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Con “Vago oltre: ti ricordi di me?” l’artista trentina, con garbo e rispetto, ma anche con ironia, parlerà di situazioni legate a problematiche mentali che vivono soprattutto gli anziani (ma non solo) – Uno spettacolo per tutte le età che andrà in scena venerdì 30 settembre alle ore 20.30 presso l’Auditorium dell’Istituto di Istruzione “L. Guetti” a Tione con entrata libera.

Vago oltre (vado oltre)... oltre a cosa? Oltre alla prima impressione, ai luoghi comuni, al pregiudizio, al pettegolezzo, alle paure, alle verità nascoste.

Ci sono malattie, come quelle mentali, che sono sempre state un tabù, spesso una vergogna per la famiglia. Oggi i tempi sono cambiati, conosciamo meglio l'evoluzione di certe malattie mentali (come il morbo di Alzheimer) e possiamo parlarne, anzi dobbiamo parlarne per essere informati su come prevenire o gestire la malattia.

In questo spettacolo, con garbo e con rispetto, ma anche con tanta ironia, Loredana Cont parlerà di situazioni legate a problematiche mentali che vivono soprattutto gli anziani (ma non solo), e che possono non riguardarci in questo momento ma dalle quali non possiamo pensare di esserne esenti nel futuro, sia come malato che come familiare. Uno spettacolo per tutte le età, per uomini e donne, a tratti molto divertente, a tratti emozionante, per ridere e per pensare.

Lo spettacolo si terrà venerdì 30 settembre alle ore 20:30 presso l’Auditorium dell’Istituto di Istruzione “Lorenzo Guetti”, via Durone n. 53 a Tione, con entrata libera. È promosso da Spazio Argento delle Comunità delle Giudicarie all’interno del “Progetto di sensibilizzazione sul tema delle demenze 2022” che vede il sostegno e la collaborazione dell’Assessorato alla Salute, politiche sociali, disabilità e famiglia della Provincia Autonoma di Trento e delle Aziende per il Servizio alla Persona delle Giudicarie.

L'Assessore della Comunità delle Giudicarie, Romina Parolari, sottolinea "l'opportunità di sensibilizzare le persone su un problema tanto delicato e, purtroppo, sempre più diffuso, utilizzando la forma teatrale.

L'arte, da sempre, costituisce per l'uomo un punto d'incontro, un'occasione per riflettere con leggerezza anche su tematiche molto complesse. L'obiettivo del servizio sociale è anche quello di informare, affinché si possano affrontare con consapevolezza, maturità e metodo anche i disagi esistenziali, al fine di contenerne e prevenirne gli effetti"

La Polizia Locale delle Giudicarie di Tione di Trento in occasione dei mesi estivi, ha intensificato, per quanto possibile, i servizi di polizia stradale aumentando le pattuglie preposte alla sorveglianza della viabilità, impiegando tutti gli operatori effettivi.

 

Oltre ai tradizionali controlli ed alle relative sanzioni per velocità, uso di cellulari, revisione ed assicurazione, è stata posta particolare attenzione al rispetto della quiete nei centri abitati dei 13 comuni convenzionati.

 

Durante questi controlli gli agenti si sono imbattuti in 22 casi di veicoli con dispositivi silenziatori o di scarico assenti o inefficienti (in particolare motocicli, ma anche autoveicoli) e che pertanto producevano un inquinamento sonoro decisamente inaccettabile.

 

Nel corso dei controlli serali invece 3 conducenti sono stati colti alla guida in stato di ebbrezza per utilizzo di sostanze alcoliche ed una donna in possesso di sostanze stupefacenti.

 

 

A Ponte Arche un uomo residente in zona, fermato per una verifica di routine, ha esibito una patente di guida risultata falsa, per lui diverse sanzioni amministrative e la segnalazione alla Procura.

 

Sempre nelle Giudicarie Esteriori un centauro non ha ottemperato all’obbligo di fermarsi ad un posto di controllo, identificato grazie ai sistemi di videosorveglianza dei Comuni di Fiavè e Bleggio Superiore, è stato sanzionato per circa 1000 euro, data la violazioni di diverse norme, e gli sono stati decurtati 11 punti dalla patente di guida.

 

Un uomo del posto circolava invece con la sua autovettura nonostante pochi giorni prima la patente gli fosse stata ritirata in un’altra valle del Trentino, anche per lui pesanti sanzioni amministrative per circa 2000 euro e revoca del documento di guida.

