"In ospedale cominciò tutto il 22 febbraio 2020...": sono le prime parole del diario di un'operatrice sanitaria dal reparto Covid di Tione, che non è un semplice resoconto di cronaca quotidiana del lavoro e dell'impegno straordinario che l'autrice e tanti suoi colleghi, assieme a infermieri, medici e tutto il personale ospedaliero, hanno profuso nell'affrontare questo periodo di emergenza.
Tra le righe affiorate giorno dopo giorno dalla penna di Luana Volpi, autrice di "Nella solitudine non siamo soli", emergono piuttosto testimonianze sincere e profondamente umane di quanti cercano nel modo migliore possibile di prendersi cura dell'altro, incrociando sguardi, lacrime e paure di chi deve combattere un nemico sconosciuto, lontano dagli affetti e con la vita stravolta dalla malattia.
Il diario, nato da un'esigenza personale di fissare pensieri e fatti accaduti durante il giorno nelle sere del rientro a casa, a fine di ogni turno, è diventato occasione di condivisione con gli altri operatori della struttura - che ha potuto chiudere i battenti il 2 maggio dopo oltre due mesi dalla riorganizzazione dell'ospedale a causa del Covid-19 - e quindi una pubblicazione.
"Oggi la mascherina ha cominciato a segnarmi il viso ma lo sguardo di queste persone ha segnato il mio cuore per sempre" scrive Luana. E ancora: “ Ho visto lacrime, sguardi tristi, spaventati, occhi stanchi. Ho visto occhi illuminarsi, sorridere e gioire…ho visto occhi che parlavano…ho visto”.
Al netto dei costi di stampa il ricavato delle vendite del libro, che vede la prefazione del direttore generale di Apss Paolo Bordon, sarà destinato all’ospedale di Tione.