07
Sat, Sep

Oltre 3mila contagi registrati in Trentino nelle ultime 24 ore rilevati grazie a 17.400 i tamponi effettuati che danno un tasso di positività che si colloca dunque intorno al 17,5%. Due purtroppo i decessi un uomo e una donna, entrambi anziani e con patologie pregresse; uno dei due era vaccinato. Numeri a fronte dei quali resta però stabile la situazione negli ospedali, dove le dimissioni sono state 21 e i nuovi ricoveri 19.

Crescono in maniera considerevole anche i contagiati in Giudicarie dove gli attualmente positivi sono 1465. Caderzone è il paese del Trentino con la maggior percentuale di contagiati attuali. Sono 57 i positivi al Covid attuali pari all'8,3% della popolazione.

 

 

popolazione

pop. Attualmente Contagiata

% pop. attualmente  contagiata

CADERZONE TERME

684

57

8.3

MASSIMENO

141

9

6.4

BLEGGIO SUPERIORE

1535

77

5.0

PIEVE DI BONO-PREZZO

1443

71

4.9

STENICO

1205

57

4.7

CARISOLO

959

45

4.7

BOCENAGO

386

18

4.7

PINZOLO

3041

141

4.6

COMANO TERME

2934

129

4.4

BORGO CHIESE

1994

85

4.3

SPIAZZO

1252

52

4.2

SAN LORENZO DORSINO

1568

66

4.2

GIUSTINO

742

29

3.9

PORTE DI RENDENA

1792

68

3.8

STORO

4579

169

3.7

FIAVÈ

1075

40

3.7

STREMBO

592

21

3.5

VALDAONE

1150

37

3.2

TIONE DI TRENTO

3660

118

3.2

SELLA GIUDICARIE

2912

91

3.1

PELUGO

402

12

3.0

BORGO LARES

712

21

2.9

CASTEL CONDINO

221

6

2.7

BONDONE

657

17

2.6

TRE VILLE

1395

29

2.1

       
 

37031

1465

3,96%

 

GIUDICARIE. Di fronte alla recente notizia dello stanziamento di 67 milioni di euro per la Variante di Ponte Arche, Gianni Armani di Breguzzo ci riporta le sue perplessità riguardo la questione.

 

In seguito alla notizia di settembre 2020 del progetto di 25 milioni di euro relativi alle gallerie di Ponte Pià, aveva scritto al Presidente Maurizio Fugatti ritenendo la soluzione adottata come non ottimale.

 

Egr, Signor Presidente Maurizio Fugatti,

E' notizia di questi giorni che la Giunta Provinciale ha deliberato una serie di interventi strutturali per la viabilità nelle Giudicarie.

Per quanto riguarda la nuova galleria di Ponte Pià, il progetto di massima è del 2003 ed inserito nella relazione tecnica provinciale del mese giugno 2015. Il progetto prevede la rettifica del tratto compreso tra le prog. Km 94,700 e Km 96,500 della SS 237 del Caffaro.”

Desidero porre alla VS attenzione che l'uscita della nuova galleria al Km 96,600 (direzione Tione - Ponte Arche ) risolve sole in parte la pericolosità del tratto in questione. Infatti a poche centinaia di metri, al Km 96,800, c'è una curva pericolosa che Lei ben conosce. Inoltre proseguendo per altri 600 metri la statale si presenta stretta, tortuosa, con rischio di caduta sassi e cedimenti a monte. Ultimo intervento urgente è del 2019”.

 

 

Penso che un intervento razionale e corretto sarebbe quello di prolungare la galleria con uscita al Km 97,400, località due ponti nel pressi del rio Tanfurino.”

 

La risposta da Trento ad aprile 2021 riportava che l'eventuale modifica avrebbe comportato una differenza in tempistiche e costi con un aumento di 10-15 milioni.

 

Egregio Signor Armani,

Con riferimento alla Sua cortese nota indirizzata al Presidente Fugatti, nella quale Lei auspica che l'uscita della galleria sia spostata al km 97.400, siamo a comunicare che a suo tempo il servizio competente ha fatto delle valutazioni in base al budget messo a disposizione e la soluzione migliore è quella prevista dal progetto esecutivo, approvato nel 2003, che prevede l'uscita al km 96.600”

Spostare l'uscita di 800 metri comporterebbe un allungamento dei tempi dovuto a una nuova progettazione e al relativo iter approvativo, stimabili in non meno di 2 anni, nonché un maggior costo variabile tra 10 e 15 milioni di euro, con una maggiorazione compresa tra il 40 e il 60% degli stanziamenti a bilancio attuali, risorse ad oggi non disponibili.”

