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Sat, Sep

 

 

PIEVE DI BONO – PREZZO. Mario Danieli aveva 98 anni e per più di 70 aveva lavorato prima come cancelliere in Pretura a Como e poi come segretario comunale a Molina di Ledro (1951), Tiarno di Sotto (1953) e nel 1965 a Pieve di Bono e Prezzo dove è poi andato in pensione. Nel contempo era stato anche commissario prima a Bondone e poi a Tione ma anche economo della Casa di riposo di Strada.

 

 

Sempre corretto e preparato, di buona parlata e mai fuori posto. Lo era perfino nel vestire: dietro la scrivania si presentava in abito gessato, sempre disponibile a fornire informazioni utili. Danieli con i colleghi dell'epoca Parma e Vezzola faceva scuola.

 

Lascia quattro figli: Daniela, Emilio, Mimma e Monica. La funzione funebre si terrà alle 14 di questo pomeriggio - martedi 9 novembre - dentro l'arcipretale di Santa Giustina di Creto e successima deposizione nella tomba di famiglia nel vicino cimitero.

 

 

AGRONE. L’affresco sulla facciata dell’antico edificio della «Magnifica Comunità di Agrone e Frugone» tornerà agli antichi splendori. L’inaugurazione, dell’affresco su "Ca dei Ross o dei Canele" a Frugone, avverrà sabato 30 ottobre. Questo il programma: alle ore 15.30 lo scoprimento dell'affresco restaurato e della targa; alle ore 16.00 l’intervento di Serena Bugna "Episodi di arte rinascimentale nel paese di Agrone". Interverranno Alessia Segala, curatrice del restauro; Antonio Armani, storico locale e Serena Bugna, esperta d'arte. Seguirà un rinfresco offerto dal Circolo Culturale “Padre Remo Armani” di Agrone.

In base alla normativa anti-Covid è obbligatorio il possesso del Green Pass.

 

 

La pittura ad affresco rappresenta la Madonna col bambino mentre lo sta allattando e San Rocco.

Ma perché proprio a Frugone vi era un palazzo dedicato alla Comunità? Questa scelta fu dettata da fatto che l’edifico sorgeva lungo la via Imperiale che passava allora, salendo da Strada, e veniva a trovarsi a metà strada tra le Ville, inoltre da Frugone si poteva raggiungere le Ville di Bersone e Formino, Praso e Sevrór e Daone.

Anche il nome ha una sua ragion d’essere: Ross – infatti - è lo scotum della famiglia Armani che vi abitava.

La magnifica Comunità di Pieve di Bono sorse attorno al 1200, comprendeva le Ville da Cologna fino a Roncone, terminò verso la fine del 1700 quando Napoleone soppresse le Regole e le Comunità con tutti i loro privilegi. Aveva la sua sede a Frugone, (Agrone) e lì i rappresentanti delle Ville si ritrovavano per discutere dei problemi della Comunità.

 

AGRONE. Nel borgo di Frugone ad Agrone, frazione di Pieve di Bono – Prezzo, la bellezza dell'antico affresco su “Ca dei Ros” attendeva solo di essere riportata al suo originario splendore.

 

Dopo un percorso impegnativo e lavori tecnici, finalmente sabato 30 ottobre sarà il momento di festeggiarne l'inaugurazione.

 

 

Dalle ore 15.30 in centro a Frugone è previsto lo scoprimento dell'affresco restaurato e della targa – annunciano dal Centro Studi Judicaria. - Dalle ore 16.00 interverranno l'esperta d'arte Serena Bugna per presentare 'Episodi di arte rinascimentale nel paese di Agrone', la curatrice del restauro Alessia Segala, e lo storico locale Antonio Armani.”

 

Per concludere, seguirà un momento di rinfresco offerto dal Circolo Culturale “Padre Remo Armani” di Agrone. In base alla normativa anti-Covid è obbligatorio il possesso di Green Pass.

 

 

PIEVE DI BONO e PREZZO. Nell'ambito della fondazione Fanfara di Pieve di Bono, che di anni ne conta oltre 60, si sono ultimamente riscontrate due rilevanti innovazioni: l'artista condinese del legno Domenico Spada è succeduto a Mario Castellini alla presidenza della fondazione, mentre il docente pugliese Biagio Bonvenga diplomato in sax è subentrato a Fabio Scaglia alla direzione. Quest'ultimo resta dentro il complesso in qualità di suonatore di trombone.

 

 

Spada dimostra ancora una volta di saper collezionare e gestire incarichi di rilievo: in passato era stato presidente del Cmf – Consorzio di miglioramento fondiario - migliorando il proprio prestigio. Identica cosa anche per il suo predecessore e custode forestale di Agrone che aveva assunto la presidenza parecchi anni prima contrassegnandone i concatenati successi; in veste di presidente onorario resta sempre e comunque Celso Galante che, ormai superati gli 80 anni, ha abbandonato trombone e podio.

 

Riavvolgendo sequenze ed immagini, sono parecchi coloro che in epoche diverse si sono mobilitati, suonando o impegnandosi in altri ambiti direzionali – organizzativi, a dare fiducia e una buona mano all'istituzione di impronta alpina.

Da Angelo Bugna a Livio Scaia; altri ancora, in parte ad oggi deceduti, si sono alternati dentro quella sala macchine a lavorare, salvaguardare e decidere, sempre per il bene della loro Fanfara: Agostino Bertini Giorgi, Edoardo De Biasi, Feliciano Armani, Arduino Filosi, Fiore Nicolini, Guido Bonata, Tarcisio Ceschinelli, Paolo e Bruno Franceschetti.

 

Dalle parti di Roncone – avverte il popolare Vigilio Bazzoli detto Giornal - siamo in tanti ad aver suonato in epoche diverse nella Fanfara; costituiva un vanto farne parte. Ricordo che allora il presidente era Gaetano Ballini, poi c'era l'attuale sindaco di Creto Attilio Maestri, Bruno Salvagni, l'interinale maestro Gianni Salvadori che alla Fanfara aveva dato un'impronta attraverso rinnovate partiture.

 

La Fanfara, che comprende una trentina di elementi provenienti soprattutto dall'intero mandamento del Chiese, si ritrova il mercoledì sera per rifinire e ampliare il proprio repertorio.

Già stiamo predisponendo il da farsi per l'anno 2022 e le uscite previste sono diverse” avvertono con comprensibile soddisfazione presidente e maestro.

 

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