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Fri, Oct

 

Si inaugura il 26 maggio a Torbole ed Arco il “Festival del pesce d’acqua dolce”. Eventi, show cooking con chef importanti e incontri nei 4 giorni nell’alto Garda trentino.

 

Per far scoprire e rilanciare il pesce di lago e della migliore itticoltura locale dal 26 al 29 maggio 2022 si terrà nei Comuni di Nago-Torbole ed Arco nell’alto Garda Trentino l’evento che promuove un’Acquacoltura sostenibile e qualitativamente sicura. Il Festival è ideato dall’Associazione
Club dei Sapori e organizzato da Edi House, società che si occupa di editoria ed eventi.

 

Il ‘Festival del Pesce d’Acqua Dolce – Freshwater Fish Week’ organizzato dall’Associazione Club dei Sapori vuole sottolineare tre punti importanti, tali da evidenziare che non si tratta di un evento solo locale ma che abbina allo spettacolo per il pubblico anche la conoscenza dei prodotti ittici del lago e del territorio con un apporto qualificato al settore della ristorazione, dei prodotti locali d’alta gamma e del mondo dell’ospitalità gardesana e trentina.
Il Festival vuole fare conoscenza ai neofiti e al miglior utilizzo in cucina del Pesce d’Acqua Dolce, mettendone in risalto le qualità organolettiche insieme alle zone produttive, che danno le maggiori garanzie al consumatore.

Oggi tra i consumatori italiani emerge un cambiamento dell’opinione in termini positivi nei confronti del pesce di allevamento: si parla sempre più frequentemente di sostenibilità e di attenzione all’ambiente.

 

Gli chef protagonisti dell’evento

Gli chef che tra storytelling, show cooking e convegni si alternano in queste giornate sono, in ordine alfabetico:

 

Peter Brunel, chef stellato Michelin che lavora ad Arco, sarà presente quale relatore al convegno del 28.05. La sua cucina è raffinata, tesa ad una continua ricerca. Chef Brunel proporrà nel ristorante che porta il suo nome, ad Arco, un menù “dedicato a valorizzare il pesce di lago” composto da: un aperitivo con cevice di lago, insalata nizzarda, macaron di Trentingrana e ortaggi all’agro accompagnato dal vino Trento DOC; un antipasto con uova e olio del Garda; un secondo piatto, tra mare e lago “Pensando ad un baccalà” con merluzzo e salmerino, patata e broccolo di Torbole; infine, come dessert, un dolce di lago “Limone” con limone, yuzu e verbena; per concludere la moka secondo Omkafé. Il tutto ad un prezzo tutto incluso davvero molto competitivo.

 

Isidoro Consolini, di Torri del Benaco, uno dei primi ed esperti chef creativi, sa esaltare i sapori di tutti i pesci gardesani, abbinandolo agli oli del lago più adatti e alle erbe officinali del Baldo. Presenterà al Festival i “Pesci del Garda nel prato”, con salmone, trote bianche e rosa e lavarello, puntando alla realizzazione di un piatto sostenibile, dall’estetica raffinata e green che possa conferire la giusta rilevanza all’esaltazione dei sapori del pesce di lago.

Marcello Franceschi, trentino di Madruzzo, cuoco professionista da molti anni e insegnante negli ‘alberghieri’, ama la creatività in cucina e sa stupire con accostamenti sempre nuovi. Al Festival presenterà la “Sarda di lago en sisam” ripiena di molche (nel dialetto trentino significa il residuo solido, composto dalla buccia e dalla polpa delle olive, che si ottiene dalla spremitura durante la produzione dell’olio extravergine), con cipolla marinata all’aceto balsamico trentino, olio evo, crostone di pane all’oro di Storo e peperoncino trentino in agrodolce.

 

Ivo Miorelli, chef e patron del ristorante La Terrazza, torbolano doc, è nato nel ristorante di famiglia ed ha sempre creduto nella cucina del pesce del Garda mantenendo la tradizione con rivisitazioni anche di pesci “poveri” che sa far apprezzare. Al Festival lvo proporrà il suo piatto “Bigoi alla torbolana” un primo piatto semplice e appetitoso, ritrovato nell’archivio storico di Innsbruck, pubblicato in un giornale del 1874 quando Torbole era nell’Impero Austro Ungarico. Nella ricetta classica dei bigoi alla torbolana gli ingredienti protagonisti sono: sarde sotto sale, olio extravergine di oliva e prezzemolo.

