In Valle del Chiese
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Lutto a Storo e in tutta la valle del Chiese per la morte di Gianni Poletti. A darne notizia il TGR Trentino.
Poletti, che per 25 anni è stato preside della locale scuola media, aveva 84 anni. Appassionato di storia locale, giornalista pubblicista e traduttore dal tedesco anche di due libri di papa Ratzinger.
Aveva fondato nel 1977 il Gruppo storico-culturale "Il Chiese".
Poletti, innamorato della sua terra e della sua gente, proprio ai suoi compaesani aveva dedicato la sua ultima opera: "Storo dalle origini al tramonto della società contadina".
Così si presentava sulla sua pagina www.giannipoletti.it
Sono nato nel 1939 a Storo, paese in provincia di Trento, dove confido di morire… ma non subito.
Sono sposato con Silvana Cristoforetti e ho due figli, Stefano e Piero.
Mi sono laureato a Padova in filosofia e storia nel 1971 con una tesi sulla filosofia della religione di Hegel.
Per 9 anni ho insegnato materie letterarie nella Scuola Media; per 25 sono stato preside di Scuola Media e poi dirigente scolastico dell'Istituto Comprensivo con sede a Storo.
Dal 1973 mi dedico ad attività di promozione culturale del territorio e alle ricerche di storia locale, con numerose pubblicazioni. Ho fatto nascere nel 1977 il Gruppo storico-culturale "Il Chiese", trasformatosi in Cooperativa nel 1980 e poi, nel 2006, in Associazione di Promozione Sociale. Ne sono stato presidente fino al 2014.
Dal 1972 ad oggi ho tradotto dal tedesco un centinaio di libri di storia, filosofia, psicologia e teologia per le case editrici Queriniana, Morcelliana, Jaca Book e Cittadella. Sono iscritto all'albo dei giornalisti della provincia di Trento e attualmente collaboro col giornale "L'Adige".
Mi è sempre piaciuto viaggiare e sono innamorato della montagna. Il lavoro presso la mia casetta di montagna a Nar e le escursioni sono ancora oggi il mio passatempo preferito.
Il camminare è un paradigma dell’esistere: per avanzare è necessario alzare ogni volta il piede, staccarsi dal terreno, e a un tempo aderirvi saldamente. E, come spesso accade nelle escursioni sui pascoli d'alta montagna, la meta non è necessariamente definita. Il camminare aiuta a prendersi il tempo, a riconciliarsi col tempo e la terra, a rassegnarsi. L’obiettivo della vita non è essere dappertutto, arrivare dappertutto col rischio di non arrivare da nessuna parte. La vita è un camminare senza la conquista della cima. La meta sta piuttosto nell’arrivare a noi stessi, che siamo alberi recenti di un bosco antico.
Il mio amico Paolo dice che ha tagliato con tutto e trova ancora gioia nei ritmi della natura. Lo invidio. Anch’io ho tagliato con molte cose, ma non sono ancora nelle sue condizioni. Sento la tristezza della fine nei rapporti interrotti, nella sofferenza di persone vicine e lontane, nel prevalere delle caduche logiche dell’avere e dell’apparire. Anch’io però, come Paolo, dai distacchi che ho patito e dalla frequentazione della natura, ricavo una serenità che mi consente il disincanto e l’emozione per le piccole grandi cose della vita.
Chi desidera contattarmi per avere notizie sui miei lavori o condividere interessi, lo faccia in tutta libertà. Questo sito è nato proprio per questo. Il mio indirizzo è This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it..
Dimenticavo: sono un tifoso granata, a partire dal Grande Torino fino ad oggi.
Buon viaggio Gianni e grazie!
STORO – Enzo Giacomolli è stato riconfermato per la terza volta consecutiva al vertice del gruppo alpini di Storo. Ad annunciarlo è l’alfiere Elio Scarpari che dentro la sezione svolge più mansioni. Giacomolli avrà come suo vice Walter Ferretti e segretario Alessandro Zontini. Stefano Ferrari si occuperà della parte economica come cassiere, Giulio Zocchi responsabile di magazzino mentre a Paolo Ferrari farà riferimento cucina e gastronomia; Lucio Giacomolli sarà il responsabile di malga Bes la cui casa alpina collinare è considerata il fiore all’occhiello delle penne nere storesi.
“ Tra le nostre priorità – avverte il riconfermato capogruppo Giacomolli - la presenza a più manifestazioni e adunate con alfieri e gonfaloni, la ricorrenza settembrina di San Maurizio alla cui rimpatriata confluiscono più rappresentanze e autorità tra cui lo storico cappellano militare padre Giorgio Valentini e la festa patronale di San Lorenzo con santa messa e successiva concentrazione a malga Bes”.
