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Tue, Dec

Il Parco Fluviale della Sarca vara un piano di finanziamenti, che va ad aggiungersi alle attività già in essere, di oltre 360.000 euro per opere e progetti da realizzarsi entro il 2022

In foto il Presidente Pederzolli ad uno degli incontri con gli amministratori locali per definire il piano di interventi

Il Parco Fluviale della Sarca è nato dalle due Reti di Riserve dell’Alto e Basso corso per essere laboratorio di idee e progetti in un unico, vasto territorio inteso come sistema di preziosi ambienti naturali da preservare e trasmettere alle future generazioni. Le idee e i progetti che vengono finanziati, quindi, intendono dare un contributo operativo allo sviluppo sostenibile e al mantenimento della montagna abitata.

 

Affinché questo avvenga è necessario il lavoro di rete, l’ascolto e il confronto con gli enti sottoscrittori dell’Accordo di programma (27 Comuni, 15 ASUC, 3 Comunità di Valle, BIM Sarca Mincio Garda e Provincia autonoma di Trento), per trasformare le idee in opportunità e quindi in azioni di valorizzazione e conservazione del territorio.

È quindi con soddisfazione che il Parco Fluviale della Sarca valuta il piano di finanziamenti, che va ad aggiungersi alle attività già in essere, di oltre 360.000 euro per opere e progetti da realizzarsi entro il 2022 delineato dalle ultime Conferenze e in particolare da quella che si è svolta lo scorso 14 febbraio.

 

Si parte dai 50.000 € per opere di conservazione finanziati al 100% nei Comuni di Dro (sfalcio canneto Laghissol e recupero dei prati aridi a Gaggio) e Madruzzo (progetto sul gambero al lago di Lagolo e recupero dei prati aridi arbustati in area Toblino).

Nell’elenco si trovano poi, cofinanziati al 50%, interventi in delega ai Comuni di valorizzazione del Cammino San Vili (Vallelaghi 11.742,50 e 4.453,00 €, Stenico 11.900,19 €, Pinzolo 27.100,00 €) e di manutenzione di sentieri e fruizione di aree adiacenti ai corsi d’acqua o di particolare interesse (Tre Ville 27.713,60 €, Cavedine 14.068,31 €, €, Spiazzo 37.215,00 €, Drena 15.696,52 €, San Lorenzo Dorsino 7.500,00 €, ASUC Fisto 6.021,86 €, Pelugo 11.649,21 €).

 

 

A Nago Torbole è stato cofinanziato al 40% un intervento di valorizzazione della foce della Sarca e di riqualificazione della scogliera sulla destra orografica, su studio preliminare del Parco Fluviale, per 43.237,47 €.

 

C'è quindi la delega ai Comuni di Tione e Porte Rendena per la realizzazione di passerelle sul percorso tematico ZSC Tione Villa Rendena per cui sono stati concessi 42.000 €. C’è un cofinanziamento in delega al Comune di Sella Giudicarie per 35.000 € (per opere di miglioramento di un percorso tematico del Parco Fluviale) e uno di 15.000 € al Comune di Borgo Lares per la manutenzione della passerella sul torrente Arnò (interna a un altro percorso tematico del Parco Fluviale).

 

Opere coerenti con la visione di sistema del Parco”, commenta Gianfranco Pederzolli, presidente del Parco Fluviale Sarca, “che ne aumentano la presenza e che soprattutto sostengono le amministrazioni comunali e le amministrazioni separate di uso civico nel loro impegno per la salvaguardia e la valorizzazione del territorio.”

 

Il nuovo collegamento in cavo interrato a 132 kV tra Moena e Campitello in val di Fassa entrerà il mese prossimo nella fase autorizzativa.

 

Previsto invece a luglio l’avvio del cantiere della nuova cabina primaria di Cirè, nell’ambito della “razionalizzazione Trento sud” nei Comuni di Trento e Pergine, che come precisato da Terna prevede la demolizione di 54 chilometri di linee aeree esistenti - a fronte di 7 nuovi chilometri aerei e oltre 32 chilometri interrati, dunque con un bilancio positivo a livello paesaggistico - ed è funzionale al rifacimento delle linee in Valsugana.