 

Molti come di consuetudine gli incidenti stradali rilevati, purtroppo in un caso si è registrato anche il decesso di un ragazzo, ed in altri 4 casi prognosi molto pesanti ad uno o più coinvolti che hanno portato al deferimento di altrettante persone all’Autorità Giudiziaria per il reato di lesioni personali stradali.

 

“I controlli naturalmente proseguiranno anche nell’autunno - specifica il Comandante Carlo Marchiori -  in particolare ci stiamo organizzando, compatibilmente con le contenute risorse umane, per effettuare in maniera costante il rilevamento della velocità dei veicoli davanti alle scuole ed alle fermate degli scuolabus nei momenti di entrata ed uscita degli scolari. Nonostante le sole scuole primarie sul territorio di nostra competenza siano 12 e le fermate scolastiche innumerevoli, contiamo di riuscire a coprire a rotazione tutti i comuni.”

È stata depositata ieri un’interrogazione dal consigliere Provinciale Filippo Degasperi del Gruppo Onda in merito a presunti ammanchi nelle casse della Scuola musicale delle Giudicarie. Nell’interrogazione si legge: «Intercettata casualmente una fattura di un fiorista di circa 180 euro, la direttrice avrebbe avviato una serie di verifiche che avrebbero portato alle dimissioni di un dipendente e all’individuazione di spese non giustificate (cene, pranzi, farmacie…) per un ordine di grandezza superiore ai 200mila euro».

A fronte di questo il consigliere chiede al Presidente del Consiglio Kaswalder di verificare quanto ricostruito in premessa e quali iniziative intende adottare la Pat nei confronti dei vertici della Scuola Musicale e quali verifiche intende adottare. 

Qui sotto il testo integrale dell’interrogazione.

 

Egregio Signor

Walter Kaswalder

Presidente del Consiglio Provinciale

SEDE

Interrogazione n. 3936

Scuola musicale delle Giudicarie: clamorosi ammanchi nelle casse di cui nessuno si è accorto?

Secondo insistenti indiscrezioni la Scuola musicale delle Giudicarie avrebbe scoperto non più tardi di 10 giorni fa un clamoroso ammanco nelle proprie casse.Intercettata casualmente una fattura di un fiorista di circa 180 euro, la direttrice avrebbe avviato una serie di verifiche che avrebbero portato alle dimissioni di un dipendente e all’individuazione di spese non giustificate (cene, pranzi, farmacie…) per un ordine di grandezza superiore ai 200mila euro. La vicenda, se confermata, non dovrebbe sorprendere più di tanto. Da anni lo scrivente denuncia la totale assenza di controlli sostanziali e l’indifferenza che connota l’agire della Provincia autonoma di Trento nei confronti di soggetti finanziati annualmente con 5-6 milioni di euro. Sorprenderebbe invece che un fatto simile sia occorso in una scuola la cui presidente ha preteso l’applicazione del contratto di prossimità e il blocco degli scatti di anzianità degli insegnanti proprio per una (a questo punto motivata…) mancanza di liquidità. Quella liquidità che presidente, consiglio di amministrazione e revisori non si sarebbero accorti mancasse per ragioni non imputabili al costo degli insegnanti chiamati a pagare per responsabilità altrui.Dovrebbe essere l’occasione per la Provincia per intervenire tornando ad esercitare il ruolo di regia che le compete, superando la frammentazione, costosa e incontrollabile dei 13 soggetti per puntare finalmente ad un soggetto unico che accompagni gradualmente il sistema delle scuole musicali all’interno del sistema educativo pubblico su modello altoatesino.

Tutto ciò premesso si interroga il Presidente della Provincia per conoscere 

1) se quanto ricostruito in premessa è confermato e in caso positivo

2) quali iniziative intende adottare nei confronti dei vertici della Scuola musicale delle Giudicarie, se è ipotizzabile la richiesta di dimissioni degli organi amministrativi e di controllo e un commissariamento della cooperativa;

3) quali verifiche intende adottare rispetto all’operato degli organi amministrativi e di controllo;

4) se si intende avviare una revisione complessiva del sistema delle scuole musicali che muova verso un soggetto unico;5) a quanto ammonta l’ammanco nei conti della Scuola musicale coinvolta, le ragioni dello stesso e le modalità per recuperare le somme.

A norma di regolamento si richiede risposta scritta. 