 

Fiorenzo Perremuto, nato a Trento da padre siciliano e mamma veneta (cuoca) è Executive Chef al Cerana Relax Hotel di Madonna di Campiglio. Abbina le eccellenze del territorio ai sapori mediterranei e spesso utilizza del pesce di lago, il salmerino in particolare. chef Fiorenzo porterà il suo piatto “In fondo al lago”, una tartare di trota e agrumi arricchita con mango, yogurt acido, rapa agra, maionese di trota, gel di limone, il dressing Ulidea del Garda con Salicornia (detta asparago di mare), infine, per concludere, una granita al Gin Vento e cetriolo con una presentazione speciale.

Nella scheda allegata trovate i loro profili completi ed i piatti proposti nei loro locali o agli show cooking giornalieri.

 

Dove si tengono gli eventi

Il ‘Festival del Pesce d’Acqua Dolce – Freshwater Fish Week’, ideato dal giornalista Giulio Biasion, è promosso e organizzato da Edi House e dall’Associazione Club dei Sapori con i patrocini della Provincia Autonoma di Trento, Trentino Marketing, i comuni di Nago-Torbole ed Arco e l’Apt Garda Dolomiti e la Comunità del Garda.
Numerose le aziende che hanno aderito quali la FIPE nazionale, Confcommercio, Internorm, i produttori Astro ed Armanini, la Cooperativa l’Agraria, Assocentro Arco, il Consorzio Garda Dop, SDG Scatolificio del Garda, ed altri.
Il ‘Festival’, si tiene presso la Colonia Pavese di Torbole dal pomeriggio di giovedì 26 maggio sino alla sera di domenica 29 maggio. Due momenti didattici pomeridiani precedono i momenti d’assaggio: sono rivolti agli operatori, agli studenti ed al pubblico. ‘Laboratori’ che porranno il loro focus sui vari prodotti ed anche storie di prodotti, incontri con chef, pescatori del lago, giornalisti, dietologi del calibro di Evelina Flachi, ben nota ai telespettatori per le sue presenze su Rai 1.

 

Dove si tengono gli eventi

Il ‘Festival del Pesce d’Acqua Dolce – Freshwater Fish Week’, ideato dal giornalista Giulio Biasion, è promosso e organizzato da Edi House e dall’Associazione Club dei Sapori con i patrocini della Provincia Autonoma di Trento, Trentino Marketing, i comuni di Nago-Torbole ed Arco e l’Apt Garda Dolomiti e la Comunità del Garda.

Numerose le aziende che hanno aderito quali la FIPE nazionale, Confcommercio, Internorm, i produttori Astro ed Armanini, la Cooperativa l’Agraria, Assocentro Arco, il Consorzio Garda Dop, SDG Scatolificio del Garda, ed altri.
Il ‘Festival’, si tiene presso la Colonia Pavese di Torbole dal pomeriggio di giovedì 26 maggio sino alla sera di domenica 29 maggio. Due momenti didattici pomeridiani precedono i momenti d’assaggio: sono rivolti agli operatori, agli studenti ed al pubblico. ‘Laboratori’ che porranno il loro focus sui vari prodotti ed anche storie di prodotti, incontri con chef, pescatori del lago, giornalisti, dietologi alimentari del calibro di Evelina Flachi, ben nota ai telespettatori per le sue presenze su Rai 1.

 

I temi dei convegni

27 maggio, ore 10.00 – Convegno alla Colonia Pavese, Passeggiata dell’Ora – Torbole sul tema:
“Acquacoltura, biodiversità e varietà del pesce di lago”. Intervengono: ; l’Ass. Filippo Gavazzoni della Comunità del Garda; Leonardo Pontalti, Ufficio Faunistico Provincia Autonoma di Trento; Ivano Confortini, esperto ittico Regione Venetoil Direttore di Astro Diego Coller. Modera il prof. Giovanni Garavaglia, del Club dei Sapori.