Nel rimanere comunque a Sua disposizione per eventuali chiarimenti o maggiori informazioni, l'occasione è gradita per porgere cordiali saluti.”

La Segreteria

 

 

Ho letto la notizia dal vostro giornale online circa la nuova variante di Ponte Arche – ci scrive quindi oggi Gianni Armani. - Personalmente sono favorevole alla nuova variante. Non riesco a capire, però, come mai il Presidente Fugatti non trova 10 milioni di euro per rettificare in meglio il progetto della nuova galleria di Ponte Pià, ma i 67 milioni di euro per la nuova variante di Ponte Arche sono subito disponibili.”

 

Interventi su otto ponti in Provincia di Trento: stanziati 3,5 milioni di euro. Integrato il Documento di programmazione. Il presidente Fugatti: “Iniziativa frutto del confronto con i territori”.

 

 Foto dall'Archivio

 

Manutenzione e restyling per otto ponti del Trentino. Gli interventi – del valore complessivo di 3,5 milioni di euro – sono stati inseriti nell’ultimo aggiornamento del Documento di programmazione settoriale 2021-2023 in materia di infrastrutture e trasporti ed opportunamente finanziati dalla Giunta, su proposta del presidente Maurizio Fugatti. “Si tratta di un’iniziativa frutto del costante confronto con i territori, che punta a migliorare la rete viaria della nostra provincia, guardando in particolare alla sicurezza delle persone. Un impegno importante, come testimonia l’ammontare delle nuove opere finanziate da questa Giunta, per un ammontare che sfiora i 187 milioni di euro” sono le parole del presidente della Provincia.

 

Nel dettaglio, ecco gli interventi previsti, che riguardano l’adeguamento dei sistemi di smaltimento delle acque meteoriche, la sostituzione dei giunti laddove necessario e gli interventi strutturali su travi, appoggi e pulvini a seconda delle esigenze.

Completamento della sistemazione del viadotto Padergnone 1 sulla Strada statale 45bis Gardesana Occidentale al chilometro 139,211 nel comune di Vallelaghi (800mila euro). Lungo 216,90 metri, il ponte è realizzato con 9 campate.

Sistemazione del ponte sul torrente Arione sulla Strada provinciale 25 di Garniga al chilometro 0,525 nel comune di Aldeno (200mila euro). Lunga 42,80 metri, l’infrastruttura è realizzata con 3 campate.

Sistemazione del ponte “alle Porte II°” sulla Strada statale 237 del Caffaro al chilometro 66,964, nel comune di Borgo Chiese (800mila euro). Il ponte è lungo 81,45 metri ed è realizzato con 3 campate.

Sistemazione del ponte a senso unico di marcia “torrente Vela 2” nel comune di Trento, che ha una lunghezza di 6,10 metri e una larghezza complessiva di 9 metri (200mila euro).

Sistemazione ponte sul rio Brusago sulla Strada provinciale 83 di Piné al chilometro 20,273, nel comune di Bedollo (400mila euro). L’infrastruttura ha una lunghezza di 57,80 metri ed è realizzata con 3 campate.

Sistemazione del ponte sul Fersina sulla Strada provinciale 135 Sinistra Fersina al chilometro 0,200, nel comune di Pergine Valsugana (300mila euro). Il ponte ha una lunghezza di 58,35 metri ed è realizzato con 3 campate.

Sistemazione del ponte sul rio Piazzole sulla Strada provinciale 71 Fersina Avisio al chilometro 14,090, tra i comuni di Lona Lases e Segonzano (500mila euro). Questa infrastruttura ha una lunghezza di 58,90 metri ed è realizzato con 4 campate.

Sistemazione del ponte sul rio Vagugn sulla Strada statale 239 di Campiglio al chilometro 37,290, nel comune di Spiazzo (300mila euro). Il ponte ha una lunghezza di 6,90 metri.

 

 

Comuni, finanziate opere urgenti per 2,4 milioni di euro. I lavori interessano i territori di Avio, Carzano, Cinte Tesino, Civezzano, Porte di Rendena, San Lorenzo Dorsino, Spiazzo e Strembo.