La sezione, seconda come numero tra quelle giudicariesi, conta 250 iscritti oltre ad una folta rappresentanza di aggregati e onorari.
A far parte del parlamentino Ana vi sono inoltre Andrea Bondoni,Fabio Bonomini, Emilio Bordiga, Teodoro Brugnoni,Franco Gelmini, Emilio Scaglia, Eros Zontini, Andrea Zocchi, nonché Fabio Quai, Corrado Bonomini,Denis Beltramolli, Domenico Giovanelli, Pierangelo Zontini, lo storico capo gruppo trentennale Mauro Zocchi e un po’ a sorpresa il neo eletto Fabio Zocchi.
Ultima annotazione, ribatte l’alfiere Scarpari, la riconferma di Francesco Pezzarossi nell’ambito del consiglio provinciale Ana mentre la rappresentanza zonale dovrebbe comprendere il ritorno a marzo del daonese Dario Pellizzari.
STORO - Erano circa 300 coloro che domenica 5 febbraio dalle parti di Cà Rossa di Storo si sono confrontati in occasione della 37° edizione del Cross Regionale per società di corsa campestre organizzato dalla storica Valchiese. Identico tragitto per tutti ma differenziato su distanze rispettivamente di 1500 e 600 metri a seconda delle categorie.
Tra i protagonisti lo studente di Scienze motorie Marco Filosi di Praso e Luca Merli di Ponte Caffaro. L’itinerario era non solo impegnativo ma anche bello da vedersi. Valeria Gualandri, emiliana ma trentina di adozione, è istruttrice di atletica in forza ai Cinque Stelle di Seregnano ma pure mamma di cinque figli. “ Anch’io mi associo a coloro che hanno definito il percorso ottimo e selettivo, e aggiungo che a livello tecnico era assai elevato per tutte le categorie”.
Ennio Colò, referente storico della stessa Valchiese, parla di buone prestazioni da parte di società e tra queste ne cita alcune, ossia il GS Trilacum, l’Atletica Garda & Ledro e anche quella di Trento, la S.A.F. di Bolzano, Crus Lagarina e la stessa Valchiese. Nel corso della cerimonia a fare gli onori di casa il vice sindaco di Storo e presidente dell’ente BIM del Chiese architetto Claudio Cortella.
BORGO CHIESE - Più volte il dottor Giorgio Butterini ha detto e manifestato di non riuscire a far fronte ai tanti impegni sia per il ruolo di sindaco di Borgo Chiese sia da presidente della Comunità di valle. A questo va aggiunta la sua attività professionale in quel di Strada (direttore Consorzio Iniziative n.d.r.) per comprendere che qualcosa doveva prima o poi scaricare. “Negli ultimi due anni - è quanto ha rilasciato giorni fa lo stesso Butterini – si sono accavallati moltissimi impegni che mi costringono a fare un passo indietro nel mio ruolo di Sindaco in quanto i ritmi sono insostenibili e ho riscontrato pure dei cedimenti fisici .“
Il già più volte sindaco e presidente dell’ente Bim del Chiese, ha scelto quindi di sbullonare la carica di primo cittadino.
Ora, sino alla primavera 2024, dentro la stanza dei bottoni di Piazza San Rocco gli subentra la sua stessa vice Alessandra Zulberti di Cimego. Giorni fa in un clima ovattato lei e gli altri assessori hanno preso atto di quanto Giorgio su la vicenda andava snocciolando.
BORGO CHIESE - Nell’ambito del comune di Borgo Chiese le priorità per l’anno 2023 sono almeno quattro e la spesa complessiva per realizzarle si aggira attorno ai 2 milioni. A rilevarlo è lo stesso sindaco Giorgio Butterini anche presidente della Comunità delle Giudicarie.
Tra queste la messa a nuovo di alcune piazze tra cui spicca la centralissima Piazza San Rocco a due passi dalla sede comunale di Condino, l’adeguamento dell’asilo di Cimego, un ulteriore parcheggio a Brione nonché la creazione di una adeguata piazzola elicotteri che sarà realizzata in prossimità della sede dei vigili del fuoco. Quest’ultima area di soccorso, illuminata a giorno e individuabile a lunga distanza, risulterà posizionata in una parte di paese (Condino sud) che non creerà né intralcio né disturbo e la cui accessibilità, raggiungibile attraverso più strade, è considerata al top.