28 maggio, ore 10,00 – Convegno presso l’ex Casinò di Arco sul tema:
“Qualità organolettiche e peculiarità del pesce di lago e d’itticoltura”. Intervengono Evelina Flachi, specialista in Scienza dell’Alimentazione – consulente RAI 1, il Prof. Livio Parisi, esperto di itticoltura e ristoratore, lo chef stellato Peter Brunel dell’omonimo ristorante ad Arco, modera il giornalista Luigi Caricato, direttore di OlioOfficina.

 

Fish Art in mostra

Non manca uno spazio per l’arte con la piccola personale ‘CALEMBOUR’ una quindicina di divertenti ed ironici acquarelli tematici che l’artista Francesco Faina, appassionato del tema ittico, ha ideato per i visitatori del Festival ed esposti nella sede della Colonia Pavese.

 

 

Nottata di grande lavoro per i Vigili del fuoco volontari Dro, allertati due volte nel giro di dieci minuti

 

 

Alle 00:36 la selettiva faceva riferimento ad un incendio che ha interessato un deposito attrezzi. La posizione della struttura, ed in particolare la lontananza dalla strada, ha reso difficili le operazioni di spegnimento. Le fiamme, alte all’incirca 7 metri, nonostante il tempestivo intervento dei volontari, coordinati dal comandante Luca Sartorelli, si sono propagate al bosco limitrofo e ad una catasta di legna.

 

Alle 00:47 l’allarme è scattato per un incendio alla chiesa parrocchiale di Ceniga. Intervenuti, accanto ad una squadra del corpo di Dro, anche i Vigili del Fuoco Arco con aps e autoscala. Allarme che fortunatamente è rientrato dopo un attento sopralluogo alla struttura e al tetto.

 

Due interventi che si vanno a collocare in un periodo particolarmente intenso per i vigili del fuoco volontari di Dro, allertati anche nella tarda mattinata di ieri per supportare l’equipe sanitaria a seguito della caduta di un biker presso la pista di motocross “al Ciclamino” e prima ancora, venerdì pomeriggio, per un gravissimo incidente stradale.

 

 

In un territorio come quello del Garda Trentino, che della vacanza outdoor ha fatto uno dei suoi tratti distintivi, è fondamentale che gli ospiti possano usufruire di percorsi e infrastrutture controllati e sicuri. Garda Dolomiti Azienda per il Turismo S.p.A., attraverso un bando indetto a fine 2021, ha selezionato i Garda Rangers, una squadra di professionisti destinata al controllo e alla manutenzione ordinaria e straordinaria dei tracciati mountain bike, dei sentieri, delle vie ferrate e delle falesie, per permettere agli appassionati di dedicarsi in totale sicurezza alla loro attività preferita.

 

Credits: Dennis Pasini

 

Ieri, martedì 12 aprile, presso il Birrificio Artigianale Impavida di Arco l’APT Garda Dolomiti ha quindi presentato alla comunità i nuovi “custodi” del territorio, un team composto da tre persone del Consorzio Lavoro Ambiente (CLA), in collaborazione con Arco Pegaso e Job’s COOP.

 

I Garda Rangers – dotati delle attrezzature necessarie per la manutenzione e automuniti di pick-up ed e-mtb con carrello porta attrezzi – hanno il compito di percorrere i tracciati del Garda Trentino, controllandone lo stato e intervenendo dove necessario, con il supporto di SSOVA (Servizio per il Sostegno Occupazionale e la Valorizzazione Ambientale), da anni prezioso partner dell’APT e braccio operativo di Provincia e Comuni per la manutenzione del territorio.

 

Questo progetto è la massima espressione dell’evoluzione che il nostro territorio sta vivendo – ha commentato Oskar Schwazer, Direttore di Garda Dolomiti S.p.A. – I passaggi che ci sono stati l’anno scorso sulla Ponale, o anche solo lo scorso weekend, confermano come il Garda Trentino sia un territorio che oggi necessita, più che di promozione, di gestione in chiave di valorizzazione e preservazione della nostra incredibile ricchezza.”