 

 

Ammonta a 2 milioni 464mila euro il valore degli interventi urgenti che la Giunta provinciale ha deciso di finanziare, su proposta dell’assessore agli enti locali Mattia Gottardi. Otto sono i comuni interessati ad altrettante opere: la manutenzione degli acquedotti di Avio, Carzano, Porte di Rendena e Spiazzo, la messa in sicurezza delle strade comunali a Cinte Tesino e Strembo, il rifacimento della rete fognaria a Civezzano e la sistemazione delle opere di presa delle sorgenti a San Lorenzo Dorsino. “Confermiamo ancora una volta l’impegno fattivo nel sostenere i territori, sulla base dei bisogni reali dei cittadini che emergono dal confronto con i sindaci. I primi cittadini sono infatti le sentinelle del territorio e compito della Provincia è garantire infrastrutture e servizi all’altezza delle aspettative delle persone” sono le parole dell’assessore Gottardi.

I lavori urgenti sono stati ammessi a finanziamento dalla Giunta, a valere sul fondo di riserva. Gli interventi sono stati individuati sulla base delle richieste inoltrate dalle amministrazioni comunali e dopo un’attenta valutazione delle singole situazioni. Si tratta, in particolare, dei seguenti interventi:

La manutenzione dei serbatoi dell’acquedotto del comune di Avio. Il progetto prevede una serie di interventi per sanare alcune situazioni di deterioramento strutturale, migliorie della componentistica idraulica e la messa in sicurezza dei manufatti, che risalgono per la maggior parte agli anni Ottanta (296.921,78 euro di contributo su un importo di progetto di 426mila euro).

La manutenzione straordinaria dell’acquedotto di Carzano, nel Comune di Cinte Tesino. È prevista la sostituzione della tubazione esistente e la realizzazione di nuove camerette di ispezione e alloggiamento delle attrezzature idrauliche quali saracinesche e allacciamenti idraulici. In alcuni punti la rete acquedottistica presenta segni evidenti di degrado e negli ultimi anni sono emerse perdite diffuse in più punti, per le quali gli interventi di manutenzione risultano sempre più difficoltosi e dispendiosi (509.948,35 euro di contributo su un importo di progetto di 668.279,37 euro).

La sistemazione e la messa in sicurezza di alcuni tratti della strada comunale di Monte Mezza a Cinte Tesino. Il progetto prevede la realizzazione di un nuovo imbocco della strada che collega l’abitato di Cinte Tesino con la località di Monte Mezza, situata più a monte, dove risiedono stabilmente diverse famiglie con bambini in età scolare. Nella località sono presenti inoltre delle aziende agricole, delle attività ricettive oltre e seconde case utilizzate per lo più nel periodo estivo. La strada viene inoltre utilizzata dai mezzi pesanti per il trasporto del legname. Allo stato attuale, la strada che si presenta di larghezza limitata e in alcuni punti al limite delle normative, non riesce più a garantire la stabilità al passaggio frequente dei mezzi. È inoltre necessario intervenire sia sul manto stradale, che presenta segni di degrado dovuto all’usura nel corso del tempo, sia per la regimazione delle acque nei tratti dove è assente, nonché nelle opere di sostegno lungo il tracciato (503.799,45 euro di contributo su un importo di progetto di 629.749,31 euro).

Il rifacimento della rete della fognatura bianca e nera a servizio della frazione di Bosco nel comune di Civezzano. L’intervento riguarda un tratto di circa 200 metri che, in occasione di eventi meteorologici intensi, ha manifestato criticità nella tenuta delle divisorie dei pozzetti dove scorrono contemporaneamente acque bianche e nere (191.589,90 euro di contributo su un importo di progetto di 250mila euro).

Il rifacimento di reti e infrastrutture dell’acquedotto di Verdesina, nel comune di Porte di Rendena. Il progetto prevede la sostituzione delle rete di distribuzione acquedottistica dell’abitato, in quanto le tubazioni presenti sono vetuste e presentano perdite con conseguente notevole spreco di acqua potabile e continui interventi di riparazione e manutenzione. Inoltre, non vi è attualmente possibilità di chiudere i vari ramali con conseguenti grossi disagi e in caso di riparazioni o manutenzioni, mentre i collettori presentano segni di degrado anche a causa dell’acqua particolarmente ferruginosa (479.508,36 euro di contributo su un importo di progetto di 668mila euro).

