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Sat, Jul

 

È stata presentata la giuria dell’edizione 2022 di “Strike! Storie di giovani che cambiano le cose”, il contest promosso da Fondazione Franco Demarchi e Provincia autonoma di Trento per selezionare 10 storie di valore che abbiano per protagonisti giovani fra i 18 e i 35 anni nati, domiciliati o residenti in Trentino - Alto Adige, Lombardia e Veneto. Il presidente di giuria è Emmanuele Curti, archeologo e manager culturale. Accanto a lui, la giornalista Manuela Moreno, lo speaker radiofonico Matteo Osso, la ciclista velocista Martina Fidanza e tante personalità del mondo della cultura e dell’imprenditoria.

 

 

TRENTO, 3 agosto 2022 – Prosegue la corsa di “Strike! Storie di giovani che cambiano le cose”, il contest promosso da Fondazione Franco Demarchi e Provincia autonoma di Trento per selezionare 10 storie di valore che abbiano per protagonisti giovani fra i 18 e i 35 anni nati, domiciliati o residenti in Trentino - Alto Adige, Lombardia e Veneto.

A poco più di un mese dall’apertura del bando, il contest presenta ora i giurati e le giurate che saranno chiamati ad assegnare un voto alle dieci storie finaliste. Come da tradizione, in giuria siedono personalità provenienti da ambiti diversi: progettazione, giornalismo, sport, radiofonia, attivismo, ma anche un ex striker e i rappresentanti dei partner e degli sponsor.

Presidente di giuria è Emmanuele Curti. Archeologo e manager culturale, Curti ha insegnato al Birkbeck College di Londra e successivamente all’Università della Basilicata, dove si è occupato di processi di acculturazione nell’antichità fra mondo greco, romano e indigeno. Lasciata l’università, dal 2015 studia la cultura come strumento di welfare.

A rappresentare il mondo del giornalismo, c’è invece Manuela Moreno, anchorwoman di TG2 Post. Moreno ha debuttato in Rai nel 1992, prima nella redazione del TG1 e poi in quella del TG2. Come inviata e corrispondente ha coperto numerosi avvenimenti: gli attentati alla maratona di Boston del 2013, quelli alla sede di Charlie Hebdo e al Bataclan del 2015, l'attentato al London Bridge del 2017 e la guerra del Donbass, oltre alle elezioni americane del 2017.

Arriva invece dalla radio Matteo Osso, speaker di Rai Radio2, conduttore del programma “Ovunque6”. Friulano, classe 1975, Matteo ha lavorato per anni nel mondo della moda. Poi, il colpo di fulmine (ricambiato) per la TV e la radio con i programmi “Buccia Di Banana”, “Xtra Factor”, "Domenica In”, e ancora “La versione delle 2” e “The Voice of Radio2”.

In rappresentanza del mondo dello sport, siede invece in giuria la ciclista velocista Martina Fidanza. Fidanza fa parte delle Fiamme Oro e fra il 2018 e il 2020 è stata più volte campionessa italiana ed europea Elite e under30 nelle specialità Keirin e scratch. Il 2021 le ha portato due ori e un bronzo agli Europei U23, un oro ai campionati italiani e un argento agli Europei assoluti, oltre al tanto agognato oro ai mondiali di Roubaix.

Spazio all’attivismo con Martina Comparelli, portavoce nazionale di Fridays For Future, il movimento ambientalista composto da giovani e giovanissimi. Martina ha studiato sviluppo internazionale ed emergenze umanitarie a New York e Londra. Si è appassionata di ambiente partecipando a una protesta per la foresta Amazzonica organizzata da Fridays For Future.

Ma in giuria siede anche chi lo scorso anno ha provato l’emozione di salire sul palco di Strike. È Marco “Zelda” Picone, giovane altoatesino classificatosi secondo all’edizione 2021 del contest. Marco ha trovato nella musica, in particolare nel rap, la forza necessaria a superare il problema di balbuzie. Ora, mette la sua competenza a disposizione di altri giovani.

In giuria, ci sono poi i rappresentanti dei partner, con Federica Megalizzi della Fondazione Antonio Megalizzi, e degli sponsor, con Luca Petermaier di ITAS Mutua, Sofia Khadiri di LDV20 e Camilla Buttà di Vector Società Benefit. Un parterre variegato, per dare voce alle tante anime che da sempre rendono speciale il contest.