 

Nonostante il progetto sia nato da poche settimane, i Garda Rangers sono già all’opera su diverse zone del territorio, grazie a quanto pianificato dal Tavolo di lavoro del progetto Outdoor Park Garda Trentino. Le prime operazioni sono state realizzate sul sentiero di accesso della falesia Muro dell’Asino ad Arco, con la manutenzione delle arce in legno, della passerella e delle scalinate e sui sentieri MTB partendo dal percorso 775 che da Caset porta a Pieve di Ledro. La climbing unit invece – il team dedicato alle manutenzioni in parete – è impegnata nel disgaggio e nel controllo della ferrata Rio Salagoni.

 

Un progetto importante che mira a preservare e valorizzare le infrastrutture sportive outdoor del Garda Trentino, ma non solo. Il progetto dei Garda Rangers è anche una delle prime e importanti operazioni funzionali al nuovo stile di vacanza promosso dall’APT “Stay Young” – legate al concetto di “Keep moving” (tenersi in movimento) – che mira ad affermare il territorio come destinazione d’eccellenza per coloro che vogliono mantenersi giovani e attivi tutto l’anno.

Il progetto Garda Rangers nasce dall’esigenza di creare una squadra attiva che andasse ad aggiungersi a quelle già impegnate sul nostro territorio – ha concluso Silvio Rigatti, Presidente di Garda Dolomiti S.p.A. – Il SSOVA, che da anni collabora con l’APT ed è il braccio operativo di Provincia e Comuni per la manutenzione del territorio, è un organo fondamentale per il supporto al team dei Garda Rangers, i quali fungeranno da biglietto da visita per il nostro territorio. Anche grazie a loro i nostri ospiti potranno avere un ricordo splendido del Garda Trentino”.

 

Nonostante il piano annuale di azione venga definito dal Tavolo di lavoro del progetto Outdoor Park, la collaborazione della comunità e degli ospiti è parte fondamentale per la buona riuscita del progetto: tramite un form creato ad hoc, gli interventi programmati possono essere integrati dalle segnalazioni raccolte nel corso della stagione (clicca qui per compilare il form).

 

 

Sono 2.000 gli iscritti alla doppia manifestazione podistica di domenica 3 aprile, equamente divisi tra la classica distanza dei 42.195 chilometri e la mezza maratona. Ma è il dato della “quota rosa” che sorprende: la metà nella gara LG21 sono donne! Ben 31 le nazioni rappresentate, e dopo Italia e Germania il terzo Paese è la Gran Bretagna. Al via anche un runner tedesco in procinto di festeggiare 80 anni.

I calcoli legati a una gara rivestono una certa importanza. I chilometri percorsi, il tempo migliore, quanti iscritti, l’orario della sveglia: i numeri dominano da qualunque prospettiva. LAKE GARDA 42, la maratona che il prossimo 3 aprile costeggerà la parte settentrionale del lago di Garda, i numeri li ha anche nel suo nome, e a 3 giorni dalla gara, ecco tutte le cifre che le gravitano attorno.

 

 

RAGGIUNTA LA PARITÀ DI GENERE
Le iscrizioni complessive, divise tra la maratona e la “mezza” LG21, hanno raggiunto 2.000 partecipanti, di cui il 49% correrà la distanza classica dei 42,195 chilometri. Un dato sorprendente è la “quota rosa” nella maratonina che è pari al 48%, ovvero quasi la metà: «Possiamo dire di aver raggiunto la parità di genere – sottolinea Patrizia Pederzolli Deißenberger del comitato organizzatore – ma a parte l’ironia, crediamo che il raggiungimento dei numeri di questa ‘nuova’ competizione confermi la qualità del progetto basato sulla valorizzazione del territorio che attraversa le tre province dell’alto lago». Sul totale delle duemila iscrizioni le donne incidono per il 37%, un valore estremamente alto e sopra la media nazionale.
Se per la distanza maratona e per la “mezza”, le possibilità di avere un pettorale sono ormai finite, i più piccoli, con un’età compresa tra 5 e 12 anni, possono iscriversi alla KIDS RUN fino a sabato 2 aprile, giorno dell’evento che li vedrà protagonisti con una corsa di un chilometro e mezzo, alle 18.00 dalla Rocca di Riva del Garda.

