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Thu, Sep

Sarà una estate ricca di eventi e mostre al Castello del Buonconsiglio e nelle sedi distaccate. Fede Galizia a Trento, Roccatagliata a Stenico, la collezione di carrozze e la mostra fotografica a Vigo di Ton, fotografie dei Tour de France e mostra sui personaggi storici della Valle di Sole a Caldes per una stagione all’insegna dell’arte.

 

Il Castello del Buonconsiglio e le sedi distaccate di Thun, Beseno, Stenico e Caldes si aprono all’estate 2021 con mostre ed allestimenti che renderanno accattivante l’offerta culturale dei manieri provinciali. Naturalmente anche nel corso del 2021, in tutte le sedi museali, sarà garantita una visita in completa sicurezza con accesso contingentato con prenotazione obbligatoria nel pieno rispetto dei protocolli antiCovid. Una stagione all'insegna dell'arte con il Buonconsiglio che ospiterà una mostra dedicata alla pittrice Fede Galizia, a Castel Stenico vi sarà la mostra "Gli apostoli ritrovati. Capolavori dall’antica residenza dei Principi vescovi", a Castel Thun a Vigo di Ton spazio alla collezione di carrozze e alla mostra fotografica sulla famiglia Thun, infine fotografie dei Tour de France e mostra sui personaggi storici della Valle di Sole a Castel Caldes

 

La stagione espositiva si aprirà il 4 giugno a Castel Stenico con la seconda tappa (la prima,  al Castello del Buonconsiglio, causa pandemia, è stata ben poco visibile visto la chiusura del museo) della mostra Gli apostoli ritrovati. Capolavori dall’antica residenza dei Principi vescovi, curata da Giuseppe Sava, e visitabile fino al 5 settembre 2021 nella preziosa Sala dei Fiori.  

 

 

Il 18 giugno Castel Thun vedrà due inaugurazioni: il nuovo allestimento dedicato alla collezione di carrozze, ricavato nella grande sala del Cantinone completamente restaurato,  e la mostra fotografica sulla famiglia Thun allestita nella Biblioteca. Tra le testimonianze materiali della mobilità e dei trasporti, oggetto quest’anno di una nutrita serie di manifestazioni tra Trentino, Alto Adige e Tirolo volute dall’Euregio, vi sono a buon diritto le carrozze e le slitte dell'antica famiglia Thun, una serie unica nel suo genere in ambito regionale e preziosa per varietà tipologica, costruttiva e decorativa. La raccolta consiste in undici esemplari di carrozze e quattro slitte, oggetto di accurato restauro da parte della Soprintendenza per i beni storico-artistici negli anni 2002 e 2003. Il suo ritorno a Castel Thun dopo decenni di lontananza e la sua esposizione definitiva nel maniero permetterà ai visitatori di seguire con maggiore completezza il percorso dentro e fuori il castello, cogliendo in tutte le sue articolazioni gli aspetti più significativi della vita dei suoi aristocratici abitanti, tra le sue mura e nella società del tempo. La collezione raccoglie i mezzi appartenuti alla famiglia Thun di ramo trentino e alla famiglia Thun di ramo boemo, che acquistò il castello negli anni venti del Novecento, restaurandolo e integrandolo nell'arredo con manufatti e dipinti. Tra i veicoli di maggior taglia vi sono carrozze di servizio come la Vis à vis, le Mylord e la Brougham; di misura più ridotta sono alcune carrozze da diporto come le Phaeton, la Linzerwagen e la Break Vagonette. Ciascuna denominazione corrisponde ad una tipologia rispondente a funzioni, dal normale trasporto al mezzo attrezzato per la caccia o per le passeggiate in campagna. Accanto alle carrozze la raccolta vanta alcuni esemplari di slitta, testimonianza di un fortunato turismo invernale della regione ai tempi della Belle époque prima dello scoppio della Grande Guerra. Tra queste una slitta Vittoria, una slitta Phaeton e due slitte Spider, di cui una finemente decorata con scene invernali. L’esposizione dei mezzi è accompagnato da una serie di apparati multimediali di grande suggestione realizzati da theBuss, che permetteranno al visitatore di immergersi nelle atmosfere tra Ottocento ed inizio Novecento: la ricostruzione di alcuni momenti di dialogo tra i membri della famiglia Thun, le foto storiche dei suoi ultimi membri in carrozza, antiche testimonianze su viaggi, tragitti e pericoli porteranno i visitatori a un vero tuffo nel passato. 

