Assegnati al Trento Film Festival i riconoscimenti speciali. Zari di Arman Gholipour Dashtaki riceve il nuovo Premio Amelia De Eccher; a Inedita di Katia Bernardi il Premio CinemAMoRe. Il Premio Studenti Università di Trento, Bolzano e Innsbruck assegnato a Naya - Der Wald hat tausend Augen di Sebastian Mulder. Menzione speciale per La frequentazione dell'orso già insignita del Premio Rai.
Nel corso della giornata di venerdì 6 maggio sono stati assegnati gli ultimi tre riconoscimenti speciali offerti da associazioni o enti partner del Festival e attribuiti da giurie indipendenti. I premi sono stati consegnati in occasione della proiezione del film vincitore, direttamente in sala.
Il Premio Amelia de Eccher per Donne di Cinema e di Montagna è una novità di quest’anno, “per le donne, da entrambi i lati della cinepresa”. La giuria composta da Elena Goatelli, Ingrid Runggaldier e Nives Meroi ha assegnato il premio al film Zari di Arman Gholipour Dashtaki (Iran / 2021 / 28'): «Un ritratto intenso, con una fotografia onesta, semplice e diretta. Uno sguardo pieno di rispetto e di attenzione verso la storia di una donna coraggiosa, che dopo essere stata costretta a sposarsi per due volte, la prima a undici anni, decide di lottare giorno per giorno per definire e creare il suo unico e particolare spazio di libertà». Il premio è stato comunicato alle ore 17.00 alla Sala 2 del Cinema Modena.
Assegnato anche il Premio CinemAMoRE, istituito dal coordinamento di Rassegna Internazionale Cinema Archeologico, Trento Film Festival e Religion Today Film Festival e volto a premiare l’opera che valorizzi autori, produzioni, storie e protagonisti del Trentino-Alto Adige. La giuria composta da Emanuele Vernillo (TFF), Claudia Beretta (RAMFF) e Andrea Morghen (RTFF) ha deciso di assegnare all’unanimità il premio al film Inedita di Katia Bernardi (Italia/ 2021/ 73’) «Un ritratto sincero, intimo, a tratti struggente ma mai stucchevole, della scrittrice Susanna Tamaro, tanto famosa quanto sconosciuta nelle sue mille sfaccettature» si legge nella motivazione. «La regia delicata e profonda, talvolta sorprendente, racconta la persona e i suoi contesti con originalità e ritmo narrativo, rivelando una donna fuori dagli schemi e autoironica, complessa e leggera al contempo, del tutto “inedita”». La giuria del premio ha deciso inoltre di assegnare una menzione speciale al film La frequentazione dell’orso di Federico Betta (Italia/ 2022/ 60’), già vincitore del Premio RAI. Il premio è stato consegnato alla regista Katia Bernardi alle ore 19.00 al Cinema Modena Sala 2.
Il Premio Studenti Università di Trento, Bolzano e Innsbruck per un’opera di particolare valore culturale realizzata da un autore di età inferiore ai 33 anni va a Naya - Der Wald hat tausend Augen di Sebastian Mulder (Paesi Bassi / 2021 / 24'). «Il film vincitore si distingue per l’attualità del tema e l’originalità delle scelte stilistiche e mediatiche. Attraverso materiale documentario, il regista riesce a mettere luce sulla volontà ossessiva dell’uomo di controllare l’ambiente circostante. Chiusa in questa morsa, la lupa Naya è costretta a ricercare uno spazio proprio»: questa la motivazione scritta dalla giuria internazionale del premio, formata da Angela Vignaga, Federico Cavasin, Diana Busana (Università di Trento), Sofia Pinni, Mattia Cingolani, Luca Weste (Università di Bolzano), Martina Chiavoni, Veronica Rungger, Alex Bonzi (Università di Innsbruck). Il premio è stato assegnato alle ore 21.15 in Sala 3 al Cinema Modena.