Per candidare la propria storia a Strike 2022 c’è tempo fino alle ore 12.00 di domenica 9 ottobre 2022. Si può partecipare singolarmente o in gruppo. In palio, come gli scorsi anni, un riconoscimento di 1.000 euro ciascuna per le storie prime tre classificate e un premio del pubblico da 500 euro. I vincitori e le vincitrici potranno utilizzare il premio per il proprio progetto, oppure per un percorso di coaching mirato.

Informazioni e info su www.strikestorie.com.

 



 

TRENTO. Questa sera l'atteso evento, il Concerto di Vasco a Trento per cui sono attese 120mila persone. Ripercussioni sul traffico e sulla viabilità vicino al capoluogo trentino.

 

La centrale operativa è stata allestita all'interno della sede del Nucleo elicotteri [ Foto Rensi - Archivio Ufficio Stampa PAT]

 

Dall'Ufficio Stampa della Provincia dove rimanere aggiornati:

Per raggiungere l’Arena si consiglia di utilizzare l’autostrada. Viabilità Vasco, chiusa la tangenziale: riaprirà sabato alle 8. Via Lidorno interdetta ai pedoni. La tangenziale di Trento è stata chiusa al traffico veicolare in entrambe le direzioni, dall’uscita 1 all’uscita 3, nel tratto compreso tra località Acquaviva di Mattarello e il ponte di Ravina.

 

La carreggiata nord è il percorso riservato ai pedoni che partono o raggiungono i parcheggi; la carreggiata sud è riservata al parcheggio dei pullman.


Contrariamente a quanto accaduto nella giornata di ieri, via Lidorno – la strada che costeggia l’aeroporto – sarà obbligatoriamente tenuta libera da ogni persona per motivi di sicurezza (il concerto non sarà peraltro visibile da questa posizione, essendo gli autobus parcheggiati lungo la tangenziale).

 

La centrale operativa raccomanda di utilizzare l’autostrada per raggiungere la Trentino Music Arena: l’A22 è gratuita nel tratto compreso tra Rovereto Nord e Trento Nord fino alle ore 8 di sabato. L’invito agli automobilisti è di imboccare l’uscita di Trento Sud soltanto per raggiungere i parcheggi adiacenti alla Trentino Music Arena. Per entrare nella città di Trento, è consigliabile uscire a Trento Nord. Lavoratori e residenti possono utilizzare per i loro spostamenti la Sp90 Destra Adige.

 

Il Commissario del Governo di Trento, Gianfranco Bernabei, ha presieduto nel pomeriggio odierno una riunione del Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica dedicata alla definizione delle misure di safety e di security da adottarsi in occasione del concerto di Vasco Rossi, in programma il prossimo 20 maggio a Trento ed al quale parteciperanno circa 120.000 persone.




Erano presenti, fra gli altri, il Presidente della Provincia Autonoma, accompagnato dal Direttore del Dipartimento della Protezione Civile, il Sindaco ed il Vice Comandante della Polizia Locale di Trento, i vertici delle Forze dell’Ordine unitamente ai Dirigenti delle specialità della Polizia Stradale e Ferroviaria, il Comandante del Corpo Permanente dei Vigili del Fuoco, i rappresentanti di RFI, di Autostrada del Brennero e delle società incaricate di organizzare l’evento e di elaborare il relativo piano di sicurezza.



L’incontro giunge a conclusione di un complesso ed articolato percorso, caratterizzato dalla positiva ed efficace collaborazione fra i diversi Uffici provinciali e comunali competenti, gli Enti e le Aziende coinvolte e le Associazioni interessate da tale grande evento, allo scopo di porre in essere le necessarie misure ed iniziative per garantire lo svolgimento in sicurezza del concerto e per conciliare le esigenze degli spettatori con quelle parimenti importanti della cittadinanza residente.