 

Procedono nel frattempo le definizioni di tutti gli altri interventi previsti sul territorio trentino in materia di elettrodotti, tra cui la nuova cabina primaria di Tione, che comporterà la demolizione di oltre 20 km di linea aerea esistente a 132 kV nelle Giudicarie.

 

È lo stato di avanzamento aggiornato per le opere promosse da Terna e Set in Trentino, come emerso nell’incontro tra il presidente della Provincia Maurizio Fugatti e i tecnici della società, nella sede della società a Roma, e in collegamento da Trento il vicepresidente Mario Tonina, il dirigente generale Roberto Andreatta e il dirigente Franco Pocher.


“Il senso di questa visita - afferma Fugatti - è fare il punto della situazione rispetto agli sforzi di Terna, confermare la collaborazione continua garantita dal tavolo tecnico con la Provincia e l’attenzione alle esigenze del territorio che già sentiamo valorizzata”.


“Gli investimenti sulle infrastrutture energetiche - condivide Tonina - sono fondamentali per un territorio di montagna e tengono conto del ripensamento effettuato alla luce degli effetti dall’emergenza Vaia”. Se il collegamento in val di Fassa è cruciale anche per le Olimpiadi 2026, aggiunge il vicepresidente, l’intervento Trento sud-Pergine attraverso la Marzola ha visto gli uffici provinciali in campo per trovare “la giusta mediazione rispetto alle richieste”. “Ora - prosegue Tonina - possiamo partire con interventi attesi da anni, che servono a garantire maggiore efficienza, sicurezza delle linee, miglioramento ambientale e paesaggistico e della qualità del servizio all’utenza”.

 

 

Il punto sulle “Opere strategiche per il territorio”: i progetti delle linee elettriche in Trentino (Roberto Andreatta dirigente generale del Dipartimento territorio e trasporti ambiente energia cooperazione, di spalle Mario Tonina vicepresidente della Giunta provinciale assessore all’ambiente urbanistica e cooperazione, Franco Pocher dirigente di Servizio gestione risorse idriche ed energetiche, alla riunione in collegamento video con Maurizio Fugatti e i tecnici di Terna nella sede della società a Roma) [ Archivio Ufficio stampa PAT]

Nell’incontro a cui hanno partecipato i rappresentanti di Terna è stato il punto sull’avanzamento di ciascun intervento. Opere che, come sottolineato dal dirigente provinciale Andreatta, sono importanti sia per il miglioramento dell’infrastruttura e della tutela paesaggistica, nonché per rafforzare le connessioni del Trentino nella rete nazionale ed europea dell’energia.

Queste nel dettaglio le attività in Trentino su cui si è concentrato il tavolo tecnico Provincia-Terna:

  • Collegamento in cavo interrato 132 kV stazione elettrica (SE) Moena - cabina primaria (CP) Campitello in val di Fassa: entro aprile 2022 avvio della fase autorizzativa

  • Razionalizzazione Trento Sud nei Comuni di Trento, Pergine ed altri (parte a 132 kV già autorizzata dalla Provincia, inizio lavori previsto entro l’estate 2022 e conclusione entro il 2023; parte a 220 kV in procinto di essere autorizzata dal MISE)

  • Nuovo collegamento CP Nembia a 132 kV: condivisa con il Comune di San Lorenzo-Dorsino la soluzione tecnica, parte in cavo parte in aereo. Prevista a breve la Valutazione di impatto ambientale

  • Nuova cabina primaria di Tione a 132 kV: concordata la collocazione con SET e con il Comune (protocollo di intesa da sottoscrivere in aprile 2022), da avviare iter autorizzativo provinciale sia TERNA che SET entro il 2022. Prevista la demolizione di oltre 20 km di linea aerea esistente 132 kV (Storo - La Rocca)

  • Spostamento e nuovo collegamento cabina primaria di Grigno

  • Fase 2 della razionalizzazione Trento Sud: rifacimento linee Valsugana con passaggio da 60 a 132 kV (elettrodotto 132 kV Cirè-Caldonazzo-Borgo Valsugana, elettrodotto 132 kV Grigno-Arsiè, elettrodotto Caldonazzo-Arsiero rifatto a 132 kV), a seguire rispetto alla realizzazione della CP Cirè e dello spostamento della CP Grigno. Diverse linee aeree esistenti verranno ricostruite in cavo interrato

  • Nuove linee in cavo interrato 132 kV Campitello-Malga Ciapela e Predazzo-Moena, a seguire rispetto alla realizzazione della nuova linea 132 kV Moena-Campitello

  • Nuova linea in cavo interrato 132 kV Giustino-Monclassico, a seguire rispetto alla realizzazione della nuova CP Tione

 

 

Riaperti i termini ed allargate le maglie per dare un supporto più ampio ai nuclei familiari in difficoltà, a seguito di valutazione della condizione socio-economica da parte del Servizio Sociale.