Cons. prov. Filippo Degasperi

 

 

Continuano anche nella settimana appena trascorsa i controlli della Polizia di Stato a Trento ed in provincia disposti dal Questore Improta.

Nel week and appena trascorso, il Questore, oltre all’incremento dei controlli nella città di Trento, ha disposto, inoltre, un deciso aumento dei servizi di prevenzione oltre che nella città di Riva del Garda e grazie all’intervento del reparto Prevenzione Crimine di Milano nel comune di Rovereto ed a Pinzolo sino a Madonna di Campiglio, con aumenti di pattuglie sia in ambiente cittadino che montano, che acqueo.

I controlli nei comuni di Rovereto e Pinzolo hanno portato alla identificazione di oltre 200 persone e al controllo di circa 50 autovetture.

 

*

NOTTE DI FIABA

Il servizio di Ordine Pubblico disposto dal Questore Improta, ha seguito del tavolo tecnico presieduto dal Commissario del Governo, da giovedì 25 a domenica 28 ha visto l’impiego di circa 100 persone tra personale della Polizia di Stato, Arma dei carabinieri, Guardia di Finanza, Guardia Costiera e Polizia Locale.

Durante i quattro giorni molti sono stati gli spettacoli che si sono svolti nelle vie del centro di Riva con l’affluenza di numeroso pubblico che ha goduto degli eventi programmati dal Comitato Manifestazioni Rivane nella piena serenità per la gestione dell’Ordine Pubblico.

 

 

L’evento finale con i fuochi ha visto sul lungolago un pubblico entusiasta che ha potuto apprezzare lo spettacolo di luce sotto il vigile controllo di tutti gli attori deputati alla sicurezza tra cui i volontari del Comitato, i Vigili del Fuoco, i Sanitari e le altre persone intervenute.

Per raggiungere questo obiettivo, come è noto, quest’anno sono stati notevolmente rafforzati i controlli di sicurezza a partire dall’area deputata alla gestione del materiale esplosivo individuata nella zona di Punta Lido, che è stata, costantemente, vigilata da venerdì mattina a fine manifestazione. Questo indubbio sforzo da parte degli organizzatori e di tutte le Forze di Polizia ha avuto lo scopo di tutelare tutti i cittadini che erano in spiaggia e che transitavano nei pressi della zona destinata alla gestione ed alla manipolazione del materiale pirotecnico. Nella serata dei fuochi, inoltre, è stato limitato l’accesso ai moli luoghi, una volta affollati, di difficile accesso da parte dei sanitari in caso di intervento.

Tutte queste scelte dettate dal primario interesse della tutela della collettività nascono sotto la regia del Questore Improta ed a seguito dei numerosi Tavoli Tecnici tenutisi presso il Commissariato del Governo della Provincia di Trento, il Commissariato di Pubblica Sicurezza di Riva del Garda, l’Assessorato del Turismo, la Commissione Provinciale Pubblici Spettacoli, Il comune di Riva del Garda, l’APT e tutti gli altri enti interessati all’importante evento.

Fondamentale per l’organizzazione della sicurezza della manifestazione sono stati i sopralluoghi svolti da personale esperto della Polizia di Stato e dell’Arma dei carabinieri che ha permesso di individuare le eventuali difficoltà nella gestione dell’ordine pubblico e porre i dovuti rimedi per prevenire eventuali deficienze al fine di creare il giusto equilibrio tra l’esigenza della sicurezza e la serenità della manifestazione.

Dai i sopralluoghi effettuati, inoltre, anche con il personale del 118, dei Vigili del Fuoco e del Comune, sono nati ulteriori spunti che hanno permesso di individuare le zone più adeguate per le autoambulanze e per il personale sanitario a piedi nonché per i presidi dei Vigili del Fuoco nei confronti dei quali va il ringraziamento per la fondamentale opera di posizionamento in acqua delle zattere e pontoni per lo sparo dei fuochi artificiali.
A coronamento di tutta l’attività è stata predisposta presso la sede dei Vigili del Fuoco volontari di Riva del Garda la sala operativa interforze che ha avuto lo scopo di monitoraggio ed intervento dell’intera serata dei fuochi della “Notte di Fiaba”.