 

"Di luce e d'ombra. Memorie fotografiche della famiglia Thun" è il titolo della mostra che Castel Thun ospiterà fino al 19 settembre. Realizzata in collaborazione con la Soprintendenza per i beni culturali la mostra esplora la ricca collezione di fotografie appartenuta ad alcuni importanti rami della famiglia Thun. Poco oltre la metà dell’Ottocento, anche per questa importante famiglia la messa in scena della propria esistenza trova nell’album fotografico uno straordinario strumento di narrazione e conservazione della memoria. Dalle carte de visite agli scatti dei primi decenni del Novecento, le occasioni da ricordare si frammentano e si moltiplicano negli album e in singolari assemblaggi di fotografie, con sequenze di ritratti singoli e di gruppo, celebrazioni ufficiali, occasioni mondane e travestimenti in costume, viaggi e villeggiature, interni domestici a Praga, Zara, Vienna e a Castel Thun, offrendo imprescindibili testimonianze della vita e delle relazioni di un casato di rilevanza europea.

 

Rinviata l’anno scorso per la pandemia la mostra evento dell’anno sarà dedicata a Fede Galizia, “mirabile pittoressa” al Castello del Buonconsiglio. Non sono molte le pittrici che hanno lasciato un segno nella storia dell’arte ma tra Cinque e Seicento alcune raggiunsero fama e successo: accanto a Sofonisba Anguissola e Artemisia Gentileschi spicca anche Fede Galizia, pittrice di origine trentina, che sarà celebrata al Castello del Buonconsiglio, dal 3 luglio al 24 ottobre 2021, con la prima mostra monografica a lei dedicata. Documentata a Milano a partire almeno dal 1587, vive prevalentemente nella città lombarda fino alla morte, avvenuta dopo il 1630. Il trasferimento – da Trento a Milano – della famiglia Galizia, di origini cremonesi, avvenne probabilmente sulla scorta del poliedrico padre, Nunzio, artista pure lui, impegnato nel mondo della miniatura, dei costumi, degli accessori, ma anche in quello della cartografia. Fede – un nome programmatico per l’Europa della Controriforma – ottiene un successo straordinario tra i committenti dell’epoca, tanto che opere sue raggiungono, prima del 1593, tramite la mediazione di Giuseppe Arcimboldi, la corte imperiale di Rodolfo II d’Asburgo. Gli studi novecenteschi, soprattutto italiani ma non solo, hanno dato particolare risalto all’attività di Fede come autrice di nature morte, alle origini di questo fortunato genere. Ma è ormai tempo di ripensare nel suo complesso il profilo dell’artista, che realizza soprattutto ritratti ma anche pale d’altare, destinate a sedi tutt’altro che locali. In mostra un’ottantina di opere tra dipinti, disegni, incisioni, medaglie e libri antichi. Oltre a opere di Fede Galizia, Plautilla Nelli, Sofonisba Anguissola, Lavinia Fontana e Barbara Longhi, ci saranno lavori di Arcimboldi, Bartholomeus Spranger, Giovanni Ambrogio Figino, Jan Brueghel e Daniele Crespi, provenienti dai più importanti musei italiani, come la Pinacoteca di Brera e il Castello Sforzesco di Milano, gli Uffizi di Firenze, l’Accademia Carrara di Bergamo, Palazzo Rosso di Genova, la Fondazione Cini di Venezia, la Galleria Borghese di Roma, oltre ad alcuni prestiti internazionali: dal Muzeum Narodowe di Varsavia, dal Ringling Museum of Art di Sarasota, dal Palacio Real de la Granja di San Ildefonso, oltre che da alcuni collezionisti privati. Tramite l’articolata presentazione delle opere dell’artista e adeguati confronti di altrettanto livello qualitativo, la mostra, curata da Giovanni Agosti e Jacopo Stoppa, aspira a rispondere, a tante domande, incredibilmente tuttora di grande attualità: perché Fede Galizia piaceva tanto? Quali sono le ragioni del suo successo nell’epoca in cui visse? Quanto ha pesato, in questo, il suo essere donna? Come cambia l’apprezzamento di un’opera d’arte tra il lungo crepuscolo del Rinascimento e il mondo di oggi?  