La sistemazione opere di presa di sorgenti e pozzi nel comune di San Lorenzo Dorsino, a seguito del sopralluogo dei tecnici dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari al fine del rinnovo delle relative concessioni. L’intervento prevede il ripristino e la realizzazione delle recinzioni nelle aree di rispetto assoluto delle opere di presa, oltre all’installazione di sistemi anti-intrusione sugli scarichi di fondo (34.071,52 euro di contributo su un importo di progetto di 51.959,07 euro).

I lavori di adeguamento igienico – sanitario e il telecontrollo dei serbatoi Borzago, Piazole e Peter dell’acquedotto di Spiazzo. Il progetto riguarda interventi di manutenzione straordinaria per la messa in sicurezza e l’adeguamento degli stessi ai recenti standard normativi. Le tubazioni in acciaio presenti all’interno dei manufatti risultano vetuste, gli accessi alle vasche assai difficoltosi e le manovre idrauliche sono compromesse a causa di ruggine che ha deteriorato le saracinesche. È necessario inoltre provvedere all’adeguamento del sistema elettrico che non risulta conforme alle esigenze dei manufatti (294.823,75 euro di contributo su un importo di progetto di 449.600 euro).

La manutenzione straordinaria per la messa in sicurezza e la piena fruibilità della strada comunale “Pler” a Strembo. Il progetto prevede la messa in sicurezza della strada, al fine di renderla pienamente fruibile sia al transito veicolare dei mezzi privati che al transito dei mezzi pesanti utilizzati per il trasporto e il recupero del legname. L’intervento prevede l’allargamento della sede stradale nei punti più critici e pericolosi, il rifacimento del sottofondo e della pavimentazione interna ai tornanti e della sostituzione delle protezioni laterali danneggiate. Sono previsti inoltre la sistemazione delle piazzole di scambio esistenti e la realizzazione di nuove, oltre a interventi necessari per la regimazione delle acque meteoriche (154.098,36 euro di contributo su un importo di progetto di 235mila euro).

 

 

Da una parte, la variante omicron del virus covid 19 che ha provocato la drammatica quarta ondata dei contagi proprio nel pieno delle festività natalizie. Dall’altra una crisi economica crescente che continua a penalizzare le aziende di tutta la filiera turistica. In questo scenario poco rassicurante, era difficile potersi aspettare un boom di partenze tra gli italiani nel fine settimana dell’Epifania.

 

Malgrado il calendario offra un’occasione ghiotta per programmare una vacanza, prevedendo la festività della Befana nella giornata di giovedì, non vi sarà quel gran pienone che in altra occasione ci si sarebbe potuti aspettare.

 

Qualcosa si muove, ma senza alcun record di presenze. La montagna “resiste” sino al 9 gennaio (si tratta di un tasso di occupazione mediamente del 60%) ma per i periodi successivi ci sono pochissime prenotazioni. Nessuna località annuncia il “tutto esaurito”.

Le città d’arte sono al minimo storico, mediamente sotto il 30%. Il turismo straniero è pressoché assente ed i prezzi stessi risultano essere in calo.

 

 

Al mare e ai laghi, molte delle strutture che solitamente venivano tenute aperte per le festività, sono state chiuse dopo Capodanno o addirittura non hanno aperto per nulla.

La situazione è drammatica – afferma Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi – C’è grande preoccupazione. Il comparto non vive solo delle festività natalizie, un periodo peraltro che, già di suo, non ha potuto offrire grandi performance. Gli imprenditori del ricettivo sono estremamente allarmati per lo scenario che si presenterà da metà gennaio in poi. Oppressi dalle difficoltà causate dalla pandemia e dalle ulteriori misure restrittive imposte dal Governo che fanno da deterrente agli arrivi del turismo straniero, fanno fatica a vedere la luce in fondo al tunnel, essendo l’Italia un paese il cui turismo produce normalmente il 13% del pil e vivendo per oltre il 50% di turismo proveniente dall’estero”.