 

 

TIONE. Da lunedì 14 Marzo 2022 è nuovamente possibile richiedere il bonus alimentare per i nuclei familiari residenti nella Comunità delle Giudicarie e colpiti dagli effetti economici della pandemia sanitaria in corso ed in aggiunta ci sarà anche un bonus affitti ed utenze.

Per questa riapertura si allargheranno le maglie per dare un supporto più ampio, a seguito di valutazione della condizione socio-economica da parte del Servizio socio-assistenziale territorialmente competente, sia per il bonus alimentare, sia per quello relativo agli affitti ed utenze.

Il beneficio sarà riservato ai nuclei familiari le cui disponibilità finanziarie liquide su conti correnti o altre forme di deposito non superino da un minimo di 3.000,00 euro per un nucleo di un componente ed un massimo di 7.000,00 euro per 5 o più componenti e le cui entrate mensili complessive rientrino da un minimo di 693,00 euro per un nucleo con un componente ad un massimo di 1.813,00 euro per 8 o più componenti.

L’importo mensile del bonus alimentare è riconosciuto in misura pari a 150,00 Euro per nuclei familiari costituiti da una persona; 250,00 Euro per nuclei familiari costituiti da due persone; 350,00 Euro per nuclei familiari costituiti da tre persone; 500,00 Euro per nuclei familiari costituiti da quattro persone e più, mentre per il bonus affitti/utenze l’importo massimo erogabile è di 1.000,00 euro su valutazione del Servizio Sociale.

E’ ammessa una sola domanda al mese per ogni nucleo familiare, che sarà unica per entrambe le tipologie di intervento (bonus alimentare e bonus affitti/utenze). Il richiedente può presentare domanda anche per una sola delle misure o entrambe.

Il Commissario della Comunità, Giorgio Butterini, sottolinea il valore di queste misure a sostegno delle dei soggetti bisognosi: “L'introduzione del vaccino ha certamente attenuato l'impatto della pandemia, ma il momento rimane molto delicato: perché il Covid continua a destare preoccupazione e a minacciare la nostra società, ma anche perché recentemente sono subentrati nuovi eventi, come la guerra in Ucraina, che, tra il resto, hanno determinato un marcato rincaro dei prezzi e, in generale, del costo della vita. Un aiuto alle persone in difficoltà appare pertanto opportuno e doveroso".

La domanda potrà essere presentata, previo colloquio con l'assistente sociale della Comunità delle Giudicarie, richiedendo un appuntamento presso l'ufficio del Servizio Sociale della propria zona di residenza: Valle del Chiese servizio sociale Polo 1 tel. 0465.621844; Giudicarie Esteriori servizio sociale Polo 2 0465.702544; Val Rendena servizio sociale Polo 3 0465.801990; sede di Tione 0465.339526.

Per assicurare uniformità di accesso al sussidio sono stati condivisi dei requisiti omogenei che la Comunità delle Giudicarie ha adottato e che possono essere visionati in modo dettagliato sul sito web istituzionale della Comunità.

Proseguono gli interventi di presentazione sul territorio del Quinto aggiornamento del Piano provinciale rifiuti, nell'ambito del percorso partecipativo che coinvolge enti locali, comunità, associazioni e cittadini in vista dell'approvazione definitiva. Ieri sera il vicepresidente e assessore all’urbanistica e ambiente Mario Tonina era presso la sede della Comunità delle Giudicarie a Tione, insieme al sostituto dirigente Settore autorizzazioni e controlli di Appa Gabriele Rampanelli; all'incontro hanno partecipato anche il dirigente generale dell'Agenzia provinciale per la protezione dell'ambiente Enrico Menapace, il dirigente generale del Dipartimento territorio e trasporti, ambiente, energia, cooperazione Roberto Andreatta, nonché il direttore del Centro Sustainable Energy di FBK Luigi Crema. Presenti i sindaci della Comunità con il commissario Giorgio Butterini.

