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Thu, Sep

 

Sarà un’estate ricca di mostre ed eventi quella del Castello del Buonconsiglio e delle sedi distaccate di Castel Thun, Castel Caldes, Castel Stenico e Castel Beseno: in mostra Fontebasso e i pittori veneti al Buonconsiglio, il genio grafico di Rembrandt a Castel Stenico, le fotografie di montagna a Castel Caldes, il bacio di Innocenzo Fraccaroli a Castel Thun, e poi concerti, cinema all’aperto, rievocazioni storiche, visite teatralizzate e laboratori per grandi e bambini saranno i protagonisti della proposta culturali dei castelli provinciali.



Al Castello del Buonconsiglio sarà proposta la rassegna “I colori della Serenissima.  Pittura veneta del Settecento in Trentino” dal 2 luglio al 23 ottobre. I fantastici colori, le invenzioni, le grandi storie del più sontuoso Settecento veneziano brilleranno nei saloni del Magno Palazzo dei Principi Vescovi di Trento. Non solo per conquistare  con la loro bellezza ma per documentare, per la prima volta in modo realmente ampio, l’influsso dell’arte veneziana nella vallate del Trentino. Settanta opere, molte di grandi dimensioni, che arriveranno (alcune torneranno) a Trento da musei e collezioni europee e statunitensi. Sono dipinti che ornavano palazzi e chiese di queste vallate e che tempo, guerre, vicende familiari hanno disperso. Con tenacia  i curatori hanno inseguito  le loro tracce, scovandole infine in musei o sul mercato antiquario internazionale, riuscendo a riunirle e, in alcuni casi, a ricomporle,  in  una esposizione dove ricerca scientifica e spettacolarità esprimono un perfetto connubio.
“La mostra – annuncia il direttore del Buonconsiglio, Laura Dal Pra - vuole fornire un quadro delle presenze di artisti e di opere di maestri veneti nei territori del Principe Vescovo o del Tirolo meridionale tra la fine del Seicento e il Settecento, rivelando un’intensità di scambi che si possono ben comprendere per motivazioni storiche, per ragioni di gusto, per gli interessi e la formazione culturale dei committenti, per le relazioni che le comunità locali hanno intrattenuto con i principali centri della Repubblica di Venezia.” 

A Castel Stenico dall’11 giugno al 6 novembre si potranno ammirare i capolavori grafici di Rembrandt, una raccolta di incisioni realizzate da Rembrandt e provenienti dalla collezione Lazzari Turco Menz, donata nel 1924 al Municipio di Trento, e conservate al Castello del Buonconsiglio. La mostra illustra l'opera grafica del maestro olandese nato a Leida nel 1606 e morto ad Amsterdam nel 1669. Dei molti fogli presenti nella raccolta del museo a lui collegati, sedici esemplari sono tirati dalle lastre originali di Rembrandt e con carte filigranate che ne confermano l’autenticità e la datazione, come La Morte della Vergine o L’Autoritratto del 1633.

 

 

Castel Thun da fine giugno si potrà ammirare la mostra intitolata “Un bacio tra due mondi. Il gruppo scultoreo di Atala e Chactas di Innocenzo Fraccaroli” dedicata alla scultura ottocentesca che immortala il bacio tra Atala e Chactas, una delle più riuscite interpretazioni figurative della fabula scaturita dal genio di Chateaubriand. Nella colonia francese della Louisiana il giovane guerriero indigeno Chactas viene catturato da una tribù ostile alla sua. Nel villaggio in cui è tenuto prigioniero vive Atala, una nativa americana convertita al cristianesimo. Tra loro nasce una passione ma la giovane ha consacrato la propria verginità alla memoria della madre. Consapevole di non poter resistere a Chactas, di cui si è innamorata, Atala ingerisce del veleno, che in breve tempo la conduce alla morte.

