In Trentino sotto l'egida UNESCO non ci sono solo le Dolomiti Patrimonio Mondiale ma anche i Siti preistorici palafitticoli dell’arco alpino di Ledro e Fiavè, il bene immateriale Muretti a secco (cioè la capacità di costruire manufatti in pietra, comune a 8 Paesi europei, che in Trentino fa riferimento all'Accademia della Montagna-Tsm), la Riserva di Biosfera (MAB) "Alpi Ledrensi e Judicaria" e l'Adamello Brenta Geopark. Ora tutti questi preziosi beni comuni si potranno trovare, a breve, anche su uno stesso sito online “Patrimoni dell’Umanità in Trentino”. Stamane a Stenico, al Castello, il vicepresidente Mario Tonina e i referenti dei vari Patrimoni hanno partecipato al convegno "Il network UNESCO del Trentino: sinergie e buone pratiche per essere protagonisti sulla scena internazionale".
"Il sito 'Patrimoni dell'Umanità in Trentino' - ha detto nel suo intervento il vicepresidente Mario Tonina - è nato dalla necessità di permettere uno sguardo di insieme sui valori UNESCO nel nostro territorio. Per valorizzare maggiormente i numerosi riconoscimenti si è pensato di dedicare una 'pagina' all’interno del sito istituzionale della Provincia autonoma di Trento. Il sito vuole essere un’occasione per raccogliere e presentare da un unico punto di accesso i patrimoni del Trentino, riconosciuti come Beni UNESCO, ma vuole essere un luogo vivo, dove queste informazioni e contenuti sono proposti affinché i beni comuni UNESCO possano essere ancor più vissuti".
Il convegno è stato organizzato in occasione dell'allestimento della mostra #Proudtoshare e, nello specifico, della rassegna "My Biosphere, my future" allestita dalla Riserva di Biosfera UNESCO Alpi Ledrensi e Judicaria per promuovere i valori del territorio riconosciuti nell'ambito del Programma UNESCO 'Man and Biosphere'. Obiettivo del convegno è il dialogo e il confronto fra i vari enti responsabili della gestione dei siti UNESCO del Trentino per ragionare su future sinergie e collaborazioni.
Il vicepresidente Tonina in apertura aveva puntato l'attenzione anche su "La grande fortuna di avere in Trentino, nel proprio spazio di vita, un bene che l’Organizzazione Mondiale UNESCO riconosce di valore tale da essere particolarmente protetto ed entrare a fare parte del Patrimonio dell’Umanità. Ciò è un enorme privilegio ed una grande responsabilità".
Il sindaco di Stenico, Monica Mattevi, intervenendo in apertura ha sottolineato come "la tutela e la salvaguardia dell’ambiente naturale che ci circonda occupano sempre più uno spazio crescente nella sensibilità collettiva. La propensione dei turisti nei confronti di destinazioni giudicate sostenibili, e la ricerca di mete dove la qualità dell’ambiente si unisce alla presenza di offerte autentiche ed esperienziali, sono indicate come uno dei mega-trend della domanda turistica su cui puntare. Infatti, ci stiamo allontanando sempre di più, dalla prospettiva del turismo di massa, per dare valore a proposte che sappiano integrare la presenza di servizi di qualità con la capacità di preservare le risorse naturali, paesaggistiche e sociali che identificano un territorio".
Si sono poi succeduti gli interventi di Adriano Conci, direttore dell'ufficio tecnico del Castello del Buonconsiglio Monumenti e Collezioni Provinciali, Gianfranco Perderzolli, presidente del Bim del Sarca, che è stato nominato ente incaricato di attuare, tramite il proprio staff, le azioni decise dal tavolo di indirizzo del MAB UNESCO e di Roberto Bombarda primo ideatore del progetto di Biosfera e assessore della Comunità delle Giudicarie. Il convegno è stato moderato dal direttore de L'Adige e Alto Adige Alberto Faustini. I relatori che hanno portato la loro esperienza e le loro riflessioni sono stati: Micaela Deriu, coordinatrice del MAB Unesco Alpi Ledrensi e Judicaria; Michele Lanzinger, direttore del MUSE, ente gestore del sito palafitticolo Unesco di Ledro; Franco Marzatico, dirigente Soprintendenza per i beni culturali della Provincia autonoma di Trento, ente gestore del sito palafitticolo UNESCO di Fiavè; Irma Visalli, responsabile del progetto 'Prodotti e produttori di qualità delle Dolomiti Patrimonio Mondiale UNESCO' della Fondazione Dolomiti UNESCO e Ruben Donati, membro della giunta del Parco Naturale Adamello Brenta Unesco Global Geopark.