Anche nelle Giudicarie Esteriori, il forte aumento delle quotazioni delle materie prime - in continua crescita da inizio anno per la ripresa delle economie dopo i ribassi dovuti alla pandemia, avrebbe portato ad un aumento di circa il 45% del costo della bolletta elettrica per il quarto trimestre, se il Cda di Ceis non fosse intervenuto di nuovo, con un provvedimento di urgenza per attuare un ulteriore sconto che porta ad una riduzione complessiva del 30% sul prezzo della materia Energia sul prezzo stabilito dall’Authority.
STENICO. La straordinaria dinamica dei prezzi delle materie prime verso i massimi storici, ancora in forte crescita per la ripresa delle economie dopo i ribassi dovuti alla pandemia, unitamente alle difficoltà nelle filiere di approvvigionamento e le alte quotazioni dei permessi di emissione di CO2, avrebbero portato ad un aumento superiore al 45% della bolletta dell'elettricità.
L'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente è intervenuta, su sollecitazione del governo nazionale, annullando transitoriamente gli oneri generali di sistema in bolletta, oneri da cui i soci del CEIS sono già esenti e che quindi non ne avrebbero beneficiato, assorbendo quindi interamente l’impatto dell’aumento della materia energia.
In questo contesto, il Cda del Ceis, che era già intervenuto ritoccando in maniera sostanziale al ribasso il prezzo dell’energia per i propri soci nel terzo trimestre, è nuovamente intervenuto portando al 30% lo sconto sul prezzo dell’energia del quarto trimestre.
L'incremento definitivo del totale bolletta, per i Soci del Consorzio, sarà pertanto solamente del 15% ca. rispetto al terzo trimestre del 2021 per la famiglia tipo, mentre la differenza rispetto ai non soci sul mercato della maggior tutela continua a registrare per i Soci CEIS un risparmio del 20% circa vista anche l’esenzione dagli oneri di sistema di cui già i soci CEIS godono.
Per il presidente del Ceis, Dino Vaia: "Siamo in presenza di un ulteriore incremento del costo delle materie prime, più ampio ed imprevedibile del precedente, che continuerà così almeno fino all’inizio del prossimo anno. Poiché l’intervento del governo, di fatto, non aveva effetti per i nostri soci, che però patiscono i rincari generalizzati, ci siamo convinti a questa ulteriore manovra correttiva, dopo quelle messe in atto precedentemente. Infatti il CDA, consapevole degli ulteriori costi aggiuntivi in capo alla società, ha proseguito nel cercare di garantire e sostenere i soci in una fase delicata della ripresa per proteggere specie i consumatori più fragili. Accanto all'attenzione alle famiglie in maggiore difficoltà, è ormai evidente l'ampia percentuale di famiglie e imprese che, pur essendo "nella media", fatica a sopportare la quotidianità. È, a maggior ragione, necessario un continuo lavoro di monitoraggio dei prezzi dell’energia e di tutte le opportunità che si dovessero presentare per l’incremento dell’energia autoprodotta, al fine della riduzione strutturale dei costi energetici".
I due interventi del Cda del Consorzio, nel terzo e nel quarto trimestre, hanno liberato risorse a favore delle famiglie delle Giudicarie Esteriori per ca. 350'000 €, che diventano ca. 850'000 € se sommati al ristorno di luglio e agosto di ca. 500’000 €. A questi risparmi si aggiungono le esenzioni dagli oneri di sistema per l’energia autoprodotta che per i Soci CEIS vale complessivamente un ulteriore risparmio in bolletta di ca. 900’000 € per l’anno 2021 rispetto agli utenti del mercato libero o tutelato.
Il direttore del Consorzio, Gianluca Schiavi afferma: "abbiamo avuto la possibilità di intervenire considerando come prioritaria un’azione di salvaguardia sociale piuttosto che il profitto, da cooperativa del territorio quale siamo. La capacità di poter intervenire socialmente con questa forza deriva infatti, oltre che da un’oculatezza gestionale, in maniera più consistente dal valore cooperativo di cui il CEIS si fa promotore e che diventa quindi risorsa a servizio di tutte le famiglie delle Giudicarie Esteriori. Questa forza, prende le mosse da un patto comune, quello cooperativo, estraneo ad altre realtà e consente, ad oggi, di manovrare in emergenza, in favore delle famiglie socie, anche in condizioni di incertezza legate all’andamento delle nostre produzioni e soprattutto all’andamento dei prezzi emessi dall’Authority".