Castel Caldes dal 16 giugno al 9 ottobre si potrà ammirare la mostra  fotografica “L’uomo e la montagna” con magnifici scatti dell’agenzia Magnum. Dopo il progetto dello scorso anno “Vite di corsa” dedicato al rapporto fra i celebri fotografi dell’agenzia Magnum Photos e il ciclismo, il Castello del Buonconsiglio, monumenti e collezioni provinciali con l’Azienda per il Turismo delle Valli di Sole, Peio e Rabbi e il Comune di Caldes, intendono promuovere una nuova esposizione incentrata quest’anno sul rapporto fra la montagna e la fotografia d’autore. Ritornano protagonisti gli autori di Magnum attraverso un’iniziativa che si svilupperà in due momenti e che coinvolgerà tutto il territorio della Val di Sole con un progetto espositivo nel suo insieme inedito.
Il primo momento, che troverà sede presso il Castello di Caldes e che sarà inaugurato a giugno, offrirà uno straordinario racconto per immagini dedicato alla montagna attraverso la sensibilità di autori come Werner Bischof, Steve Mc Curry, Elliott Erwitt, Robert Capa e tanti altri ancora. Un secondo momento è rappresentato da un incarico su commissione al celebre fotografo Paolo Pellegrin per realizzare una nuova lettura di straordinaria intensità delle montagne e delle comunità della Val di Sole. Questo lavoro, che sarà realizzato in primavera, troverà poi concretezza nella costruzione di un sorprendente percorso espositivo outdoor in alta quota che si svilupperà nella valle e che regalerà un emozionante racconto dell’essenza di queste montagne e delle sue genti attraverso uno dei grandi autori dell’agenzia Magnum.

L’estate nei manieri sarà fatta anche di eventi, di concerti musicali, di visite teatralizzate, appuntamenti per grandi e bambini, laboratori per famiglie e alcuni eventi realizzati in collaborazione con il Centro Servizi culturali Santa Chiara e il Coordinamento Teatrale trentino. A Castel Beseno tornerà dopo due anni di stop dovuto alla pandemia, l’evento “All’armi All’armi” oltre alle consuete rievocazioni storiche con gli armigeri, a Castel Stenico tornerà la falconeria, a Castel Caldes l’amore cortese mentre al Buonconsiglio tornerà il Cinema all’aperto con pellicole legate al tema della mostra estiva ovvero il Settecento, i cori della Federazione Cori del Trentino saranno presenti con la rassegna Incanto a castello.      

(ac)

 

 

 

STENICO. Il modello dell’autoconsumo cooperativo come risposta tangibile all’emergenza del “caro bollette”

I nuovi straordinari record al rialzo dei prezzi dei prodotti energetici all'ingrosso (quasi raddoppiati nei mercati spot del gas naturale e dell'energia elettrica nel periodo settembre-dicembre 2021) e dei permessi di emissione di CO2, avrebbero portato nei primi mesi del 2022 ad un aumento del 65% della bolletta dell'elettricità.

 

Il CEIS, presa coscienza della situazione critica per cittadini e imprese, è intervenuto riuscendo ad azzerare questo importante aumento. La bolletta per i soci, quindi, sarà analoga a quelle dell’ultimo trimestre del 2021, già mitigata dagli sconti applicati tempo per tempo. È un intervento che ha richiesto una modifica sostanziale del modello tariffario applicato, che fa dell’autoconsumo cooperativo lo strumento principe di questo risultato. Si è quindi slegata l’energia autoprodotta e consumata dai Soci da quella acquistata sul mercato a prezzi record ad integrazione della non autosufficienza della produzione propria.

Tale intervento si aggiunge a quello governativo, che, malgrado la manovra, avrebbe portato l'aumento per la famiglia tipo al +55% rispetto al trimestre precedente. L’intervento del CEIS mette sul tavolo ca. 700.000 € considerando il solo primo trimestre del 2022, lasciandoli nella disponibilità dei Soci e di fatto, quindi, del territorio delle Giudicarie Esteriori.

Vale la pena segnalare”, commenta il Direttore Gianluca Schiavi, “che tale intervento è reso possibile dalla particolare condizione del CEIS quale Società Cooperativa di autoconsumo, che coinvolge l’intera comunità e regola le proprie partite energetiche valorizzando l’energia prodotta dalla cooperativa e auto-consumata dai Soci. Purtroppo, non ci troviamo in una condizione di autosufficienza. Questo ci costringe all’acquisto di significative quantità di energia ai prezzi record di mercato, gravando la Cooperativa di costi, soprattutto in questi ultimi mesi siccitosi che hanno ridotto le produzioni e costretto all’acquisto di maggiori quantità di energia”.

Il Presidente Dino Vaia continua: “La Cooperativa CEIS è aperta ad ogni cittadino o impresa delle Giudicarie Esteriori che ne condivida il patto cooperativo. Il coinvolgimento della comunità nelle vicende della cooperativa è importante, anche se non sufficiente, per raggiungere l’obiettivo del massimo beneficio. In questo momento siamo ben distanti da questa situazione. Al di là del momento contingente, è anche la prospettiva che preoccupa: il deficit di produzione rispetto alla domanda dei Soci ci spinge a cercare soluzioni di prospettiva. I benefici che si ottengono non devono essere dati per scontati: non lo sono e lo saranno ancora meno nel prossimo futuro, considerando l’aumento della domanda di energia per i prossimi anni”.

