NAGO. “Continua, senza soste, il grande lavoro di una sessantina di vigili del fuoco volontari delle unioni distrettuali Alto Garda e Ledro e della Vallagarina volto a contrastare il furioso incendio divampato domenica pomeriggio nei boschi sopra Nago, alle pendici del Monte Baldo – sono le parole di martedì sera dai volontari impegnati nelle operazioni di contenimento delle fiamme. - Lunedì sera il rogo aveva raggiunto un fronte di circa 3 km. Questa mattina, grazie anche all’intervento di due elicotteri del corpo permanente e dal canadair del corpo nazionale, è stato possibile contenere l’incendio. L’allerta e la preoccupazione per le prossime ore sono massime a causa dell’Ora del Garda che potrebbe dare nuovo ossigeno al rogo e alimentare altri focolai.”
Foto del Corpo Vigili del Fuoco di Riva
Vigili del fuoco volontari, Nucleo elicotteri del Corpo permanente, Corpo forestale del Trentino e il supporto dei Nuvola: sono in una sessantina gli operatori in azione alle pendici del monte Baldo sopra Nago Torbole dove l'incendio scoppiato nella giornata di domenica ha raggiunto martedì una superficie di 30-35 ettari.
Le fiamme si sono sviluppate in una zona al confine tra le campagne e la foresta: alimentate dal vento, si sono propagate nel bosco. Sulle cause indagano i forestali. Nel cuore della notte, il sindaco Gianni Morandi – in stretto collegamento con il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti, l’assessore provinciale alle foreste Giulia Zanotelli e il dirigente generale del Dipartimento Protezione civile, foreste e fauna Raffaele De Col – ha provveduto all’evacuazione di una ventina di persone che si trovavano nelle baite, pur non essendoci alcun pericolo per le persone, affinché nessuno rimanesse bloccato in quota. Con ordinanza sindacale è stato peraltro interdetto il transito lungo il sentiero 601 e l’accesso alle falesie. Le persone sono invitate a non raggiungere l’area interessata dall’incendio finché le operazioni sono in corso.
I vigili del fuoco volontari dei distretti Alto Garda e Vallagarina – guidati dall’ispettore Marco Menegatti, dal comandante di Riva del Garda Graziano Boroni e dal vicecomandante Massimo Spada – con il Nucleo elicotteri del Corpo permanente dei vigili del fuoco di Trento ed il Corpo forestale del Trentino con il direttore dell’Ufficio distrettuale forestale di Rovereto e Riva del Garda, maggiore Massimo Miori, hanno operato in condizioni difficili a causa della complessa orografia del territorio.
I due elicotteri del Corpo dei vigili del fuoco permanenti in azione per l’intera giornata, prelevavano l’acqua in un’area individuata nei pressi del polo scolastico di Nago, grazie alla collaborazione del locale Consorzio di miglioramento fondiario, mentre al termine di ogni sorvolo il canadair del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco raggiunge il lago di Garda, dove per il momento la Guardia costiera e la Squadra nautica della Polizia di Stato di Riva del Garda ha bloccato gli sport d’acqua.
I vigili del fuoco volontari controllano il fronte in quota al fine di contenere l’incendio. A tal fine sono stati posizionati diversi moduli e vasconi carichi d’acqua. La centrale del metano viene presidiata costantemente dall’ente gestore e dai Vigili del fuoco.