 

 

Dopo l'introduzione del commissario della Comunità delle Giudicarie Butterini, il vicepresidente Tonina ha ricordato il percorso partecipativo del Piano e la volontà da parte della Provincia di coinvolgere "comunità, comuni, territori, categorie economiche, cittadini e, soprattutto i nostri giovani per costruire con loro un futuro sostenibile". Nell'evidenziare poi i punti di forza di questo strumento che punta alla sostenibilità e a un'economia che sia sempre più circolare, ha richiamato ancora una volta il tema della responsabilità comune, affinché il territorio trentino riesca a "gestire al proprio interno la questione dei rifiuti", soprattutto in questo peculiare momento storico.

La proposta di Piano punta a ridurre il rifiuto pro-capite a 425 chilogrammi all’anno entro il 2025, rispetto ai circa 448 attuali, e a portare la raccolta differenziata al 78% entro il 2024 (altrimenti subentrerà la tariffazione puntuale) e all’80% entro il 2028 (era del 14% nel 2000); attualmente il dato medio è del 78%, ma con differenze sostanziali fra i vari bacini fino a 20 punti percentuali. In questo scenario le Giudicarie sono un territorio virtuoso, con una differenziata al 77,2% e, soprattutto, una produzione di rifiuto pro-capite pari a 404 chilogrammi all'anno, quindi già sotto l'obiettivo fissato dal Piano. Fra le criticità del territorio vi è invece la presenza di un'elevata percentuale, circa il 20%, di rifiuto organico nel secco residuo.

Oltre alla riduzione del rifiuto e all'aumento della differenziata, il Piano prevede di migliorare la qualità della raccolta, a uniformare il sistema e la differenziata fra i diversi bacini, nonché di ridurre alla fonte la produzione di rifiuti urbani, favorire altre forme di recupero e ridurre l’organico presente nel rifiuto smaltito in discarica. Gli strumenti utilizzabili sono molteplici: vanno dall’incentivare i centri di riuso e le piattaforme per la preparazione al riutilizzo, all’uso della leva fiscale, dal potenziamento dell’informazione alla promozione di nuove abitudini di consumo a ridotto carico di rifiuti. 

Il Piano, che vede i contributi tecnici dell'Università degli studi di Trento e di FBK, contiene alcune possibili soluzioni, valutate sulla base degli obiettivi prioritari della tutela dell'ambiente e della salute dei cittadini e della efficacia ed economicità delle misure, che devono essere idonee a garantire la piena autonomia del territorio nella gestione dei rifiuti urbani non recuperabili attraverso le raccolte differenziate. Fra gli scenari presentati, due in particolare le soluzioni analizzate: l’impianto a combustione e l’impianto di gassificazione, o a conversione chimica che, all’uscita del processo, produce syngas, da cui può essere ricavato biocombustibile.

Al termine della presentazione si è aperto un dibattito costruttivo da parte degli amministratori presenti.

Entro il 23 marzo 2022 è possibile presentare osservazioni, info sul sito di Appa http://www.appa.provincia.tn.it/ 

 

 

Se vuoi la pace, prepara la pace”: sabato 26 marzo alle 16.30 Emergency sarà in tutte le piazze d'Italia per chiedere la fine del conflitto tra Russia e Ucraina. Anche i volontari del Gruppo Giudicarie lo saranno. Dalle 16.30 alle 19.00, in via della Conciliazione a Storo e in piazza Cesare Battisti a Tione, saranno presenti per distribuire “stracci di pace” e dire NO alla guerra, alle armi e alla violenza

 

TIONE – STORO. Lenzuola o pezzi di stoffa bianchi e pennarelli rossi alla mano, tutti potranno partecipare al sit in organizzato da EMERGENCY sabato 26 marzo alle ore 16.30 per manifestare contro la guerra in Ucraina e a favore della pace e dei diritti umani.

In quest’occasione, un grande lenzuolo bianco sarà diviso in tanti piccoli lembi, “stracci di pace”, siglati con il logo rosso dell’associazione che saranno distribuiti ai presenti.