Al fine di realizzare tutto quanto necessario per la sicurezza complessiva dell’evento, in linea con le vigenti disposizioni normative e le circolari ministeriali in materia, e come condiviso dal Prefetto e dal Presidente della Provincia Autonoma, l’elaborazione delle misure organizzative è avvenuta nell’ambito di diversi tavoli tecnici, coordinati dalla Questura e dal Dipartimento provinciale della Protezione Civile ed ai quali hanno partecipato i rappresentanti degli Enti e delle Istituzioni competenti in ciascuna specifica materia.



Nel corso dell’odierno Comitato, quindi, è stato conclusivamente esaminato il piano di sicurezza definitivo del concerto, le correlate iniziative promosse dall’Amministrazione provinciale e dal Comune di Trento, nonché le misure di security definite nel dettaglio dalla locale Questura.





Questi in sintesi i principali aspetti organizzativi:

SICUREZZA
I provvedimenti adottati e l’organizzazione messa in campo hanno l’obiettivo di rendere ordinati, e sicuri l’afflusso all’area, la permanenza degli spettatori durante il concerto e il deflusso al termine dello spettacolo.
Per questo sono state individuate vie dedicate nei pressi dell’area del concerto (via dei Viticoltori e via di San Vincenzo, più ulteriori tre vie a sud-est per un eventuale deflusso straordinario in caso di emergenza).

In fase di deflusso ordinario gli spettatori dalla rotonda di via Mach seguiranno le direzioni e i percorsi definiti e segnalati a seconda del mezzo che devono raggiungere (verso la bretella Marinai d’Italia o verso via Madonna Bianca).
Modalità di accesso diverse sono state previste per le persone diversamente abili, per le quali sono state individuate zone di parcheggio dedicate, a sud rispetto all’arena concerto (parcheggio Via della Cooperazione e parcheggio CIBIO) e un servizio di accompagnamento all’interno dell’arena oltre che servizi specifici.
Per quanto riguarda la sicurezza, Trentino Emergenza, per il soccorso sanitario, e Servizio Antincendi e Protezione Civile, per il soccorso tecnico, hanno predisposto specifici piani operativi.

Ci saranno 5 posti medici avanzati (4 nell’area concerto e 1 presso piazza Dante, nei pressi della stazione ferroviaria) e 14 ambulanze e 50 squadre itineranti all’interno dell’area del concerto. Saranno disponibili 112 posti letto in tenda, di cui 2 di terapia intensiva, e ci saranno ambulanze, soccorritori e personale sanitario. E’ prevista la vigilanza antincendio e anche in caso di necessità il soccorso tecnico urgente.
Per i mezzi di soccorso sono state individuate delle vie dedicate per l’uscita e l’ingresso da e verso l’arena concerto.

Le chiusure al traffico delle strade non comprometteranno l’accesso ai servizi sanitari.Gli ambulatori medici e l’ospedale Santa Chiara saranno raggiungibili tenuto conto dell’incremento previsto dei flussi di traffico.
Dopo il concerto viale Verona sarà interdetto al traffico veicolare, tranne che per i mezzi di emergenza, per favorire il deflusso degli spettatori. Quindi per raggiungere l’ospedale con mezzi propri si dovranno utilizzare le vie limitrofe. E’ stato rafforzato anche il servizio di continuità assistenziale; è stata attivata la guardia medica turistica per i non residenti.

I piani operativi hanno affrontato anche il tema delle comunicazioni dedicate per gli operatori. Le comunicazioni radio tra i diversi soggetti coinvolti nella gestione dell’evento (sia di coordinamento che in emergenza) avverranno sulla rete TETRANET della Protezione Civile del Trentino. Per l’occasione i principali operatori telefonici hanno potenziato le loro reti a garanzia di sicurezza anche per le chiamate di emergenza. L’evento sarà seguito da una sala operativa provinciale (presso la sede del Nucleo Elicotteri), all’interno della quale saranno presenti le diverse Funzioni coinvolte nella gestione dell’evento. Detta sala opererà in costante contatto con le sale operative delle forze di polizia, dei Vigili del Fuoco, del 112 Cur-Nue, di Trentino emergenza, della polizia locale di Trento.

Dalla sala operativa l’Ufficio stampa della Provincia seguirà l’evento e fornirà informazioni sul suo svolgimento nelle diverse fasi. Le informazioni di dettaglio sono disponibili su: https://www.ufficiostampa.provincia.tn.it/Vasco-Live.