Eventi complessi come la “Notte di Fiaba” – commenta il Questore Improta -, necessitano oltre che della più alta competenza professionale delle Forze di Polizia anche di una sicurezza partecipata. A Riva del Garda si è potuto assistere ad una collaborazione fattiva di tutti gli attori della sicurezza compresi i Vigili del Fuoco, la Polizia Locale e il personale del 118 non dimenticando tutti i volontari che hanno fatto sì che un evento complesso come questo potesse essere vissuto nella più completa serenità”.

 

 

Al comunicato di Petrolli della Uil «Gli autisti delle corriere della Rendena annebbiati dai fumi dei ragazzi drogati” rispondono oggi Maurizio Freschi, Presidente della Consulta provinciale dei genitori, e il dottor Federico Samaden, Presidente Fondazione Franco Demarchi. Nei loro interventi non si vuole sminuire il problema dell’uso di sostanze stupefacenti nei giovani ma si chiede di affrontare il problema con serietà senza creare allarmismi.

 

 

«In riferimento agli articoli usciti sulla stampa, pur apprezzando che si stia ponendo attenzione su un tema molto importante per la salute dei ragazzi, spiace riscontrare approssimazione e superficialità nella modalità di trattazione e ciò ha generato più allarmismo che spunti utili ad affrontare il problema» chiarisce Maurizio Freschi che aggiunge: «Condividendo la necessità di una maggiore attenzione da parte di tutte le componenti del sistema, in primis dei genitori sui propri figli, per vigilare sulla diffusione di sostanze che possono avere effetti estremamente dannosi sul fisico e sulla vita dei ragazzi, sarebbe opportuno che questa maggiore attenzione venga però esercitata cercando di evitare di affrontare un problema sollevandone un altro, come si può evincere dall’affermazione del comunicato che sottolineando la pericolosità di una sostanza sminuendo quella di altre finisce con trasmettere un involontario messaggio di assoluzione e scarsa pericolosità di queste ultime.

Dichiarare inoltre di aver acquisito queste informazioni direttamente dai ragazzi non fa altro che creare più problemi di quelli che si vorrebbero risolvere, da un lato si rischia di scatenare tra loro una “caccia alle streghe“ nei confronti dei possibili delatori, da un altro si trasmette il messaggio di una possibile attività investigativa autonoma da parte dell’autista che avrebbe invece dovuto delegare alle autorità competenti specificatamente formate e preposte a tale compito, infine si crea allarmismo e timore nelle famiglie trasmettendo un messaggio di insicurezza nel servizio pubblico.

Su questo tema più che la sola comunicazione mediatica sarebbero forse stati maggiormente utili dei controlli da parte delle autorità competenti nelle aree di assembramento degli studenti per confermare e valutare correttamente l’entità del problema».

 

Non molto distante la replica al comunicato della Uil di Federico Samaden.

«Sono da oltre 40 anni immerso nel tema delle droghe e della povertà educativa, - esordisce il Presidente Fondazione Franco Demarchi -non ho la presunzione di avere la verità in tasca, ma almeno alcune cose reputo necessario dirle di fronte a tanta disinformazione.

 

1) quale possa essere la “nube di fumo” che avvolge l’ignaro guidatore non si capisce, visto che la eroina si fuma mettendola su una stagnola e scaldandola, per poi aspirarla senza altra combustione.

2) quale tecnica diabolica si debba mettere in campo per fare questa operazione su un autobus in movimento, e in prima fila, appare oltremodo un mistero. Chiunque comunque riesca a fare questo è un vero giocoliere.

3) che si specifichi che le presunte droghe usate “non sono erba, fumo, o droghe leggere” bensì eroina, trasmette l’ennesima truffa ai danni dei nostri figli. Come dire che se fossero state “fumo, erba o droghe leggere” il problema non sarebbe esistito….

4) che tutto questo avvenga sulla base di un “sentito dire”, senza alcuna prova, mettendo in panico molte famiglie già abbondantemente immerse nella paura, mi pare poco utile, molto avventato e socialmente pericoloso.

5) che si usi la comunicazione sulla stampa e non quella più corretta alle forze dell’ordine, lasciando poi a loro gli approfondimenti dovuti, è l’ennesimo colpevole errore.

Che un sindacato faccia una siffatta comunicazione, vero e proprio concentrato di leggerezza e disattenzione educativa, mi pare grave. Siamo messi male, ma molto molto male.

 

N.b. non intendo minimizzare il problema di fondo, cioè quello dell’uso delle sostanze da parte dei ragazzi fin dalla giovane età. Ma credo che, se lo vogliamo (e lo dobbiamo!) affrontare seriamente, tutto possiamo fare tranne continuare a permettere tali comunicazioni confuse e fuorvianti».