 

LA CARTA D’IDENTITÀ DEI RUNNER
Le fasce età nella competizione sono ben bilanciate, ma se tra gli uomini l’age group con più iscritti è quello tra i 40 e i 45 anni (pari al 9%), per le donne è quello successiva, tra i 45 e i 49. Tra i più giovani iscritti ci sono l’italiano Andrea Prando e la tedesca Cecile Paschke, entrambi classe 2003, mentre Hans Dopakta, dalla Germania, porterà tutto l’entusiasmo dei suoi quasi 80 anni, guadagnandosi già il premio di veterano delle competizioni podistiche.

Tra le donne con la maggior esperienza, Nadia Ghedini della Repubblica di San Marino a inizio febbraio ha soffiato sulla torta con 69 candeline.

 

LA GEOGRAFIA DELLA PARTECIPAZIONE
In tema di provenienza ben 31 sono le Nazioni rappresentate, e la presenza dominante è quella dei podisti italiani che raggiungono il 42%, seguiti dai runner della Germania con il 22% delle presenze, e un dato importante riguarda la Gran Bretagna: nonostante la Brexit, gli iscritti UK toccano il 9% dei partecipanti. «Questi sono valori significativi soprattutto se letti in chiave di ricaduta turistica sul territorio – conclude Patrizia Pederzolli Deißenberger – avremo duemila persone al via delle gare in programma, e gran parte di queste soggiornano almeno una notte nei paesi lungo il tracciato». Infine, sono quasi 60 i runner provenienti da Israele.

 

LA MOBILITÀ
Per permettere un sereno e sicuro svolgimento della gara, la mobilità subirà delle leggere modifiche, con la chiusura di alcune strade interessate dall’evento. In particolare, la SS45bis tra Limone e Riva (in entrambe le direzioni) sarà chiusa dalle 8:30 alle 10:35, mentre la SS249 tra Torbole e Malcesine/Navene (in entrambe le direzioni) dalle 9:45 alle 15:00.

 

I TRANSFER
Per facilitare gli spostamenti tra la partenza a Limone sul Garda, o Arco di Trento per la mezza, e arrivo a Malcesine (traguardo di entrambe le competizioni), sono stati predisposti dei mezzi via terra e via lago dedicati esclusivamente a tutti i partecipanti: il servizio shuttle è gratuito per gli iscritti alle competizioni tra le diverse località LAKE GARDA 42 e l’uso delle navette è possibile solo con Green Pass.

 

BUS:
Riva Parcheggio Centro (Via Filz 3) – Arco Foro Boario (Via della Cinta 32) 7:30, 8:00, 8:30, 9:00
Malcesine parcheggio Paina – Torbole – Arco Foro Boario (Via della Cinta 32) 14:25; 16:00

 

TRAGHETTO:
Riva – Limone Centro (piazzale Carlo Gerardi) 7:35
Malcesine Centro (Piazza Guglielmo Marconi 12) – Limone Centro (piazzale Carlo Gerardi) 7:45, 7:55
Malcesine Centro (Piazza Guglielmo Marconi 12) – Limone Centro (piazzale Carlo Gerardi) – Riva 14:30, 16:15. Nel pomeriggio si potrà viaggiare gratuitamente sulle navi in servizio di linea nell’alto lago (Riva-Torbole-Limone-Malcesine), mostrando il braccialetto inserito nel pacco gara alla biglietteria si otterrà un biglietto per l’accesso.

 

 

DRO. Un climber del 2004 di Trento è stato elitrasportato in gravi condizioni all’ospedale Santa Chiara di Trento, dopo essere precipitato per circa 100 metri sulla via Perla Bianca sulle Placche Zebrate (Dro, Valle del Sarca). Il ragazzo stava affrontando la discesa in corda doppia insieme ad un compagno di cordata. Da una prima ricostruzione, pare si trovasse in sosta e stesse attrezzando la corda doppia successiva quando, per cause in fase di accertamento, è precipitato per circa 100 metri, fino a finire a terra alla base della parete. La chiamata al Numero Unico per le Emergenze 112 è arrivata intorno alle 17.50 di ieri venerdì 15 aprile.