La domanda dall’estero è ai minimi – prosegue Bocca – e la situazione si è aggravata in seguito all’impossibilità di accogliere in albergo coloro che sono stati vaccinati con un vaccino non riconosciuto dalla European Medicines Agency (EMA). Inoltre, la totale assenza di prenotazioni per i prossimi mesi rende impossibile qualunque programmazione per le attività aziendali: così abbiamo il buio davanti a noi”.

 

Non bisogna dimenticare, ricorda la Federalberghi, che molte strutture sono chiuse e molte torneranno a chiudere, anche in considerazione dell’aumento considerevole dei costi di gestione (in primis gas ed energia elettrica).

 

Le imprese sono allo stremo delle forze anche a causa del venir meno del sostegno dello Stato – conclude Bocca – Già nel secondo semestre 2021 sono venuti a mancare il credito d’imposta sugli affitti e l’esonero dal pagamento dell’IMU, mentre il 31 dicembre hanno avuto termine la moratoria sui mutui e la cassa integrazione covid. Di questo passo sarà quasi impossibile per le nostre aziende immaginare un futuro”.

 

 

GIUDICARIE. Purtroppo che siano pellet, cellulari od altro, la pandemia ha portato con sé un aumento della criminalità informatica. Le truffe online, spesso nemmeno denunciate, sono numerose, ed i malfattori si tengono al passo con i tempi.

Evitare queste truffe è possibile con qualche accorgimento, bisogna sempre alzare l’asticella restando all’erta, sospettare di qualsiasi procedura anomala; se pare troppo vantaggiosa farsi delle domande, leggere le recensioni, specialmente se si viene spinti ad agire in fretta.

Una volta che il reato di truffa è commesso, risulta purtroppo molto difficile se non impossibile da parte del danneggiato rivalersi sui truffatori per riottenere quanto sottratto, pertanto è particolarmente importante mettere in atto tutte le azioni volte a prevenirlo.

 

La Polizia Locale delle Giudicarie di Tione di Trento tiene a lanciare questo allarme proprio dopo la denuncia di 3 campani per truffa in concorso mediante internet e riciclaggio, queste le ipotesi di reato formulate nell’informativa inviata alla Procura di Napoli.

 

 

Oltre un centinaio le persone truffate in diverse province di tutta Italia, diverse anche in Trentino. Gli indagati utilizzavano un modus operandi consolidato: pubblicavano finti annunci per la vendita di pellet, a cui era collegato un numero di telefono da contattare, intestato fittiziamente a una quarta persona, al momento non indagata. Dopo la trattativa andata a buon fine con l’acquirente, incassavano i bonifici e poi sparivano, rendendosi irreperibili.

Le indagini sono cominciate grazie ad una signora di Tione che rendendosi conto di essere stata truffata ha sporto denuncia. In meno di un mese la banda ha incassato 60 mila euro, che prontamente venivano dirottati dal conto “madre” sui conti correnti dei 3 soggetti, che a loro volta o effettuavano cospicui prelievi di contante oppure li giravano con piccole transazioni ad una serie di altri conti così da eludere i controlli antiriciclaggio.

 

 

Egregio Direttore,

scrivo in qualità di figlia di un'anziana ultranovantenne ospite di una RSA delle Giudicarie.

Venerdì scorso la Direzione ha comunicato il diniego categorico all'uscita della mamma dalla struttura, finalizzata a trascorrere il giorno di Natale nella sua abitazione in compagnia con i propri cari, portando a giustificazione: "UPIPA ha dato indicazioni in tal senso".

Ho trovato tali motivazioni un pò deboli e non condivisibili considerando la completa copertura vaccinale di tutte le persone coinvolte. Inoltre, a mio sapere, le indicazioni di UPIPA non sono vincolanti avendo le strutture un'autonomia decisionale in relazione alla loro situazione interna. In caso contrario come è possibile che altre permettano le uscite?

 

 

Ritengo che questo accanimento nel volere tenere rinchiusi gli anziani sia poco umano e comporti gravi ripercussioni negative a livello psicologico e sulla loro salute mentale.

Purtroppo questa situazione epidemiologica non si risolverà in breve tempo e data l'avanzata età di mia madre (vale anche per tanti altri anziani), noi figli vorremo poterle dare qualche ultima possibilità di godere della propria famiglia in serenità.

Un'ultima riflessione: sono quasi certa che a qualche detenuto in carcere verrà concesso di trascorrere il Natale con la propria famiglia!

Ivonne Ducoli

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