 

A  Castel Caldes  nel corso dell’estate si susseguiranno due iniziative diverse. La prima è organizzata in collaborazione l’ Apt Val di Sole in occasione dei Mondiali di mountain bike che si disputeranno proprio a Caldes. Si tratta una mostra fotografica di scatti storici della celebre agenzia fotografica Magnum tutti dedicati al mondo del ciclismo, dal titolo La vita di corsa con suggestivi ricordi di alcuni Tour de France e gare nei velodromi francesi. Alcune fotografie del 1939 sono di Robert Capa quando venne incaricato dalla rivista Match di seguire il Tour. La seconda rassegna è dedicata ad alcuni protagonisti della cultura solandra dal XVI al XX secolo, attraverso dipinti, incisioni e libri, e tra questi, in particolare, quanti hanno dato un contributo significativo al loro tempo. Personaggi di primo piano, come ad esempio Jacopo Aconcio, di Ossana, che fu segretario di un principe vescovo Madruzzo, un diplomatico e un uomo di legge, a Vienna, Milano, Basilea e Zurigo, per poi trasferirsi a Londra, dove accompagnò all'attività di ingegnere quella di filosofo, dando alle stampe alcuni dei testi più avanzati del periodo sul tema della tolleranza; o ancora editori, entrambi di Termenago, come Donato Fezzi e Nicolò Bevilacqua, formatosi a Venezia e capace di avviare a Torino la prima stamperia sabauda. Inoltre, artisti come il pittore Francesco Marchetti, spesso al servizio dei Thun, e Domenico Guardi, capostipite di un’ illustre famiglia di pittori che nel Settecento farà fortuna a Venezia, o Bartolomeo Bezzi, mirabile maestro ancora poco conosciuto che, nell'Ottocento, si cimentò con successo sul tema del paesaggio, per finire con Paolo Vallorz. E ancora: ecclesiastici attivi nella carriera diplomatica e patroni d'arte sacra, come Giacomo Migazzi, e patrioti risorgimentali come il garibaldino Ergisto Bezzi. Saranno esposti dipinti e documenti provenienti in primis dalle collezioni del museo, con molti materiali inediti e per la prima volta esposti, nonché volumi prestati dalla Biblioteca Comunale di Trento, nonché opere di collezionisti privati. L'insieme fornirà un quadro variegato degli interessi e del valore degli uomini che, nati in Val di Sole, hanno poi fatto fortuna e si sono affermati al di fuori di essa, mantenendo tuttavia sovente stretti legami con il loro territorio d'origine. Rievocarne l’esistenza, attraverso le più significative testimonianze coeve, e descriverne gli aspetti più importanti con intriganti narrazioni tra le mura di Castel Caldes è il primo tributo pubblico ai principali protagonisti della terra solandra dal Cinquecento ai nostri giorni.

 

PREMIONE. Il fuoco è divampato attorno alle 19.30 di questa sera – mercoledì 24 marzo – e nel giro di pochi minuti era visibile dall'intera vallata. Allo stesso tempo apparivano anche le luci delle camionette di vari Corpi dei Vigili del Fuoco che accorrevano da varie zone della valle ad aiutare il Corpo Vigili di Stenico, già presente sul posto.

