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Tue, Oct

 

Si svolgeranno alle 14,30 di oggi venerdi 24 febbraio a Carisolo i funerali del dottor Giuseppe Mariotti che tra gli anni 1975 e 1996 aveva retto come primario il reparto maternità dell’ospedale (allora Tre Novembre) di Tione.  Aveva 86 anni  e a  volerlo a nosocomio  giudicariese era stato un altro illustre della medicina, ossia  quel professor Olimpio Chesi la cui  figura e professionalità non aveva confini.  Ambedue, assieme al collega e pure lui primario   Miori, avevano creato le condizioni e il buon nome  per  consentire a quell’ospedale di estrema periferia di  stare al passo,  sia dal punto di vista professionale  che per qualità,  con  le medesime strutture  sanitarie di Trento, Rovereto e Riva del Garda. 

 

  “ Quel dottore -  ricordano  ancora alcune  giovani mamme dell’epoca  sia di Condino, Pieve di Bono  e Storo -era non solo un ginecologo ma una figura umana a portata di mano   che ci sapeva tranquillizzare e mettere a nostro agio in occasione del  nostro primo   approccio in sala parto e travaglio” .

Mariotti era stato prima primario a Città di Castello (Perugia) e successivamente a Ferrara  dove aveva  conosciuto Ilenia che poi aveva sposato e avuto tre figli: Marco,  direttore della Cassa rurale Giudicarie, Valsabbia Paganella e prima in BTB, Elisabetta e Emanuele.

“Dopo la recita del sacro rosario e funzione funebre – dicono dall’Agenzia Luigi Agnoli di Tione – la salma sarà tumulata  nel cimitero del posto “.

Si parlerà di Grande Guerra venerdì 27 gennaio alle ore 17.00 al “Punto lettura Natura e cultura” della Casa del Parco Geopark di Carisolocon la presentazione del libro di  Sergio Boem “Sui prati del Tonale 94 stelle alpine. Un incredibile ritrovamento, una vicenda riemersa dal passato 1918. I dimenticati di Cima Cady”, edizioni Rendena, Tione, 2021. Il libro racconta, a partire dalle testimonianze lasciate dal battaglione alpino “Valcamonica” e dalle memorie del nonno dell’autore, Ubaldo Ingravalli, la vicenda della ricerca delle spoglie di 94 soldati austriaci a cima Cady, sul versante trentino del passo del Tonale. Il tema di fondo è la conservazione della memoria, e non poteva essere altrimenti, in una giornata – quella del 27 gennaio - dedicata da tempo alla conservazione di un’altra tragica memoria, quella della Shoah.

 

 

Sergio Boem nel suo libro ha ricostruito i tre anni di guerra del nonno a partire dal ‘Diario storico’ del reparto degli alpini del battaglione “Valcamonica”, del V Reggimento Alpini, impegnato sui campi di battaglia in alcuni dei fronti più duri della Grande Guerra. Le ricerche – basate anche sulle memorie lasciate da Ingravalli – hanno condotto Boem sulle tracce delle fosse comuni realizzate dopo la cruenta battaglia del 13 giugno 1918 sul passo del Tonale.

Di questa vicenda l’autore dialogherà con Matteo Motter, referente del Museo della Guerra Adamellina di Spiazzo.

 

CARISOLO. I “Mestieri di Mirko”, fortunata serie condotta da Mirko Matteucci su RaiPlay arriva su Rai 2, domani sabato 27 agosto alle 9.50 del mattino.

La prima puntata del viaggio alla scoperta dei mestieri che hanno reso l'Italia il paese della grande tradizione artigianale, riconosciuta in tutto il mondo, sarà dedicata alla Val Rendena con protagonisti i tagliapietre di Carisolo. Il reportage, pubblicato alla fine dello scorso dicembre su RaiPlay, è stato registrato ad ottobre 2021 insieme ad altre due puntate, una sull’allevamento con fattoria “Antica Rendena” e la famiglia Cosi di Giustino, l’altra sulla gestione del bosco e il taglio degli alberi con l’esperto boscaiolo Gianluca Gregori e la collaborazione del Corpo forestale della Provincia autonoma di Trento e dell’Ufficio distrettuale forestale di Tione di Trento.

La realizzazione della puntata sui tagliapietre in visione domani su Rai 2 è stata resa possibile grazie alla partecipazione degli scalpellini Pietro Panteghini e Claudio Bonapace, a Pedretti Graniti e alla Pro loco di Carisolo con il coordinamento dell’Azienda per il Turismo Madonna di Campiglio.

La produzione Rai, tuttora visibile in tutte le puntate su RaiPlay, si propone come “un'occasione per capire in che modo i lavori si siano rinnovati adattandosi ai nostri tempi e quale direzione si prospetta per il futuro”. Il tutto con la conduzione di Mirko Matteucci, nato tassista e diventato poi conduttore televisivo con una straordinaria capacità di ascoltare e capire gli altri e calarsi nella realtà del quotidiano.

 

 

Domani Mirko Matteucci si cimenterà nella lavorazione della tonalite, imparando un mestiere antico quanto faticoso. Nonostante l’irrefrenabile voglia di scappare, il conduttore imparerà un mestiere che racconta molto del territorio e dell’ambiente nel quale è calato.

Ogni regione - afferma Mirko Matteucci - ha le sue peculiarità di tradizioni, usi e costumi che costituiscono un patrimonio unico dove la diversità è un sinonimo di ricchezza. La presenza in Trentino è stata un’esperienza unica, ti entra nel cuore per le sue bellezze naturalistiche, ma anche, anzi principalmente, per le persone che ho incontrato”.



 

 

CARISOLO. “Val Rendena, lavorare da remoto?”. A questa attuale e intrigante domanda e alle futuribili opportunità che potrebbe generare anche per un territorio di montagna come la Val Rendena, si cercherà di rispondere nell’incontro organizzato dalla Pro loco di Carisolo giovedì 25 agosto, alle ore 21, presso l’Auditorium comunale.

 

 

Relatore della serata sarà Massimo Warglien, docente all’Università Ca’ Foscari di Venezia, che presenterà gli scenari futuri del lavoro da remoto in luoghi non convenzionali come le città storiche. In particolare illustrerà il progetto “Venywhere” che ha ideato per stimolare, a Venezia, un nuovo modo di vivere e lavorare in grado di attirare la popolazione emergente dei freelance, dei “nomadi digitali” e dei lavoratori indipendenti. “Venywhere”, sostenuta dall’Università Ca’ Foscari e dalla Fondazione di Venezia con partner operativo Cisco (leader mondiale nelle tecnologie di lavoro innovativo) è anche una piattaforma (venywhere.it) che fornisce tutto il necessario per vivere esperienze di telelavoro da località che possono offrire una migliore qualità alla propria vita.

La serata nasce dall’idea della Pro loco di Carisolo di esplorare il mondo del lavoro da remoto che si è ampiamente diffuso negli ultimi due anni.

Questa iniziativa - come spiega il presidente della Pro loco di Carisolo Graziano Righi - parte dal presupposto che anche la Val Rendena potrebbe essere il luogo ideale per un nuovo equilibro tra lavoro e vita personale, e per la sperimentazione di un rinnovamento urbano innescato dalla presenza di una nuova popolazione di “cittadini temporanei” che potrebbero diventare col tempo nuovi residenti”.

 

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