La cooperativa infatti è impegnata nella ricerca di nuove opportunità di produzione da fonti rinnovabili, sia in rete che fuori rete. Non è una partita semplice, ma è fondamentale. La stessa comunità dei Soci, pubblici o privati che siano, può contribuire nel limite delle possibilità esistenti, ad esempio mettendo a disposizione spazi su coperture o vendendo al CEIS se di interesse, i propri impianti fotovoltaici esistenti, realizzando nell’immediato un discreto ritorno finanziario.

E’ pacifico che l’autoconsumo di Comunità è strategico per rispondere efficacemente a situazioni come quella attuale e che andrebbe esteso, soprattutto come disponibilità energetica. Se pensiamo che il Trentino dispone di risorse superiori al 100% del proprio fabbisogno energetico, si intuisce che un modello di autoconsumo comunitario, prioritario nella gestione delle concessioni energetiche, risponderebbe in maniera consistente e democratica a situazioni emergenziali come quella attuale.

La legge Provinciale per il rilascio delle nuove concessioni per le produzioni da fonte idroelettrica premia di fatto le entità di autoproduzione ed autoconsumo e CEIS farà il possibile per spingere questo modello e per accedere alle opportunità che questa prospettiva potrebbe aprire.

Anche nelle Giudicarie Esteriori, il forte aumento delle quotazioni delle materie prime - in continua crescita da inizio anno per la ripresa delle economie dopo i ribassi dovuti alla pandemia, avrebbe portato ad un aumento di circa il 45% del costo della bolletta elettrica per il quarto trimestre, se il Cda di Ceis non fosse intervenuto di nuovo, con un provvedimento di urgenza per attuare un ulteriore sconto che porta ad una riduzione complessiva del 30% sul prezzo della materia Energia sul prezzo stabilito dall’Authority.


 

STENICO. La straordinaria dinamica dei prezzi delle materie prime verso i massimi storici, ancora in forte crescita per la ripresa delle economie dopo i ribassi dovuti alla pandemia, unitamente alle difficoltà nelle filiere di approvvigionamento e le alte quotazioni dei permessi di emissione di CO2, avrebbero portato ad un aumento superiore al 45% della bolletta dell'elettricità.

L'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente è intervenuta, su sollecitazione del governo nazionale, annullando transitoriamente gli oneri generali di sistema in bolletta, oneri da cui i soci del CEIS sono già esenti e che quindi non ne avrebbero beneficiato, assorbendo quindi interamente l’impatto dell’aumento della materia energia.

In questo contesto, il Cda del Ceis, che era già intervenuto ritoccando in maniera sostanziale al ribasso il prezzo dell’energia per i propri soci nel terzo trimestre, è nuovamente intervenuto portando al 30% lo sconto sul prezzo dell’energia del quarto trimestre.

L'incremento definitivo del totale bolletta, per i Soci del Consorzio, sarà pertanto solamente del 15% ca. rispetto al terzo trimestre del 2021 per la famiglia tipo, mentre la differenza rispetto ai non soci sul mercato della maggior tutela continua a registrare per i Soci CEIS un risparmio del 20% circa vista anche l’esenzione dagli oneri di sistema di cui già i soci CEIS godono.

Per il presidente del Ceis, Dino Vaia: "Siamo in presenza di un ulteriore incremento del costo delle materie prime, più ampio ed imprevedibile del precedente, che continuerà così almeno fino all’inizio del prossimo anno. Poiché l’intervento del governo, di fatto, non aveva effetti per i nostri soci, che però patiscono i rincari generalizzati, ci siamo convinti a questa ulteriore manovra correttiva, dopo quelle messe in atto precedentemente. Infatti il CDA, consapevole degli ulteriori costi aggiuntivi in capo alla società, ha proseguito nel cercare di garantire e sostenere i soci in una fase delicata della ripresa per proteggere specie i consumatori più fragili. Accanto all'attenzione alle famiglie in maggiore difficoltà, è ormai evidente l'ampia percentuale di famiglie e imprese che, pur essendo "nella media", fatica a sopportare la quotidianità. È, a maggior ragione, necessario un continuo lavoro di monitoraggio dei prezzi dell’energia e di tutte le opportunità che si dovessero presentare per l’incremento dell’energia autoprodotta, al fine della riduzione strutturale dei costi energetici".

