra  e  l’è  stàda.

 

  vègn  da  pensàr  che  se    deventà

quèl  che  ò  mès  ensèma  én  novàntanóf  àgn

l’è  perché  ò  gatà  tànta  gént  che  la  m’à  aidà:

da  la  famèia  de  me  pupà  e  me  mama

có’  i      fradéi  e  le  mie  trè  sorèle;

da  la    Gina  e  dai    fiói  e  neóde

da  la    Flor  e  dal    Roberto:

tùč  i    che  i  m’è  stàdi  ’ntórna  e  adòss

perché    perdése  o  nèse    da i    sentèr.

E  amó  tùte  le  dòne  e  tùč  i  òmi

che  ò  ’ncontrà  sa  tùč  i  sentér  e  le  vìe

che  ò  dovèst  ciapàr  én  po’  dapertùt;

na  mòta    viòtoi  e    stradò’  ’ngeràdi

entà  le  póze  e  ’n  mèz  ai  sàs  e  ai  maròc

per  gatàrme  coi    novàntanóf  àgn

sa  ’n  bèl  stradó’  slìs  e  asfaltà.

  gòi  da  dìr?  Sól  enginociàrme  giù

e  àlzàr  i  òč  fìn  al    sóra  de  le  nùgole;

e  gatàrme  ’nciodà  e  có’  la  góla  sùta

sénza  podér  savér    dìr  e    podér  far.

  sénto  ’mbambolà  come ’n  pìterlo

ciapà sà  ’n  bachetó’  sénza  podérse  móver;

fàgo  zìto  e  rèsto  cóle    ’ncrosàde

e  có’  i  òč  che  i  vàrda  ’n  Sù!

 

Ho compiuto i 99. - Compiere i 99! Non mi sembra neppure vero. / Sento che Qualcuno mi lascia ancora qui / tuttora intiero e con la testa ancora a posto; / ma gli anni non li sento neppure sulle spalle; / mi pare che si qualcosa fuori dall’ordinario / e mi ritrovo ancora a fare qualcosa tutti i giorni / come ho sempre fatto e ho potuto fare. / Dentro di me mi viene da pensare / che sono sempre più vicino a saltare al  d là / del confine dei giorni che il Signore mi ha dato; / ma, mentre mi trovo a scrivere / non mi passa neppure per la mente / che ho da far presto il salto mortale. / Lo so che un uomo più fortunato di me non c’è / anche se a me è toccato di arrabattarmi tanto; / ma mi hanno lasciato al monto più di tanti altri / e ad ultimare ciò che avevo avviato da tanto tempo; / tutte finite in bella fila come i giocattoli / che si mettono in ordine nel cassetto o sul solaio. / Anch’io non sono che un giocattolo nelle mani del Signore / che mi ha fatto girare il mondo dove ha voluto / lasciandomi arrangiare un po’ ovunque / sempre aiutandomi per riuscire e venirne fuori / il meglio possibile anche dai luoghi impervi / nei quali sono andato ad intrigarmi da me solo. / Non so neppure io che cosa stia provando dentro di me: / mi sento contento di tutto quello che ho fatto; / mi pare d’avere attorno soltanto gente / che mi vuole bene e che mi fa compagnia; / non credo di dover chiedere scusa / a nessuno per avergli fatto del male. / A guardare il tutto dai miei novantanove / mi sembra che tutto sia andato via liscio: / non nulla su cui piangere; / soltanto mi rincresce che mi manchi la mia Gi / che mi ha donato la cosa più bella della vita: / il suo cuore e se stessa come era e come è stata. / Mi viene da pensare che se sono diventato / quello che ho raccolto in novantanove anni / è perché ho trovato tanta gente che mi ha aiutato: / dalla famiglia di mio padre e di mia madre / con i mei due fratelli e le mie tre sorelle; / dalla mia Gina e dai miei figli e le mie nipoti / dalla mia Flor [nuora] e dal mio Roberto [genero]: / tutti i “Miei” che mi sono stati attorno e addosso / affinché non perdessi o andassi fuori dai miei sentieri. / Ed ancora tutte le donne e tutti gli uomini / che ho incontrato su tutti i sentieri e le strade / che ho dovuto percorrere un po’ dappertutto; / innumeri viottoli o strade coperte di ghiaia / fra le pozzanghere o in mezzo a ciotoli e grossi sassi / per trovarmi coi mei novantanove anni / su un’ampia strada nella liscia ed asfaltata. / Che posso dire? Soltanto inginocchiarmi / ed alzare gli occhi fino al di sopra delle nuvole; / e trovarmi quasi inchiodato e con la gola secca / senza riuscire e saper che cosa dire e che cosa poter fare. / Mi sento imbambolato come un pettirosso / preso col vischio e senza potermi muovere; / faccio silenzio e resto con le mani giunte / e con gli occhi che guardano in “Su”. - Mario Musón

Prendono piede vari progetti di ristrutturazione di Chiese in valle; tra questi incuriosisce l'aggiunta di servizi igienici all'interno dei luoghi sacri. Di cosa si tratta?

Sono diverse le opere di ristrutturazione di Chiese nella zona delle Giudicarie, non ultimo quello della Chiesa di Ponte Arche, dedicato alla Madonna Ausiliatrice. Il progetto, sotto la cura del geometra Sandro Giongo, prevede un ampliamento della struttura: nuovo spazio per un aumento dei posti a sedere, ma anche per l'aggiunta dei bagni. Nello specifico saranno tre totali: due a disposizione dei credenti, uno accessibile dalla canonica.

I lavori, attualmente in atto, procedono già da inizio dicembre dell'anno scorso; seguono la delibera della Giunta Comunale nel 2014 ed i permessi di costruzione nel 2016.

Al momento, come previsto, la parte vecchia da ampliare è stata distrutta; sopravvive la parte dell'abside con i suoi affreschi: il tutto è facilmente visibile agli occhi dei passanti.

Da precisare, infatti, la collocazione della Chiesa nel centro del paese di Ponte Arche, di fronte al municipio, ma soprattutto proprio a lato della neo rotatoria realizzata per un'agevolazione del traffico.

L'introduzione di servizi igienici all'interno di strutture sacre non è comunque del tutto nuova: è presente un bagno, ad esempio, nella non lontana Chiesa di Bivedo, ma anche in altre delle valli. L'utilizzo in questi altri casi è limitato, regolamentato, con fini puramente pratici: si parla, infatti, di un accesso ai servizi nella canonica in orari che coincidano con le celebrazioni; si può dire che accedano credenti e non, componenti del coro, addetti alle pulizie, visitatori. Il senso pratico del servizio è evidente; ma la domanda soge spontanea: «È strettamente necessario in un luogo di culto?»

Da una parte il senso pratico del servizio, a maggior ragione dato il target prevalentemente anziano del luogo; in tempi passati le soluzioni accettabili adottate erano gabinetti pubblici all'esterno, altre strutture private nelle vicinanze come bar ecc; frequenti potevano essere rimedi più spartani.

Dall'altra l'effettivo bisogno di tale servizio in luogo sacro: possibili bravate di ragazzini, perdita di sacralità del luogo e del momento; sempre ricordando che con rispetto non ci si limita solo all'utilizzo o meno di tali servizi.

Innovazione e senso pratico o aggiunta non strettamente necessaria? Non rimane che dire che si starà a vedere la reazione della gente a questa novità; da cittadini si confida ovviamente sempre nel buon senso delle persone.

 

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