 

 

 

 

L'incendio si è sviluppato poco sotto l'abitato di Premione, frazione del Comune di Stenico nella zona del Banale. Dalle prime informazioni il rogo avrebbe interessato una catasta di legna in un campo, abbastanza distante dalle abitazioni: in ogni caso, le foto che giungono dalle case più vicine sono allarmanti.

 

 

 

Le dinamiche complete sono da accertare: le fiamme sono già state spente e non risulta che ci siano persone coinvolte. Di seguito le riprese dell'incendio viste dall'alto da un drone, raffiguranti i vigili all'opera attorno al rogo.

 

Diversi abitanti e pendolari delle Giudicarie Esteriori, oltre al referente della sezione locale della Lega, Luca Brena, ci hanno segnalato i disagi causati dal franamento di materiale lungo la SP 34 tra Lisano e Sesena. Questi eventi si sono verificati in modo ravvicinato in più riprese e sono stati causati principalmente dallo scioglimento dell'abbondante neve caduta quest'inverno.



Dagli ultimi rilevamenti del Servizio strade della Provincia la situazione idrogeologica non sembra ancora essersi stabilizzata: una barriera paramassi a protezione della sede stradale è stata gravemente danneggiata da una slavina di neve e non è più in grado di trattenere efficacemente eventuali massi che dovessero staccarsi dalla parete soprastante. Continua inoltre il distacco di materiale. Per questi motivi i tecnici provinciali non valutano possibile, al momento, riaprire il transito garantendo le condizioni di sicurezza.

Stante la situazione, riteniamo che la priorità debba essere quella di garantire, prima di tutto, l'incolumità delle persone, anche se questo potrebbe voler dire dover attendere qualche settimana prima di poter tornare alla normale circolazione dei veicoli.

Consci però dell'importanza di questa arteria stradale, che collega le Giudicarie Esteriori, il Banale e la Busa di Tione, e quindi del problema rappresentato dalla sua temporanea chiusura, come Lega Trentino siamo impegnati a tenere la situazione costantemente monitorata e verificare la possibilità di riaprire la SP 34 in tempi rapidi. Siamo a stretto contatto con i riferimenti amministrativi locali che già si sono per tempo attivati per ottenere l'intervento di messa in sicurezza da parte della PAT.

E' di fondamentale importanza che gli interventi necessari, quindi la nuova barriera paramassi e il disgaggio/consolidamento della parete rocciosa, proseguano celermente e che la riapertura avvenga il prima possibile in condizioni di totale sicurezza per chi vi transita. La giunta Fugatti si è già mossa in tal senso e, pertanto, siamo fiduciosi di vedere a breve i veicoli tornare a transitare.

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Denis Paoli (Lega Salvini Trentino) Consigliere della Provincia Autonoma di Trento

 

 



 

 

 

FESTIVAL DEI CASTELLI TRENTINI:

SPETTACOLO DI LUCIO GARDIN IN DIRETTA STREAMING 

SABATO 31 OTTOBRE ORE 16.30

 

STENICO. "Giallo comico a Castel Stenico", questo il titolo della rappresentazione che unisce musica, immagini e racconti ambientati nella suggestiva location di Castel Stenico. Un po' lezioni di storia e di memorie del territorio, e un po' spettacolo di cabaret. Protagonista il comico Lucio Gardin, con la sua originale ironia trentina: prenderà per mano gli spettatori, grandi e piccoli, e li condurrà con fantasia nelle vicende narrate, alcune reali e altre fantastiche.

A seguito del nuovo dpcm, lo spettacolo del comico trentino Lucio Gardin, previsto a Castel Stenico, si svolgerà sabato 31 ottobre ore 16.30 in diretta streaming sul canale Youtube, sulla pagina Facebook del Castello del Buonconsiglio e sulla pagina Facebook del Festival dei Castelli del Trentino.

Per informazioni:

sitoThis email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.">This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it. - +39 380 5899745 

 

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