 

Stracci di pace” da indossare annodati al polso o da appendere ovunque, alla borsa, al balcone, al guinzaglio del cane, all’antenna della macchina, al passeggino, alla cartella di scuola per dar voce a chi rifiuta la guerra. Questo gesto simbolico, nato nel 2001 in occasione della guerra in Afghanistan, vuole ricordare ancora una volta che la guerra non è mai giusta, necessaria e inevitabile. Un semplice pezzo di stoffa bianca per ribadire che le vittime civili sono le prime vittime di qualsiasi guerra.

 

 

In allegato il MANIFESTO

Il 24 febbraio la Russia invade l’Ucraina riportando la guerra nel cuore dell’Europa.

La risposta immediata che arriva da chi ci governa è inviare armi all’Ucraina. Noi pensiamo che inviare armi non serva a riportare la pace, ma solo ad aumentare la violenza e il numero delle vittime.

Ancora una volta, chi governa pensa che la guerra sia l’unica soluzione.

Ci dice che la guerra può essere “giusta”, “necessaria”, e “inevitabile”: non è vero, non esistono guerre giuste, la guerra appare inevitabile solo a chi non ha fatto nulla per evitarla con i negoziati e la diplomazia.

Ci dice che la guerra può essere “umanitaria”: non è vero, la guerra porta sempre morte e distruzione, è la negazione dell’umanità.

Ci dice che le spese militari sono necessarie a mantenere la sicurezza: non è vero, negli ultimi 20 anni sono più che raddoppiate ma non viviamo in un mondo più sicuro. Per poter sperare in un futuro migliore, quei soldi andrebbero investiti in ospedali, scuole, lavoro, pensioni.

Ci dice che la guerra serve a costruire la pace: non è vero, solo la pratica dei diritti umani può costruire la pace.  

Non ci dice mai, invece, che i civili sono le prime vittime della guerra, di qualsiasi guerra.

I cittadini del mondo sanno benissimo che la guerra è il problema, e non la soluzione, ma spesso non hanno voce.

Per questo motivo vogliamo dare voce a chi non ce l’ha: con un semplice pezzo di stoffa bianca, uno “straccio di pace”. Appeso allo zaino, al balcone, legato al guinzaglio del cane, all’antenna della macchina, al passeggino del bambino, alla cartella di scuola… un modo semplice e immediato per esprimere il nostro ripudio della guerra, del terrorismo, della violenza.

 

MADRUZZO. Sandro Bottamedi non era giudicariese né gardesano, ma forse lo era più di altri: Sandro Bottamedi era originario dell'Altopiano della Paganella ma da più decenni, con la sua amata vestizione da cucina, era titolare e gestore dell'Albergo Ideal a Sarche. Se n'è andato a 81 anni e ieri, sabato 19 marzo alle 14.30 nella chiesa di Sarche, si è svolta la funzione funebre. Oltre alla moglie Andreina lascia due figli Cristina e Stefano, nonché le sorelle Teresa, Roberta e Ivana.

 

 

 

Proveniva da Andalo, giorno dopo giorno si era fatto conoscere e apprezzare anche in Giudicarie, Rendena e Valle del Chiese dal fatto che il suo esercizio, un crocevia, ma soprattutto un punto fisso dove sostare sia per chi andava o veniva da Trento che per coloro che scendevano e tornavano dall'Alto e Basso Sarca. Il suo un locale realizzato e ampliato in tempi e date diverse, dove qualità, cucina e cortesia andavano a pari passo. Poi ancora , come i frati di una volta, Sandrone si alzava alle 4 per fare torte e pasticcini da mettere sul piatto ancora caldi e profumati per una prima colazione alla staffa.

 

Con la sua scomparsa se ne va un riferimento al quale la gente delle Giudicarie e Sarca si sentiva compresa, accolta e ben rappresentata.

 

È stata ultimata la distribuzione del Giornale delle Giudicarie di marzoda parte della Cooperativa sociale Lavoro, con sede in località Copera a Zuclo.

L'associazione che edita il Giornale delle Giudicarie chiede a chi non lo avesse ricevuto di segnalarlo all'indirizzo di posta elettronica This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it. oppure di chiamare il numero della cooperativa: 0465-326420 oppure quello del Giornale delle Giudicarie, 0465322934.

 

Chi lo vuole sfogliare online lo trova qui

 

 

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