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Fri, Oct

Enorme fumata nera dal Cementificio di Sarche: l'allarme lanciato dalla consigliera Ambrosi (FdI)

Valle dei Laghi
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Riaccensione forni Italcementi Sarche – Ambrosi (FdI): “La coltre nera che si è alzata lo scorso mercoledì fa temere per la salute dei cittadini e per la tutela del Biotopo e del Biodistretto”.

 

 

Mercoledì scorso, durante la fase di riavvio dell’impianto di cottura del cementificio del gruppo Italcementi – Heidelberg di Sarche di Calavino si è verificata un’anomalia impiantistica che ha causato una densa nube di fumo nero che si è diffusa verso l’alta Valle dei Laghi, ingrigendo il cielo e creando allarme e sconcerto tra gli abitanti, le Associazioni e i Comitati spontanei che da mesi contestano il riavvio del cementificio in un’area ormai vocata all’agricoltura biologica e a un turismo lento e sostenibile.

 

Noi di Fratelli d’Italia, attraverso alcuni documenti a prima firma della sottoscritta sollecitata in tal senso da molti cittadini, negli scorsi mesi avevamo impegnato la Giunta provinciale a sostenere una politica industriale votata alla riconversione degli stabilimenti presenti in Valle dei Laghi, favorendo la transizione a un modello sostenibile a basse emissioni che sia compatibile con la presenza del Biotopo del Lago di Toblino ed il Biodistretto della Valle dei Laghi in un’ottica di tutela ambientale e sviluppo turistico della zona.

 

Oltre a ciò abbiamo tenuto costante l’attenzione sul tema attraverso atti ispettivi, nell’ottica di proteggere la salute e la sicurezza dei cittadini della Valle dei Laghi, consci della possibilità che la riaccensione dell’impianto di cottura del cementificio potesse avere impatti negativi sul particolare microclima della zona e sulle condizioni di salute dei cittadini.

 

E’ importante quindi che le strutture provinciali agiscano al più presto al fine di ottenere le dovute garanzie e rassicurazioni da parte del gruppo Italcementi – Heidelberg circa la salubrità dell’attività dell’impianto di produzione di clinker e che si continui a monitorare la zona per evitare pericolose ripercussioni dal punto di vista della salute pubblica e della tutela ambientale e paesaggistica.

 

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Cons. Alessia Ambrosi