Domani sera sabato 24 dicembre ad ore 20,45 presso il centro polifunzionale il corpo musicale “G. Verdi” di Condino presenterà il 44° concerto di Natale la cui iniziativa l’aveva intrapresa il compianto presidente dell’epoca Antonio Di Camillo.
Si tratta di un appuntamento tradizionale inserito nell’anno dei festeggiamenti del 150° di fondazione del sodalizio musicale e vede impegnati il direttore artistico Stefano Torboli con i bandisti nell’esecuzione anche di due grandi filoni dell’opera italiana dell’Ottocento e più precisamente l’opera seria e l’opera buffa. Verranno proposte al pubblico opere quali “Giovanna d’Arco” di Giuseppe Verdi del 1844 e “Don Pasquale” di Gaetano Donizetti del 1842.
Protagonista della serata sarà anche Gioachino Rossini che con la sua “Gazza Ladra” e “L’Italiana in Algeri”, composte rispettivamente nel 1817 e nel 1813, farà riecheggiare il proprio genio musicale nella serata musicale condinese.
Non mancherà un tributo al grande e contemporaneo maestro belga Jan Van der Roost, che nel mese di ottobre è stato l’ospite protagonista del bel progetto “masterclass” organizzato dal Corpo Musicale “G. Verdi” di Condino che ha visto la partecipazione anche di altre dieci bande della zona.
“Alla serata della vigilia musicale condinese- avverte Erika Floriani che oltre ad essere bandista fa da spesso da tramite tra la fondazione e gli organi di informazione -sarà presente un ospite ed amico d’eccezione: il direttore d’orchestra Alessandro Bonato che nel 2022 ha fatto il suo debutto al Musikverein di Vienna sul podio del Wiener Concert-Verein e ha diretto le nuove produzioni del Barbiere di Siviglia allo Sferisterio di Macerata e di Norma per Opera Lombardia con entusiastici consensi di pubblico e critica”. Il presidente dell’istituzione dottor Michele Pernisi a sua volta aggiunge: “Per non dimenticare lo spirito natalizio che ci ritrova uniti attorno all’albero di Natale, il sodalizio proporrà in religioso raccoglimento anche la tradizionale “Adeste Fideles” che porterà l’immaginario collettivo all’adorazione del Santo Bambino con la speranza con possa essere per tutti un Natale di salute, speranza e rinascita”.
PIEVE DI BONO - Placido Bugna di Bersone è stato riconfermato per altri tre anni quale capogruppo ANA nell’ambito della sezione delle penne nere di Pieve di Bono il cui sodalizio, comprendente la Busa al di fuori di Daone, conta 120 iscritti e diversi simpatizzanti. Alla riunione, tenutasi presso il teatro di Bersone, vi ha pure partecipato Francesco Pezzarossi che rappresenta gli alpini giudicariesi in quel di Trento. Bugna per prima cosa si è soffermato sull’attività svolta nell’anno passato evidenziando che è uno dei gruppi che ha aumentato i soci è quello che lui ha l’onore di rappresentare e che attualmente conta ben 70 anni e che ora ha pure una nuova sede.
Tra le altre sequenze evidenziate dal capogruppo la partecipazione alla festa di malga Clef, organizzata dall’ente Pro loco di Pieve di Bono, la festa alla Madonnina di Ribor e non ultimo la partecipata trasferta all’ Ossario del monte Grappa. A scrutinio concluso Placido Bugna è risultato per la seconda volta di seguito il più acclamato che a sua volta avrà come suo vice e cassiere Andrea Scaia, lo storico Antonio Armani come segretario nonché i consiglieri Bruno Salvagni, Mario Castellini, Fernando Balduzzi, Dante Armani, Sergio Festi, Claudio Bonata, Ivo Maestri, Mario Bugna.
PIEVE DI BONO-PREZZO – 29 ottobre 1982. È questa la data che ha sancito l’inizio del percorso professionale, e di vita, del “Salone Renzo” guidato da Renzo Pernisi. Quarant’anni con le mani fra i capelli e che oggi, in collaborazione con i due figli Mattia ed Elisa, continua ad offrire la propria professione nel rinnovato salone di Creto. «Ho cominciato quarant’anni fa - racconta soddisfatto Renzo Pernisi – lanciandomi in una sfida che poi è diventata la mia vita professionale e personale. Ho avuto la grande fortuna di poter godere sempre di ottima salute e quindi di poter prestare, ininterrottamente, servizio ai clienti con i quali ho instaurato anche rapporti d’amicizia. Tutto ebbe inizio – ricorda Renzo - dopo aver terminato il periodo di apprendistato a Riva del Garda. Presi in affitto due locali a poca distanza dall’attuale salone.