ORGANIZZAZIONE
Gli spettatori saranno guidati lungo le principali vie di accesso dagli “operatori simpatia” che verificheranno che le persone siano in possesso del biglietto di ingresso, forniranno indicazioni circa il raggiungimento dell’arena e dei regolamenti da rispettare e apporranno un braccialetto a chi è in possesso di biglietto.
Ma sono stati organizzati anche punti di prefiltraggio posti lungo via Madonna Bianca, presso la bretella Marinai d’Italia e presso via Mach-incrocio via al Casteller dove solo chi sarà in possesso di titolo d’accesso all’evento potrà proseguire a piedi.
I volontari impegnati nelle organizzazioni che fanno parte del sistema trentino della Protezione civile collaborano alla buona riuscita dell’evento con 1840 presenze in servizio in tre giorni.

Le diverse attività sono state seguite da un Comitato di coordinamento con otto sottocomitati che si sono occupati di: realizzazione lavori (sistemazione dell’area), mobilità (individuazione delle aree da adibire a parcheggio e dei percorsi per pedoni e per i mezzi, sia per raggiungere la città e la zona del concerto e anche per il deflusso dopo lo spettacolo), parcheggi (sistemazione e allestimento), soccorso sanitario e tecnico (disposizione uomini e mezzi, definizione procedure), Ict (soluzioni tecnologiche a supporto della gestione dell’evento), coordinamento delle associazioni di volontariato (individuazione delle attività di supporto e definizione di tempi e modalità), accoglienza (contatti con le associazioni di categoria per migliorare l’efficacia dei servizi e contenere i disagi a cittadini e attività), comunicazione (verso cittadini e spettatori, per integrare l’evento con la promozione del territorio).



MOBILITA’ E PARCHEGGI
Dal punto di vista della mobilità l’invito che è stato rivolto agli spettatori è quello di utilizzare treno e autobus per raggiungere Trento e anche, se possibile, di raggiungere l’area con la bicicletta (sono stati individuati uno spazio per lasciare le biciclette e anche un parcheggio per le moto). Sono stati organizzati treni straordinari per il deflusso durante la notte successiva al concerto. E’ stato anche riprogrammato l’orario del servizio di trasporto pubblico urbano.
I pullman parcheggeranno in tangenziale – tra l’uscita 2 (rotatoria Marinai d’Italia) e Mattarello (in caso di necessità fino alla località Acquaviva) – ed è stato previsto con un percorso dedicato per i pedoni per raggiungere l’area del concerto.

I parcheggi sono sostanzialmente divisi in 4 aree, per un totale di circa 25.000 posti, tra quelli “cittadini”, raggiungibili a piedi, e quelli posti a nord della città, a Pergine e a Riva del Garda che sono invece serviti da navette.
Per quanto riguarda la viabilità sono state individuate tre aree nei pressi della zona del concerto – bianca, gialla e rossa – con presidi e limitazioni progressive in giorni e orari diversi ma con possibilità di accesso a residenti, clienti delle attività produttive, operatori economici e mezzi del trasporto pubblico.



 

Assegnati al Trento Film Festival i riconoscimenti speciali. Zari di Arman Gholipour Dashtaki riceve il nuovo Premio Amelia De Eccher; a Inedita di Katia Bernardi il Premio CinemAMoRe. Il Premio Studenti Università di Trento, Bolzano e Innsbruck assegnato a Naya - Der Wald hat tausend Augen di Sebastian Mulder. Menzione speciale per La frequentazione dell'orso già insignita del Premio Rai.

 

 

 

 

Nel corso della giornata di venerdì 6 maggio sono stati assegnati gli ultimi tre riconoscimenti speciali offerti da associazioni o enti partner del Festival e attribuiti da giurie indipendenti. I premi sono stati consegnati in occasione della proiezione del film vincitore, direttamente in sala.

