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Tue, Dec

 

PIEVE DI BONO -  Placido Bugna di Bersone è stato riconfermato per altri tre  anni quale capogruppo ANA nell’ambito della sezione delle penne nere di Pieve di Bono il cui sodalizio, comprendente la Busa  al di fuori di Daone, conta 120 iscritti e  diversi simpatizzanti. Alla riunione, tenutasi  presso il teatro di Bersone,  vi ha pure partecipato  Francesco Pezzarossi che rappresenta gli alpini giudicariesi  in quel di Trento.  Bugna per prima cosa si è soffermato  sull’attività svolta nell’anno passato   evidenziando  che è uno dei gruppi che ha aumentato i soci è quello  che lui ha l’onore di rappresentare e che attualmente  conta ben 70 anni e che ora ha pure una nuova sede.  

Tra le altre sequenze evidenziate  dal capogruppo  la partecipazione alla festa di malga Clef, organizzata dall’ente Pro loco di Pieve di Bono, la festa alla Madonnina di Ribor e non ultimo la  partecipata trasferta all’ Ossario del monte Grappa. A scrutinio concluso  Placido Bugna è  risultato  per la seconda volta di seguito il più acclamato  che a sua volta avrà come suo vice e cassiere Andrea Scaia,  lo storico Antonio Armani come segretario nonché i consiglieri Bruno Salvagni, Mario Castellini, Fernando Balduzzi, Dante Armani, Sergio Festi, Claudio Bonata, Ivo Maestri, Mario Bugna.

PIEVE DI BONO-PREZZO – 29 ottobre 1982. È questa la data che ha sancito l’inizio del percorso professionale, e di vita, del “Salone Renzo” guidato da Renzo Pernisi. Quarant’anni con le mani fra i capelli e che oggi, in collaborazione con i due figli Mattia ed Elisa, continua ad offrire la propria professione nel rinnovato salone di Creto. «Ho cominciato quarant’anni fa - racconta soddisfatto Renzo Pernisi – lanciandomi in una sfida che poi è diventata la mia vita professionale e personale. Ho avuto la grande fortuna di poter godere sempre di ottima salute e quindi di poter prestare, ininterrottamente, servizio ai clienti con i quali ho instaurato anche rapporti d’amicizia. Tutto ebbe inizio – ricorda Renzo - dopo aver terminato il periodo di apprendistato a Riva del Garda. Presi in affitto due locali a poca distanza dall’attuale salone.

 

Nel frattempo, mi sono sposato con mia moglie Sandra: nel 1985, è nata Irene, la primogenita seguita quattro anni dopo da Mattia e, nel 1997, da Elisa». Mattia è oggi socio di papà Renzo, Elisa lavora nelle stanze a fianco con il proprio salone dedicato al comparto femminile mentre Irene, assieme alla moglie Sandra, opera in un altro settore del benessere. Riavvolgendo il nastro dei ricordi scopriamo che Renzo, dopo un primo periodo di “apprendistato professionale”, acquistò lo stabile dove tuttora esercita la professione di parrucchiere ed abita per poter offrire un servizio all’avanguardia e che potesse soddisfare le molte richieste. «Il bilancio di questi 40 anni – commentano Renzo e Mattia – è sicuramente positivo. Grazie al sostegno della mia bellissima famiglia – precisa Renzo - sono riuscito a dedicarmi interamente al mio lavoro. La nostra clientela è per la maggior parte fissa. Questo è gratificante perché significa aver svolto un buon lavoro.» A testimonianza del coraggio e della voglia di fare bene Renzo e Mattia hanno deciso, dopo i tempi critici del covid, di rinnovare, nel settembre 2021, il proprio locale. “Un investimento importante – precisano – perché crediamo nel nostro lavoro.” Per festeggiare l’importante ricorrenza il Salone Renzo organizza, da domani 25 ottobre a sabato 29 ottobre, delle giornate di festa a cui sono invitati tutti i clienti. “Abbiamo pensato di festeggiare in più giorni per poter dare l’opportunità ai clienti di passare e fare un brindisi per questo importante traguardo. Sarà anche l’occasione per inaugurare simbolicamente il rinnovamento del locale.” Non ci resta quindi di fare tanti auguri al “Salone Renzo” che, in tempi economicamente critici come quelli attuali, resiste e prosegue la propria avventura professionale. Con determinazione, costanza e, soprattutto, passione. Passione vera, quella tramandata di padre in figlio. Auguri!

 

PIEVE DI BONO _ Il gruppo alpini di Pieve di Bono ha organizzato sabato 8 ottobre una gita sul Sacrario del Monte Grappa, per coronare degnamente il 70° di fondazione della medesima istituzione Ana del posto. In una stupenda giornata di sole, il gruppo degli alpini, con al seguito amici e parenti, ha così potuto visitare il celebre cimitero, costruito tra il 1932 ed il 1935, posto a quota 1770 metri , dove risultano sepolti 12.000 italiani e altri 11 mila austroungarici.

 

 

Per ricordare tutte quelle vittime cadute nei d’intorni del monte Grappa, gli alpini pievani, hanno eseguito, una semplice, ma significativa cerimonia, deponendo ai piedi della Madonna del Grappa, che si trova in alto, un omaggio floreale. Poi il gruppo si è trasferito a Bassano, dove non poteva mancare la passeggiata sul ponte degli alpini. Nell’occasione la comitiva ha traslocato in quella parte di verde dove nel 1944 furono impiccati 31 partigiani. “ Questa visita - ribatte il delegato e portavoce sezionale Antonio Armani - aveva un significato speciale, perché fu un frate della Pieve di Bono, padre Odone Nicolini, incurante del pericolo che andava incontro , a portare prima conforto e poi benedizione a quella povera gente” .

 

 

AGRONE - Domenica scorsa 9 ottobre ad Agrone si è rispettata la storica e religiosa festa della Madonna del Rosario il cui rito è sentito e partecipato sia dalla gente del paese che dalla medesima sotto frazione di Frugone.

 

In mattinata, il vice parroco don Michele Canestrini, sceso apposta da Tione dove ora è dislocato, ha celebrato la messa al termine della quale si è svolta la processione il cui incamminamento , con corteo al seguito, fino a Frugone e viceversa. “ Da rilevare – dice lo storico di paese Antonio Armani - che la statua antica fu distrutta durante la grande guerra, ed i profughi nel 1919 al ritorno in paese, contribuirono a sostituirla con un’altra nuova.

Quindi in tanti a mezzogiorno di domenica si sono portati alla ex scuola, dove i componenti del Circolo Culturale Padre Remo Armani, avevano preparato un pasto conviviale a cui ha fatto seguito un pomeriggio in famiglia con intrattenimenti e giochi di carte.

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