Nel frattempo, mi sono sposato con mia moglie Sandra: nel 1985, è nata Irene, la primogenita seguita quattro anni dopo da Mattia e, nel 1997, da Elisa». Mattia è oggi socio di papà Renzo, Elisa lavora nelle stanze a fianco con il proprio salone dedicato al comparto femminile mentre Irene, assieme alla moglie Sandra, opera in un altro settore del benessere. Riavvolgendo il nastro dei ricordi scopriamo che Renzo, dopo un primo periodo di “apprendistato professionale”, acquistò lo stabile dove tuttora esercita la professione di parrucchiere ed abita per poter offrire un servizio all’avanguardia e che potesse soddisfare le molte richieste. «Il bilancio di questi 40 anni – commentano Renzo e Mattia – è sicuramente positivo. Grazie al sostegno della mia bellissima famiglia – precisa Renzo - sono riuscito a dedicarmi interamente al mio lavoro. La nostra clientela è per la maggior parte fissa. Questo è gratificante perché significa aver svolto un buon lavoro.» A testimonianza del coraggio e della voglia di fare bene Renzo e Mattia hanno deciso, dopo i tempi critici del covid, di rinnovare, nel settembre 2021, il proprio locale. “Un investimento importante – precisano – perché crediamo nel nostro lavoro.” Per festeggiare l’importante ricorrenza il Salone Renzo organizza, da domani 25 ottobre a sabato 29 ottobre, delle giornate di festa a cui sono invitati tutti i clienti. “Abbiamo pensato di festeggiare in più giorni per poter dare l’opportunità ai clienti di passare e fare un brindisi per questo importante traguardo. Sarà anche l’occasione per inaugurare simbolicamente il rinnovamento del locale.” Non ci resta quindi di fare tanti auguri al “Salone Renzo” che, in tempi economicamente critici come quelli attuali, resiste e prosegue la propria avventura professionale. Con determinazione, costanza e, soprattutto, passione. Passione vera, quella tramandata di padre in figlio. Auguri!
PIEVE DI BONO _ Il gruppo alpini di Pieve di Bono ha organizzato sabato 8 ottobre una gita sul Sacrario del Monte Grappa, per coronare degnamente il 70° di fondazione della medesima istituzione Ana del posto. In una stupenda giornata di sole, il gruppo degli alpini, con al seguito amici e parenti, ha così potuto visitare il celebre cimitero, costruito tra il 1932 ed il 1935, posto a quota 1770 metri , dove risultano sepolti 12.000 italiani e altri 11 mila austroungarici.
Per ricordare tutte quelle vittime cadute nei d’intorni del monte Grappa, gli alpini pievani, hanno eseguito, una semplice, ma significativa cerimonia, deponendo ai piedi della Madonna del Grappa, che si trova in alto, un omaggio floreale. Poi il gruppo si è trasferito a Bassano, dove non poteva mancare la passeggiata sul ponte degli alpini. Nell’occasione la comitiva ha traslocato in quella parte di verde dove nel 1944 furono impiccati 31 partigiani. “ Questa visita - ribatte il delegato e portavoce sezionale Antonio Armani - aveva un significato speciale, perché fu un frate della Pieve di Bono, padre Odone Nicolini, incurante del pericolo che andava incontro , a portare prima conforto e poi benedizione a quella povera gente” .
“LA TERRA” è il tema della Mostra d’Arte degli artisti UCAI della sezione di Trento che approda in Giudicarie e precisamente nella chiesa di San Barnaba a Bondo. L’inaugurazione della Mostra è fissata per venerdì 21 aprile alle ore 18.00 e sarà poi visitabile da sabato 22 aprile a domenica 7 maggio da lunedì a sabato ore 17.00-21.00, mentre alla domenica l’orario sarà 10.00-12.00/17.00-21.00.
La Mostra che vedremo in San Barnaba è stata allestita - nell’ottobre scorso – nell’Aula San Giovanni in Cattedrale a Trento. Ogni anno infatti l’Associazione degli Artisti dell’UCAI presenta una collettiva a tema e quello del 2022 era in realtà “La Terra”.
Ma sentiamo cosa scrive – nella presentazione – il presidente dell’UCAI Marco Morelli: “Già la parola terra evoca il luogo dei luoghi, il luogo di tutte le bellezze e di tutte le storie vissute e vivibili, di tutte le nascite e crescite e di tutte le forme del morire, lo spazio delle infinite possibilità dei tempi e delle vite, spazio statico e dinamico, che avvolge dall’infinito e che vibra nelle percezioni segrete di ogni pensare.