 

Il Premio Amelia de Eccher per Donne di Cinema e di Montagna è una novità di quest’anno, “per le donne, da entrambi i lati della cinepresa”. La giuria composta da Elena Goatelli, Ingrid Runggaldier e Nives Meroi ha assegnato il premio al film Zari di Arman Gholipour Dashtaki (Iran / 2021 / 28'): «Un ritratto intenso, con una fotografia onesta, semplice e diretta. Uno sguardo pieno di rispetto e di attenzione verso la storia di una donna coraggiosa, che dopo essere stata costretta a sposarsi per due volte, la prima a undici anni, decide di lottare giorno per giorno per definire e creare il suo unico e particolare spazio di libertà». Il premio è stato comunicato alle ore 17.00 alla Sala 2 del Cinema Modena.

 

Assegnato anche il Premio CinemAMoRE, istituito dal coordinamento di Rassegna Internazionale Cinema Archeologico, Trento Film Festival e Religion Today Film Festival e volto a premiare l’opera che valorizzi autori, produzioni, storie e protagonisti del Trentino-Alto Adige. La giuria composta da Emanuele Vernillo (TFF), Claudia Beretta (RAMFF) e Andrea Morghen (RTFF) ha deciso di assegnare all’unanimità il premio al film Inedita di Katia Bernardi (Italia/ 2021/ 73’) «Un ritratto sincero, intimo, a tratti struggente ma mai stucchevole, della scrittrice Susanna Tamaro, tanto famosa quanto sconosciuta nelle sue mille sfaccettature» si legge nella motivazione. «La regia delicata e profonda, talvolta sorprendente, racconta la persona e i suoi contesti con originalità e ritmo narrativo, rivelando una donna fuori dagli schemi e autoironica, complessa e leggera al contempo, del tutto “inedita”». La giuria del premio ha deciso inoltre di assegnare una menzione speciale al film La frequentazione dell’orso di Federico Betta (Italia/ 2022/ 60’), già vincitore del Premio RAI. Il premio è stato consegnato alla regista Katia Bernardi alle ore 19.00 al Cinema Modena Sala 2.

 

Il Premio Studenti Università di Trento, Bolzano e Innsbruck per un’opera di particolare valore culturale realizzata da un autore di età inferiore ai 33 anni va a Naya - Der Wald hat tausend Augen di Sebastian Mulder (Paesi Bassi / 2021 / 24'). «Il film vincitore si distingue per l’attualità del tema e l’originalità delle scelte stilistiche e mediatiche. Attraverso materiale documentario, il regista riesce a mettere luce sulla volontà ossessiva dell’uomo di controllare l’ambiente circostante. Chiusa in questa morsa, la lupa Naya è costretta a ricercare uno spazio proprio»: questa la motivazione scritta dalla giuria internazionale del premio, formata da Angela Vignaga, Federico Cavasin, Diana Busana (Università di Trento), Sofia Pinni, Mattia Cingolani, Luca Weste (Università di Bolzano), Martina Chiavoni, Veronica Rungger, Alex Bonzi (Università di Innsbruck). Il premio è stato assegnato alle ore 21.15 in Sala 3 al Cinema Modena.

 

 

Vasco Live, le strade chiuse oggi, domani e venerdì 20 maggio. Sono cominciate oggi le limitazioni alla viabilità in vista del concerto di Vasco Rossi del 20 maggio e del soundcheck di domani, 19 maggio 2022.
Ecco un breve promemoria delle modifiche alla circolazione e ai parcheggi previste per la città di Trento.
Si ricorda che tutte le informazioni, con i dettagli delle mappe e dei presidi della Polizia municipale sono reperibili sul sito

 

 

Mercoledì 18 maggio 2022
Area Bianca

Dalle ore 08.00 di oggi, mercoledì 18, alle ore 06.00 di giovedì 19 maggio viene limitato il transito su Via di S. Vincenzo a partire dalla rotatoria Via Mach/S. Vincenzo fino alla rotatoria Via di S. Vincenzo/Via della Cooperazione/Via Pomeranos. Il transito è consentito ai soli residenti e alle attività produttive di via S. Vincenzo e Strada ai Palazzi, ai mezzi del trasporto pubblico. Chi deve raggiungere l’abitato di Mattarello, o deve proseguire in direzione sud, deve utilizzare la tangenziale, ovvero la s.p. 90.

