Nelle valli Rendena e Chiese, la ciclabile diventa “dei fiori”. Siamo nel Trentino occidentale, nell’ambito turistico di Madonna di Campiglio dove le guglie delle Dolomiti di Brenta Patrimonio dell’Umanità incontrano le distese di ghiaccio dell’Adamello Presanella.
A valle di queste possenti montagne, vestite ancora d’inverno, la primavera lancia i suoi segnali di vita e i prati lungo la ciclopedonale della Val Rendena (24 km da Carisolo al lago di Ponte Pià, poco dopo Tione di Trento) e della Valle del Chiese (28 km da Bondo fino a Baitoni sul lago d’Idro lungo una ciclopedonale alternata a tratti su strade a basso scorrimento) diventano una tavolozza di colori. Un quadro “impressionista”, dal titolo “Ciclabile dei fiori” che invita ad essere conosciuto in sella alla bicicletta, da soli, in compagnia o in famiglia, con i bambini.
Entrambe le ciclopedonali sono adatte a tutti. Inoltre, nei weekend (sabato e domenica) dal 16 aprile al 5 giugno, un comodo bicibus (solo su prenotazione da https://campigliodolomiti.openmove.com/ 5 euro il biglietto per gli adulti, gratuità per i bambini minori di 8 anni) permetterà di percorrere la sola andata o il solo ritorno e tornare comodamente all’automobile una volta conclusa l’esperienza tra sport, natura e scoperta del più bel vivaio primaverile all’aria aperta che la natura possa presentare.
Cosa possiamo ammirare in questa variegata tavolozza di colori? Lungo la “Ciclabile dei fiori” si osservano colori e si sentono profumi che appartengono a oltre 600 specie floristiche, come ci racconta Marco Merli, esperto ed appassionato di botanica, curatore dell’Area naturalistica Rio Bianco presso la Casa del Parco Flora a Stenico e conoscitore delle piante e dei fiori che crescono sui monti del Trentino occidentale come pochi altri.
Tutti gli esemplari botanici, dai fiori più semplici e comuni a quelli più rari e curiosi, sono indicati in una mappa a disposizione degli ospiti presso gli uffici di Azienda per il Turismo e online su campigliodolomiti.it.
Qualche indizio su questa singolare “caccia al fiore”. Tra Pinzolo e Caderzone Terme, dopo il bianco del bucaneve e del campanellino che annunciano l’arrivo della primavera, si potranno incontrare il giallo del tarassaco e del ranuncolo. Verso Spiazzo l’azzurro che vira al viola dell’erba medica e a Pelugo il rosa del corydalis e il verde dell’edera. Da Darè e Javrè verso Tione di Trento, in località Sesena, prati multicolore con numerose piante officinali come l’iperico e la salvia pratense e alimurgiche come lo spinacio di monte.
A Ponte Pià il salice bianco e il salice rosso e la fioritura tardiva, che si conclude ad aprile, della rosa di Natale. Superate le Giudicarie Centrali, prima di entrare nel cuore della Valle del Chiese, attorno al lago di Roncone, la protagonista sarà la cannuccia di palude. Spettacolo nello spettacolo, a Storo, lungo gli aridi pendii a fianco della ciclopedonale, i più attenti potranno osservare piante officinali come la potentilla, l’iperico, la piantaggine, la silene e alcune orchidee rare e multicolori. Infine, al lago d’Idro, troviamo il rarissimo giunchino aghiforme, dotato di aghi come un pino, che trova il suo luogo ideale di innesto nell’area del biotopo.
La nuova proposta è un invito alla scoperta del paesaggio dolce del fondovalle, dei prati colorati attorno ai paesi di montagna e della biodiversità che anima le sponde dei fiumi Sarca e Chiese e le rive dei laghi d’Idro e Roncone sui quali, dal 2020, sventola la “Bandiera Blu”, il riconoscimento attribuito da Fee (Foundation for Environmental Education – Fondazione per l’Educazione Ambientale, un’organizzazione internazionale non governativa e non-profit con sede in Danimarca) per “premiare” i comuni rivieraschi con una conduzione sostenibile del territorio.
La “Ciclabile dei fiori” è uno dei due nuovi progetti di “turismo lento” ideati dall’Azienda per il Turismo Madonna di Campiglio per accompagnare la stagione turistica di passaggio tra l’inverno e l’estate, dando alla primavera un carattere nuovo, arricchito di proposte e servizi nuovi.
L’altro progetto porta il nome di “Itinerari dell’acqua”, una selezione di 12 affascinanti percorsi da Madonna di Campiglio al lago d’Idro, a bassa e a mezza quota, nel Parco Naturale Adamello Brenta Geopark, alla scoperta delle cascate e dei laghi più spettacolari e sorprendenti nel periodo del loro massimo splendore, da metà aprile a fine giugno. Le cascate di Vallesinella (Campiglio) e della Val Genova, la Cascata della Cravatta (Val di Breguzzo) la Cascata Regina del lago (Val di Daone), il Sentiero etnografico Rio Caino (Cimego) e il lago d’Idro, biotopo scrigno di biodiversità, sono alcuni degli esempi più particolari. Tutti i percorsi sono mappati e descritti su www.campigliodolomiti.it/itinerari-acqua.
Affrettatevi, la primavera corre veloce e per ammirare la fioritura c’è tempo fino all’inizio di giugno quando il primo taglio dei prati si porterà via le essenze floristiche segnando l’arrivo dell’estate.
L’itinerario completo, la mappa floristica e gli orari del servizio di bicibus sono disponibili su www.campigliodolomiti.it/ciclabile-fiori.