I due interventi del Cda del Consorzio, nel terzo e nel quarto trimestre, hanno liberato risorse a favore delle famiglie delle Giudicarie Esteriori per ca. 350'000 €, che diventano ca. 850'000 € se sommati al ristorno di luglio e agosto di ca. 500’000 €. A questi risparmi si aggiungono le esenzioni dagli oneri di sistema per l’energia autoprodotta che per i Soci CEIS vale complessivamente un ulteriore risparmio in bolletta di ca. 900’000 € per l’anno 2021 rispetto agli utenti del mercato libero o tutelato.

Il direttore del Consorzio, Gianluca Schiavi afferma: "abbiamo avuto la possibilità di intervenire considerando come prioritaria un’azione di salvaguardia sociale piuttosto che il profitto, da cooperativa del territorio quale siamo. La capacità di poter intervenire socialmente con questa forza deriva infatti, oltre che da un’oculatezza gestionale, in maniera più consistente dal valore cooperativo di cui il CEIS si fa promotore e che diventa quindi risorsa a servizio di tutte le famiglie delle Giudicarie Esteriori. Questa forza, prende le mosse da un patto comune, quello cooperativo, estraneo ad altre realtà e consente, ad oggi, di manovrare in emergenza, in favore delle famiglie socie, anche in condizioni di incertezza legate all’andamento delle nostre produzioni e soprattutto all’andamento dei prezzi emessi dall’Authority".

 

Nonostante la pandemia non abbia dato la possibilità di organizzare il tradizionale evento in presenza, il Ceis ha rinnovato la sua attenzione concreta a studentesse e studenti del territorio dove agisce nella quotidianità. Giovani che si sono distinti nel proprio percorso scolastico: dalla secondaria superiore all’Università.

 

STENICO. Ha raggiunto il primo quarto di secolo l’iniziativa dei premi allo studio del Ceis, il Consorzio Elettrico Industriale di Stenico.

L’emergenza sanitaria, come si era verificato dodici mesi fa, non ha permesso di organizzare l’evento in presenza che chiamava a raccolta i vertici del Ceis e le studentesse e gli studenti premiati per condividere, assieme a parenti e amici, un momento di particolare significato e sostanza.

Non è però venuto meno lo spirito di una iniziativa, avviata nel 1997, e che anno dopo anno ha confermato l’attenzione del Ceis al mondo dello studio, della formazione, valori assolutamente fondamentali per consentire la crescita della persona e della comunità dove vive e opera.

L’edizione 2021 del bando dedicato a Jacopo Reversi, collega prematuramente scomparso e che tutti noi ricordiamo per le qualità umane e professionali espresse nei suoi anni di lavoro nel nostro Consorzio – osserva il presidente del Ceis, Dino Vaia - è particolarmente importante per i ragazzi che, durante l’emergenza sanitaria, si sono rimboccati le maniche e hanno ottenuto grandi risultati, con impegno e sacrificio. Malgrado tante difficoltà, hanno continuato a studiare per costruire il proprio futuro. Il Ceis, dal 1997, con l’istituzione del bando che premia i giovani studenti più meritevoli, ha voluto dare un esempio: la priorità è quella di reinvestire le risorse in iniziative che rafforzino il valore della solidarietà cooperativa, in una logica che punta ad investire sull’impegno per il futuro dei giovani del nostro territorio”.

 

 

Complessivamente sono stati premiati 78 studentesse e studenti (delle località servite ogni giorno dal Ceis) per un investimento in sapere di 35mila euro.

Nel dettaglio i riconoscimenti sono stati assegnati a 16 diplomi di maturità (6 con il massimo dei voti, di cui una cum laude), 27 esami laurea triennale, 7 esami laurea a ciclo unico, 8 esami laurea magistrale, 12 lauree triennali, 2 lauree a ciclo unico, 6 lauree  magistrale.

Tra queste si sono contate 9 lauree con il massimo dei voti di cui 6 cum laude. Inoltre due giovani hanno concluso il piano di studi con 12 mesi di anticipo.

Meritevole di una sottolineatura il ristorno garantito ai soci del Ceis, Consorzio diretto da Gianluca Schiavi. “Il consiglio di amministrazione – viene spiegato - ha inteso rafforzare in questo modo il legame e l'aiuto concreto offerto ai propri soci e alle loro famiglie in un momento non facile per ogni persona, azione che si aggiunge al considerevole ristorno sul consumo di energia elettrica già effettuato sulle bollette di luglio e agosto pari a quasi 500 mila euro, oltre ad importanti sconti sul prezzo dell’energia, mai così alto a livello nazionale”.

 

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