L’invito a costruire immagini con questa provocazione è stato accompagnato dagli interventi di Giuseppe Calliari, Labirinto e giardino, di Marcello Farina, La terra non stanca mai, di Mastro7, La Terra, e Marco Morelli, Linguaggi dei materiali, le cui relazioni sono disponibili nel catalogo on line.
Ogni artista ha risposto attingendo alla propria esperienza e stile, ha raccolto le tessere per comporre un proprio mosaico e ha fissato scene evocative della propria attenzione e interpretazione di un tema così aperto.”
Questi i nominativi dei 22 artisti/e che saranno presenti con le loro opere: Anita Anibaldi, Licia Bertagnolli, Luigi Bevilacqua, Laura Bonfanti, Chiara Boratti, M.A. Marisa Brun, Carla Caldonazzi, Rita Cench, Mirta De Simoni Lasta, Teresa Delaiti, Tullia Fontana (Lula), Maurizio Frisinghelli, Udalrico Gottardi, Silvio Magnini, Mastro 7, Marlies Miorelli, Marco Morelli, Angelo Orlandi, Lina Pasqualetti Bezzi, Giuliana Pojer, Rita Savino e Camilla Tosetti.
La Mostra d’Arte è stata possibile grazie all’efficiente collaborazione di Frank Salvadori, consigliere comunale delegato ai Beni Culturali e di Davide Pandolfi presidente della Biblioteca Comunale nonché al Patrocinio del Comune di Sella Giudicarie.
Incendio a Roncone nel centro del paese. Le fiamme sembrano essere partite dalla canna fumaria ma in poco tempo hanno invaso tutto il tetto. Dalle prime ricostruzioni sembra non ci siano feriti. Le persone che stavano nella casa sono state prontamente messe al sicuro. Sul posto arrivati tempestivamente i vigili del fuoco di Roncone Bondo-Breguzzo, Storo, Tione di Trento, Lardaro, Pieve di Bono, Campiglio e la Polizia locale Valle del Chiese.
Il 27 gennaio di ogni anno viene celebrato in tutto il mondo il Giorno della Memoria, per commemorare le vittime dell’Olocausto. Una Giornata che non ci impone solamente di ricordare i milioni di morti, i lutti e le sofferenze di tante vittime innocenti, tra cui molti italiani, ma ci invita a prevenire e combattere, oggi e nel futuro, ogni germe di razzismo, antisemitismo, discriminazione e intolleranza. Ebbene quest’anno il comune di Sella Giudicarie ha messo in atto una serie di eventi proprio per ricordare la questa Giornata. Ed è grazie alla sinergia di alcuni Enti locali: la Biblioteca Comunale, il Gruppo Culturale Bondo Breguzzo Roncone Lardaro, e l’associazione “El Fler” con la collaborazione del Laboratorio di storia di Rovereto, l’ANPI, l’Istituto Comprensivo di Tione e il Coordinamento Teatrale Trentino che a partire da lunedì 23 gennaio si svolgeranno dei momenti molto significativi che ci aiuteranno a riflettere sulle mostruosità dell’Olocausto.
Il primo di questi appuntamenti avrà luogo lunedì 23 gennaio alle ore 18.00 nell’Audituorium del Centro Scolastico di Roncone sarà inaugurata una Mostra dal titolo. “Almeno i nomi e i volti” dove saranno presentate le schede biografiche di ben 212 trentini deportati oltralpe – molti anche delle nostre Valli -, una testimonianza visiva che è stata possibile grazie all’impegno profuso del Laboratorio di Storia di Rovereto e alla collaborazione dell’ANPI. Si potrà visitarla fino a giovedì 2 febbraio dalle ore 20.00 alle 22.00 (tranne mercoledì 25 gennaio).
Il secondo momento di riflessione ci viene offerto da “Un libro di sangue” un atto unico di Renzo Fracalossi a cura del Club Armonia per la regia dell'autore stesso, che avrà luogo mercoledì 25 gennaio ore 20.30 nel Teatro Alfieri di Roncone, l’ingresso è libero.
Ultimo, ma non meno importante, venerdì 27 gennaio: “Sulle tracce della memoria” si tratta di una camminata che prenderà avvio dalla chiesa di Pra di Bondo il ritrovo è previsto alle 17.30 per arrivare alle 19.00 al Cimitero Monumentale di Bondo. Parteciperanno i ragazzi dell'Oratorio “L'Incontro” di Bondo-Breguzzo.