 

Foto dall'Archivio del Soccorso Alpino

 

Il Tecnico di Centrale Operativa del Soccorso Alpino e Speleologico, con il Coordinatore dell’Area operativa Trentino meridionale, ha chiesto l’intervento dell’elicottero mentre sul posto si portavano anche gli operatori della Stazione di Riva del Garda. L’elicottero ha verricellato alla base della parete il Tecnico di Elisoccorso e l’equipe medica. L’infortunato, incosciente e con politraumi, è stato stabilizzato e recuperato a bordo dell’elicottero per essere trasferito in condizioni gravi all’ospedale Santa Chiara di Trento. Successivamente, in una seconda rotazione, l’elicottero è volato in parete per recuperare anche il compagno di cordata e trasferirlo a valle.

 

 

Su coordinamento del 1° Nucleo Guardia Costiera Lago di Garda – Salò, il Corpo Vvf di Riva del Garda è attivo dal pomeriggio di ieri nella ricerca di un Kite-surfista dato per disperso.

 

 

Su richiesta degli Ufficiali della Capitaneria, il loro gommone di salvataggio con a bordo un conduttore e un soccorritore acquatico ha battuto dal confine di Regione fino all’altezza della Strada della Forra, sia sottocosta che a centro lago per poi ripassare sulle acque trentine.

 

A mezzogiorno di oggi, domenica 10 aprile, le ricerche hanno dato esito negativo e continueranno fino a nuove comunicazioni.

 

Il progetto di realizzazione di una ferrovia che colleghi l'area dell'Alto Garda con l'asse del Brennero potrebbe essere sostenibile dal punto di vista tecnico ed economico. E' quanto emerge dallo Studio di trasporto e dall'Analisi multi-criteri scaturiti dalla convenzione stipulata fra Provincia e Rete ferroviaria italiana (Rfi) lo scorso anno per analizzare le diverse alternative di collegamento ferroviario fra l'area del Garda e l'asse del Brennero. Delle tre ipotesi individuate nel 2014 da un concorso di idee, l'ipotesi migliore è quella che prevede 25 minuti di percorrenza fra l'Alto Garda e Rovereto, con una stazione di partenza a metà tra Riva del Garda ed Arco e fermate intermedie a Torbole e Mori. Una soluzione che sebbene abbia tempi più lunghi di percorrenza è caratterizzata da una migliore fattibilità in termini di esercizio e da una maggiore capillarità sul territorio, grazie alle fermate intermedie che consentono un risparmio anche del servizio pubblico su gomma.


Oggi nella Rocca di Riva del Garda si è tenuta la presentazione dello Studio di fattibilità, al termine della consueta Giunta "fuori porta". Il presidente Maurizio Fugatti insieme al dirigente generale del Dipartimento territorio e trasporti, ambiente, energia, cooperazione Roberto Andreatta e al dirigente generali del Dipartimento Protezione civile, foreste e fauna Raffaele De Col ha illustrato ai sindaci dell'Alto Garda, di Mori e di Rovereto il complesso documento.

 

 

Il presidente Fugatti ha parlato del percorso dello studio, iniziato nel 2019 con gli incontri in Comunità, anche su input del territorio, quindi la sottoscrizione con Rfi nel febbraio del 2021 dell'Accordo per realizzare questa analisi che entra nel dettaglio della sostenibilità dell'opera. "E' chiaro - ha concluso il presidente - che la ferrovia che noi chiamiamo per comodità Rovereto - Alto Garda in realtà va vista nell'ottica più ampia di una connessione diretta di questa zona con il mondo tedesco e, più in generale, con l'Europa".

L’ing. De Col è poi entrato nel merito delle risorse che servirebbero per realizzare l’opera: “Il percorso ipotizzato si sviluppa per il 90% in galleria, con stazioni accessibili, per questo l’importo stimato è nell’ordine di 450 milioni di euro, più una cinquantina per le opere accessorie, come parcheggi e viabilità integrata. La connessione con il corridoio del Brennero è strategica – ha concluso De Col – va ricordato che il tunnel ferroviario del Brennero si concluderà nel 2030-2032, mentre le tratte di accesso dovrebbero essere terminate nel 2036, questo intervento di connessione con l’Alto Garda potrebbe essere inserito fra le opere complementare al tunnel del Brennero”.

Quindi il dottor Andreatta ha illustrato lo studio di fattibilità eseguito da Rete ferroviaria italiana (Rfi) per valutare appunto la sostenibilità tecnico-economica e trasportistica del progetto, nel quale sono state analizzate diverse dinamiche, legate alla popolazione, ai flussi turistici, al traffico.

