L’apertura della terza edizione di LibrinpArco, manifestazione di incontri, letture, laboratori e scambi che vedono i libri come protagonisti, è affidata a Luciano Minerva, l’uno giugno alle 20:30 a Palazzo dei Panni ad Arco.
“Ha incontrato un bel po’ di persone interessanti, Luciano Minerva nella sua professione di chi fa le domande. Il punto interrogativo s’impara da bambini, ma solo pochi adulti poi lo sapranno porgere.” Comincia così la prefazione di Erri De Luca a Un filo di voci. Trentadue scrittori dal mondo edito da Castelvecchi, che l’autore presenterà in un dialogo con Stefano Motta, insegnante, saggista, narratore, mentre la voce narrante sarà di Francesca Rocchetti.
Il dialogo è una delle parole-chiave che percorrono il volume, frutto del lavoro di dieci anni in cui Minerva, curatore della rubrica Incontri di Rainews 24 dal 2000 al 2009, ha incontrato 170 scrittori di sessanta Paesi. Appassionato da sempre del genere “intervista”, coltivato per anni in rubriche e rotocalchi sportivi televisivi, l’autore ha colto, da una serie di eventi apparentemente casuali, l’occasione di scandagliare il terreno infinito della letteratura contemporanea, scegliendo gli ospiti più interessanti presenti nell’arco di dieci anni a pochi selezionati festival e premi letterari: dal Festivaletteratura di Mantova alla Fiera del libro di Torino al prestigioso Premio Nonino, in più casi anticipatore dei Nobel
Titolo e immagine della copertina del libro testimoniano l’originalità del lavoro: molte voci, trentadue, fra cui otto Premi Nobel, legate sapientemente da un tessuto narrativo che le unisce una all’altra, cogliendo affinità, analogie e differenze, con l’intento di creare un dialogo immaginario tra autori di diversi interessi, Paesi, culture. Ognuno dei capitoli che compongono il libro pone il lettore di fronte ai grandi temi della letteratura universale. Qualche esempio: “La parola nasce dal silenzio”, dove si affronta il tema della pace dentro e fuori di noi, intrecciando le voci provenienti da tre continenti: uno scrittore israeliano, David Grossman, un inviato speciale italiano, Tiziano Terzani, due monaci buddhisti zen vietnamiti, Thich Nhat Hanh e Chan Khong. O “L’arte di leggere, guardare, raccontare, immaginare” dove la voce di Alberto Manguel (quattro anni passati da ragazzo con Borges), si intreccia con quelle di John Berger, Tahar Ben Jelloun, José Saramago. E ancora il razzismo (“Apartheid in bianco e nero”) con i due Nobel Toni Morrison e Nadine Gordimer insieme a Miriam Makeba (l’ultima sua lunga intervista) e all’afrikaner Antije Krog, testimone della Commissione per la Riconciliazione e la Verità istituita da Desmond Tutu in Sudafrica. Il lettore può passare, senza soluzione di continuità, attraverso i temi della difesa dell’ambiente, dell’amore, della libertà e della dignità dell’uomo.
“Quello dell’intervistatore – testimonia Minerva verso la fine del volume - è un ruolo dall’equilibrio sottile tra la ricerca della chiarezza e della semplicità di un divulgatore, l’ascolto attento e non giudicante di uno psicanalista e le qualità di un mediatore culturale per mettere in relazione il sapere dell’autore e le curiosità del pubblico. Se lo scrittore si trova di fronte non tanto il “critico letterario”, ma il lettore attento e curioso, si rispettano i ruoli e prende vita un vero dialogo tra persone. La comunicazione diventa fertile se è autentica e profonda e se è generata, in entrambi, da apertura, curiosità, interesse sincero e rispetto dell’altro.” Ma se il punto di partenza sono state le interviste, il libro è tutto fuorché una “raccolta di interviste”. Il giornalista che per scelta, nei suoi servizi, ha sempre lasciato la parola ai suoi interlocutori, collocandosi “di quinta” nelle riprese, qui diventa narratore, raccontando anche quello che accadeva prima e dopo gli incontri, gli sguardi, le impressioni, gli ambienti, i dialoghi off line e offrendo al lettore decine di citazioni e di spunti da diversi libri degli scrittori protagonisti del volume.
Fra i maggiori pregi di Un filo di voci è quello di portare direttamente ad altri libri, di aprire porte verso i sentieri spesso sconosciuti aperti dai protagonisti della letteratura contemporanea. “A che somiglia questo libro? – sintetizza Erri De Luca in chiusura della sua Prefazione – A un’isola. Intorno preme, come un mare agitato, il 1900.”
Il festival LibrinpArco è organizzato dall'associazione EquiLibri di Trento in collaborazione con il Comune di Arco ed è dedicata alla piccola editoria indipendente, con la collaborazione di alcune associazioni locali (Il Sommolago, Il tè delle letture, l’associazione Giacomo Floriani) e la presenza di numerosi autori disposti a dialogare con il pubblico e a parlare delle loro esperienze.
Dal momento che il Parco arciducale è chiuso, la rassegna si sposta quest’anno alla veranda e al gazebo di viale delle Palme e alla veranda del Casinò municipale per il pomeriggio del 2 giugno, proponendo incontri con autori ed editori, iniziative per bambini e famiglie, tavole rotonde e angoli a tema.
Questo il programma nel dettaglio:
● ore 14.30: caccia al tesoro letterario per bambini da 6 a 12 anni, a cura di Sara Conci;
● ore 15.30: “Non ho parole!”, letture di Chiara Turrini per ragazzi da 9 a 11 anni;
● ore 15.30: “La favole di Annette”, laboratorio creativo con Anna Vairo per bambini da 3 a 10 anni;
● ore 15: “Sfumature di poesia” con Giuseppina Locatelli, Andrea Rossi, Eleonora Aleotti, Sara Conci, Mario Bolognese, Alessandro Parisi e il gruppo sulla poesia dialettale dell’associazione culturale “Giacomo Floriani”, Beatrice Carmellini, Stefania Formisano e il gruppo del laboratorio ‘‘Poesia in biblioteca”, realizzato in collaborazione con la biblioteca civica “Bruno Emmert” di Arco e la Mnemoteca del Basso Sarca; modera Federica Fanizza; letture a cura del gruppo “Il tè delle letture” della biblioteca civica di Riva del Garda;
● ore 16: “L’angolo del mistero: sfumature di giallo” con gli autori Micaela Bertoldi, Mauro Neri, Annalisa Armani, Romano Turrini, Vincenzo Florio, Gianfranco de Bertolini e l’associazione Il Sommolago; modera Carla Andreotti, letture di Patrizia Perini;
● ore 17: La grammatica della visione nei romanzi della collana “solenoide” di Edizioni del Faro, con Lorenzo Avi, Paolo Pardini, Chiara San Giuseppe, Stefano Motta e Loreta Failoni; modera l’incontro il direttore di collana Pino Loperfido; letture di Viky Keller;
● ore 19: aperitivo letterario “Perché scrivi? Un intreccio di voci” con Luciano Minerva e gli autori partecipanti agli incontri del pomeriggio.
Tutti gli incontri sono a ingresso libero.
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