 

 

Sono riprese  lunedì  12 settembre  le lezioni scolastiche per gli oltre 4.000 studenti iscritti agli Istituti giudicariesi.    Un nuovo anno scolastico che inizia con la speranza di un ritorno alla normalità dopo tre stagioni difficili  a causa del Covid-19.

Tutti sono ritornati in classe senza mascherina e con le normali regole applicate prima dell’emergenza sanitaria, nell’auspicio di aver ormai superato la fase più critica della pandemia.

Come sempre, gli alunni e gli studenti frequentanti le attività pomeridiane potranno accedere alle mense organizzate dalla Comunità; si tratta di un servizio delicato,  per garantire un’alimentazione equilibrata dei ragazzi ed anche per i numeri di rilievo che caratterizzano le Giudicarie: oltre 300.000 pasti all’anno, forniti nelle 25 mense gestite dalla Comunità, per dare risposta a più di 2.900 famiglie. 

 

Con l’avvio del nuovo anno scolastico è stata inaugurata la nuova mensa per la scuola di Condino, ottenuta nella mansarda di Palazzo Belli attuale sede scolastica. Con l’allestimento di questi spazi dedicati alla ristorazione anche i bambini della scuola elementare di Borgo Chiese tornano a consumare i pasti in condizioni di “normalità”: da quando la scuola è stata trasferita, per necessità, presso questo pregevole edificio storico, infatti, gli alunni frequentanti la sede ubicata nella frazione di Condino erano gli unici a consumare il pranzo in classe. Soddisfazione è stata espressa sia dall’Amministrazione comunale che dal Dirigente scolastico Romeo Collini pure per la celerità dei lavori, realizzati veramente in tempi record, se si considera anche  il complesso iter autorizzativo che fisiologicamente riguarda le strutture tutelate dai beni culturali.

La seconda novità di quest’anno è rappresentata dalla riaggiudicazione alla società cooperativa Risto 3 di Trento (gestore già da diversi anni) del servizio di ristorazione scolastica in Giudicarie per i prossimi 4 anni scolastici, prorogabili di ulteriori 2. L’Azienda  ha vinto l’appalto europeo bandito dalla Comunità delle Giudicarie per un importo complessivo di  € 10.824.000,00 più IVA 4%,  con il sistema dell’offerta economicamente più vantaggiosa, che, notoriamente, attribuisce un notevole peso alla qualità del servizio proposto.

Con il nuovo appalto si è cercato di migliorare ulteriormente gli standard, che comunque erano già elevati,  sia per quanto riguarda  la scelta dei prodotti che per  le modalità di erogazione. La percentuale di alimenti  biologici verrà aumentata dal 35% al 67%  relativamente all’utilizzo di frutta, verdura,  pasta, riso, patate, formaggio,  latte, uova, pane,  olio extravergine, ecc.,  mentre saranno oltre il 50% i prodotti IGP e DOP e il 70% quelli a basso impatto ambientale, ovvero provenienti da una distanza inferiore a 70 km (Trentino).  Per quanto riguarda le carni bovine,  proverranno tutte da allevamenti insediati in Trentino e saranno biologiche per il 50%, mentre per la carne di maiale il 70% dovrà provenire dal Trentino e i prodotti avicoli saranno per l’80% biologici. Il pesce sarà per il 60% di produzione trentina (trote) ed il pesce di mare proverrà per il 50% da pesca sostenibile.

Con il nuovo appalto verranno inoltre implementate  le azioni previste  dal progetto di educazione alimentare, che si pone l’obiettivo  di sostenere e promuovere stili di vita corretti mediante una sana alimentazione. La Cooperativa Risto3 si impegna a realizzare tutte  le seguenti  iniziative:

·         organizzazione da parte di dietologi ed esperti di eventi a carattere informativo, divulgativo, educazione alimentare e alla salute, promozione della conoscenza dei prodotti alimentari locali, destinati ai ragazzi e alle loro famiglie e produzione di materiale divulgativo;

·         promozione dei prodotti provenienti da agricoltura sociale;

·         gestione ottimale degli approvvigionamenti, del ciclo rifiuti e riduzione degli sprechi alimentari;

·         ottimizzazione della gestione delle diete speciali;

·         miglioramento dell’utilizzo del personale e formazione continua;

·         predisposizione di un piano per l’aggiornamento delle attrezzature delle mense scolastiche.