Tre le ipotesi individuate nel 2014 attraverso il concorso di idee istituito nel 2012, alla cui seconda fase hanno partecipato ben 10 cordate internazionali. Il primo classificato prevedeva una lunghezza di circa 15 km e una stazione fra Riva e Arco, il secondo ipotizzava un tracciato che cercava di avvicinarsi il più possibile al lago di Garda raggiungendo anche Torbole, mentre il terzo una galleria e una stazione ad Arco. Tutte e tre prevedevano una linea a scartamento ordinario (e non ridotto), in un'ottica di interoperabilità con la linea ferroviaria del Brennero. 

Nell’area oggetto di intervento (Rovereto, Mori, Nago-Torbole, Riva del Garda e Arco) la popolazione ha registrato (con 88.872 persone) un incremento del 7,5% rispetto al 2011, del 12,8% per il solo comune di Riva del Garda. Sul fronte turistico il picco di arrivi si registra nel mese di agosto (182.980 gli arrivi totali nel 2019), ma è nel mese di luglio che vi è il maggiore afflusso di turisti provenienti dall'estero (161.378 arrivi, di cui 122.518 da estero); la Germania è il Paese da cui si registrano i maggiori flussi.
Sotto il profilo dei servizi ferroviari, dallo studio emerge che in una giornata ordinaria a Rovereto fermano 102 treni, mentre per il trasporto pubblico su gomma sono tre le linee che servono la zona, da Rovereto a Riva del Garda con capolinea nella frazione di Bolognano, da Trento a Rovereto, Nago - Torbole e Riva, da Trento ad Arco attraverso Vezzano, Sarche e Dro.

Dai tre scenari di collegamento ferroviario ipotizzati, il primo e il terzo avrebbero come tempo di percorrenza fra l'Alto Garda e Rovereto 9 minuti, ma senza stazioni intermedie, mentre il secondo 25 minuti, con fermate a Torbole, Mori Borgata e Mori Industriale. Il secondo scenario consentirebbe una riorganizzazione dei servizi di trasporto pubblico locale su gomma più consistente, grazie alle ulteriori fermate, che si tradurrebbe in una diminuzione dei servizi giornalieri da 118 a 96 e una riduzione dei bus-KM più consistente, pari a circa 1’250 bus-km/gg.
Gli orari ipotizzati per il treno "Rovereto - Alto Garda" sarebbero di 35 coppie di corse del servizio Regionale al giorno, di queste 17 coppie sarebbero prolungate fino a Bolzano. Per tutti e tre gli scenari di progetto è stato possibile realizzare un servizio con 2 corse l’ora per direzione sulla nuova infrastruttura, tuttavia non con un distanziamento esatto a 30’: nel dettaglio per garantire un buon distanziamento temporale è infatti necessario modificare il cadenzamento di qualche minuto, ponendo come limite massimo un distanziamento a 23’/37’.

In conclusione:

  • Limitatamente alla domanda “ordinaria” i servizi che collegano l’Alto Garda direttamente a Bolzano presentano buoni livelli di carico (mediamente 180 passeggeri/ora per direzione).

  • Per quanto riguarda la componente “turistica”, la valutazione sommaria dei flussi sui servizi ferroviari derivanti da questa domanda porterebbe ad incrementare i livelli di carico indicati in precedenza di circa 150 passeggeri/treno medi annui con punte nei mesi di luglio ed agosto pari, rispettivamente, a 250 e 300 passeggeri/treno.

  • Lo Studio presenta vincente la soluzione 2 che, anche se caratterizzata da servizi effettuati con tempi più lunghi rispetto a quelli che sono possibili con le altre soluzioni progettuali, risulta maggiormente accessibile e caratterizzata da una migliore fattibilità in termini di esercizio.

  • L’elevata presenza turistica straniera, in gran parte proveniente dalla Germania e dall’Austria, potrebbe tra l’altro generare interesse da parte delle imprese ferroviarie alla istituzione di servizi transfrontalieri di collegamento diretto tra l’Alto Garda e Innsbruck/Monaco in una buona parte dell’anno (maggio ÷ ottobre).

 

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