Giovedì 19 maggio 2022
Area Gialla

Dalle ore 06.00 alle ore 22.00 di giovedì 19 maggio il traffico è limitato ai soli aventi diritto, per evitare che chi assiste agli eventi utilizzi spazi di parcheggio non previsti. Il transito è consentito ai residenti, ai clienti delle attività produttive, agli operatori economici, ai mezzi del trasporto pubblico.

Chiusura Tangenziale
Dalle ore 14.00 del 19 maggio alle ore 05.00 del 20 maggio la tangenziale dall’uscita 2 (rotatoria Marinai d’Italia) all’uscita 3 (direzione Ravina) viene chiusa al traffico veicolare in entrambe le direzioni. La carreggiata nord è il percorso riservato ai pedoni che partono o raggiungono i parcheggi.

Venerdì 20 maggio 2022
Area Rossa
Dalle ore 22.00 di giovedì 19 maggio vengono attuati i presidi dell’Area rossa. In questa fase il transito è consentito ai residenti, ai clienti delle attività produttive, agli operatori economici, ai mezzi del trasporto pubblico.

Chiusura Tangenziale
Dalle ore 9.00 del giorno 20 maggio alle ore 7.00 del 21 maggio la tangenziale viene chiusa al traffico veicolare in entrambe le direzioni dall’uscita 1 all’uscita 3. La carreggiata nord è il percorso riservato ai pedoni che partono o raggiungono i parcheggi.

In allegato: sintesi grafica delle limitazioni alla viabilità

Il prof. Steven A. Rosenberg, scienziato statunitense, è il vincitore del 25esimo Premio Pezcoller – Aacr. Il riconoscimento – un assegno di 75mila euro – è stato consegnato al teatro sociale di Trento nel corso di una cerimonia molto partecipata. Il presidente della Fondazione Pezcoller Enzo Galligioni: «Rosenberg è il padre della moderna immunoterapia dei tumori. La sua scoperta in oncologia equivale a quella della penicillina in medicina».


 

La terapia immunologica si aggiunge ai tradizionali metodi di cura della chirurgia, chemioterapia e radioterapia. «Ma una persona su cinque che si ammala di cancro continuerà a morire se non troviamo metodi migliori per affrontare questa patologia. La nostra terapia si differenzia per il fatto che sfrutta le stesse risorse presenti nel nostro corpo, i linfociti, che possono diventare veri combattenti contro il cancro», ha affermato Rosenberg.
Il sindaco Franco Ianeselli: «siamo grati al prof. Rosenberg per le vite salvate, per il dolore evitato, per la speranza che ha regalato a molte famiglie».
Il vicepresidente della Provincia autonoma Mario Tonina: «L’impegno della Pat è sempre stato massimo. Quella della lotta ai tumori è dunque, per una storia che continua, e che oggi, con la consegna di questo premio, si arricchisce di un nuovo tassello».



Ad accogliere il vincitore, il presidente della Fondazione Pezcoller Enzo Galligioni e la presidente del comitato internazionale di selezione (attualmente presidente dell’Aacr) Lisa Coussens, biologa oncologica di fama internazionale.



Il Premio, del valore di 75.000 euro, viene assegnato ogni anno in collaborazione con l’associazione americana per la ricerca sul cancro, la più rappresentativa a livello mondiale con oltre 50mila membri. I partecipanti alla selezione vengono proposti da un comitato scientifico composto da 9 scienziati di fama internazionale, che cambia ogni anno.



Il prof. Rosenberg è considerato il padre della moderna immunoterapia dei tumori. Suo è lo sviluppo del primo farmaco immunoterapico approvato da FDA.



«È straordinario – ha affermato la prof. Lisa Coussens presentando le motivazioni del Premio – come Steven Rosenberg, partito come chirurgo ed immunologo, abbia saputo comprendere e svelare alcuni tra i più complessi meccanismi della risposta immunitaria e come dalle sue intuizioni siano derivati un numero crescente di applicazioni e farmaci, entrati ormai nella pratica clinica quotidiana, anche nella nostra realtà».



«Quando ho iniziato questo lavoro – ha detto il prof. Rosenberg nel suo intervento davanti alla platea del Sociale – non c’era un’immunoterapia efficace per il cancro e non c’erano molte prove che il cancro venisse riconosciuto dal sistema immunitario.