 

Fondamentale per riuscire a fornire un servizio di alta qualità sarà il lavoro richiesto alle 70 operatrici,  tra cuoche, aiuto cuoche e inservienti della Risto 3 che da anni garantiscono impegno e massima professionalità.

 

Il costo del pasto a carico della Comunità è fissato in Euro 4,92 + IVA per gli alunni delle Scuole elementari e medie e di Euro 6,17 + IVA per gli studenti della Formazione professionali (Enaip e Upt ).

 

Il costo massimo per il singolo pasto a carico delle famiglie è rimasto inalterato in 4,10 euro, ridotto a seconda del calcolo dell’Icef e del numero dei figli frequentanti la mensa.

 

A differenza degli anni scorsi, si comunica che la validità della Domanda Unica 2021 (già presentata lo scorso anno) viene prorogata fino al 31 dicembre 2022, senza bisogno di alcun adempimento per il calcolo della tariffa relativa al servizio di mensa scolastica.

 

Devono invece recarsi presso gli enti accreditati per modificare la domanda o presentarne una nuova coloro che:
-     si iscrivono per la prima volta ad uno dei servizi di mensa scolastica;

-       passano da un Istituto Comprensivo ad una Scuola di secondo grado ("Guetti", Upt o Enaip);

-       cambiano ente gestore (es. da una Comunità di Valle ad un'altra).

 

A partire dal 1° settembre 2022, con la presentazione della dichiarazione Icef 2022 (redditi 2021) si potrà presentare la nuova Domanda Unica 2022 che avrà validità dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023.

 

Oltre all’appalto principale gestito dalla ditta Risto 3, la Comunità affida il servizio ad altri soggetti: all’Associazione Amici dell’Asilo di Campiglio per i pasti per gli studenti del Centro scolastico di Campiglio, alla Pensione Serena di Breguzzo per  gli studenti dell’Istituto Guetti  che frequentano il  Liceo della Montagna e sono ospitati presso quel convitto e  l’Albergo Condino per gli studenti della sezione staccata di Condino dell’Enaip.

 

Per quanto  riguarda le modalità di pagamento da parte delle famiglie, dall’anno scorso l’unica modalità è rappresentata dall’utilizzo del nuovo sistema PAGO-PA, che amplia le possibilità anche attraverso sistemi di pagamento digitali. Purtroppo non si potrà più utilizzare il sistema del Bancomat, ma si dovrà accedere al  sito “Mensa online” o all’apposita App. Le possibilità sono due: generare un avviso di pagamento   che consente di pagare presso le banche, tabaccherie, posta e altri sportelli autorizzati, oppure pagare direttamente  on-line con carte di credito o prepagate.

 

La Comunità  delle Giudicarie rimarca con convinzione la prerogativa di offrire ai ragazzi e alle famiglie una risposta di  qualità, subordinata anche al rispetto di principi etici imprescindibili. La provenienza e la “tracciatura” dei prodotti finalizzata a garantirne la genuinità, e un’organizzazione performante costituiscono la base fondamentale per un servizio in linea con le esigenze della società moderna, sempre più attenta anche  agli aspetti nutrizionali e alla conduzione di sani stili di vita.

 

Sul sito web dell’Ente – www.comunitadellegiudicarie.it – si può accedere allo sportello “Mensa online” che permette di verificare i propri dati e di interagire con la Comunità in modo veloce ed efficiente. Sul proprio cellulare è possibile inoltre scaricare l’app  “ComunicApp” e gestire tutte le operazioni di pagamento.

 

 Per ogni informazione si rendesse necessaria, l’Ufficio Istruzione della Comunità delle Giudicarie è a disposizione degli utenti ai seguenti recapiti: tel. 0465/339509-12, e-mail This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it..

 

È stata ultimata la distribuzione del Giornale delle Giudicarie di luglio da parte della Cooperativa sociale Lavoro, con sede in località Copera a Zuclo.

L'associazione che edita il Giornale delle Giudicarie chiede a chi non lo avesse ricevuto di segnalarlo all'indirizzo di posta elettronica This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it. oppure di chiamare il numero della cooperativa: 0465-326420 oppure quello del Giornale delle Giudicarie, 0465322934.

 

 

Chi lo vuole sfogliare online lo trova qui

 

 

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