Abbiamo cercato di identificare i pazienti che possedevano cellule normali, ma già capaci di riconoscere il tumore. Abbiamo sviluppato varie tecniche per identificare queste cellule immunitarie, capaci di riconoscere i comuni tumori solidi che causano il 90% delle morti per cancro.



Con le terapie tradizionali guariscono più di metà delle persone, ma una su cinque continuerà a morire se non troviamo metodi migliori per affrontare questa patologia. Negli ultimi dieci anni sono stati fatti buoni progressi. La terapia immunologica si differenzia dalle altre perché sfrutta le stesse risorse presenti nel nostro corpo, in particolare nel sistema immunitario. Sono i linfociti, che si comportano come veri combattenti contro il cancro.



Sviluppando tecniche sofisticate per identificare le cellule appropriate, stiamo ora vedendo regressioni del cancro in pazienti con cancro al fegato, al seno, al colon e diversi altri tipi di tumore.



L’immunoterapia si è così aggiunta alla chirurgia, alla radioterapia e alla chemioterapia come trattamento comunemente usato per i pazienti con il cancro. È la prima volta che pazienti con tumori solidi metastatici, possono essere effettivamente curati con l’immunoterapia».



«La Fondazione Pezcoller ha una ricca storia di sostegno alla ricerca biomedica di avanguardia, sui meccanismi fondamentali delle malattie umane, e l’AACR è orgogliosa di farne parte», ha affermato la Ceo dell’Associazione americana di ricerca sul cancro Margaret Foti, a cui è collegato il premio da un quarto di secolo. «La nostra partnership è di esempio agli scienziati di tutto il mondo, che lavorano con grande determinazione nella loro ricerca, per cambiare il destino dei pazienti con cancro».



«Il prof. Rosenberg – ha affermato il presidente della Fondazione Pezcoller Enzo Galligioni – ha aperto una strada nella cura contro il cancro che equivale alla scoperta della penicillina nella medicina generale».



Galligioni ha ricordato le molte iniziative per la ricerca messe in campo dalla Fondazione, come premi, borse di studio, convegni – realizzati in proprio o grazie alle donazioni – e le numerose collaborazioni con enti di ricerca, università di Trento, istituzioni, enti economici che consentono di far crescere l’importanza e il prestigio della Fondazione sul territorio e nella comunità scientifica internazionale.



Tra queste, la Fondazione ha finanziato quest’anno ulteriori 7 borse di studio Pezcoller – SIC (Società Italiana di Cancerologia), da €25.000/anno ciascuna, per il biennio 2023 – 2024, per un totale quindi di 350mila euro, a cui si aggiunge una Borsa di dottorato Larcher/Fogazzaro, in collaborazione con il Fondo Comune delle Casse Rurali trentine, da 25mila euro l’anno per il triennio 2024-26.»



Chi è Steven A. Rosenberg

Nato nel 1940, nel Bronx, Stati Uniti. Si è laureato in medicina nel 1964 alla Johns Hopkins University (Baltimora), a cui sono seguiti un Dottorato di ricerca in biofisica presso l’Università di Harvard e la specializzazione in chirurgia Boston ed in Immunologia.

Attualmente è direttore della Divisione di Chirurgia al National Cancer Institute (NCI) di Bethesda (USA) e Senior Investigator, e Professore di Chirurgia alla G. Washington University School of Medicine. È autore di più di 30 libri e circa 1170 articoli scientifici, con oltre 169.000 citazioni.



 

 

Il docu-film La frequentazione dell'orso di Federico Betta con l'Ecomuseo della Judicaria è stato proiettato ieri ed oggi alla 70esima edizione del Trento Film Festival e si è aggiudicato il Premio Rai Trento.

 

 

La motivazione della giuria recita: “La giuria ha ritenuto particolarmente significativa nel caso di specie l'esposizione obiettiva delle difficoltà e limiti della convivenza fra la natura e la società, cogliendo nelle intenzioni del regista la ricerca di modelli accettabili di comportamento, in primo luogo la conoscenza e il rispetto. Il premio RAI vuole evidenziare la ricerca storica di filmati, immagini e documentazione del progetto Life Ursus, alternate alle belle riprese della natura in Trentino, e alla molteplicità delle testimonianze.”

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