E' stato un Dolomiti di Brenta Trail all'insegna delle rivincite. Sul secondo gradino del podio lo scorso anno, hanno trionfato sul traguardo nei pressi del lago di Molveno sia Christian Modena con un arrivo ex aequo col veterano Gianni Penasa nella sfida più attesa sui 64 chilometri, sia il polivalente atleta di casa Federico Nicolini, che ha dominato con autorità dal primo all'ultimo metro la competizione short sui 45 km. Riscatto e straordinaria rimonta in discesa poi per la trevigiana Silvia Serafini che ha fatto sua la 45 km ladies, mentre nella lunga femminile si è imposta la bergamasca di Albino Cinzia Bertasa, al comando sin dalle prime battute.
Grande successo organizzativo dunque per la seconda edizione della competizione organizzata dal consorzio Molveno Holiday e da Trentino Trail Running, che ha visto complessivamente al via 650 corridori del cielo, provenienti da tutta Italia e da 12 nazioni, seppure il meteo non sia stato particolarmente clemente in quanto a visibilità in quota.
Insolito per una competizione di 64 km e 4280 metri di dislivello l'esito finale, con un arrivo a pari merito fra l'esperto di competizione lunghe Christian Modena, quotato atleta di Mori, e il veterano Gianni Penasa, ex ciclista della Val di Sole e con un legame particolare con questo evento che aveva battezzato in una precedente edizione sperimentale. I due hanno percorso assieme ad un gruppetto di 8 atleti i primi chilometri, quindi hanno forzato il ritmo nei pressi di Tovel, conquistando la testa della corsa e mantenendo la leadership nei vari passaggi al rifugio Graffer (33,5 km), rifugio Casinei (38,6 km), rifugio Tuckett (41,4 km), rifugio Pedrotti (48,8 km) e rifugio Croz dell'Altissimo (55,5 km). Dopo 64 km di fatica la coppia è giunta a Molveno, facendo registrare il tempo finale di 7h48'08", ma l'aspetto curioso è che anche la lotta per il terzo gradino del podio vede un ex aequo, visto che l'altoatesino Alfred Psenner e il modenese Roberto Viliotti hanno concluso assieme con il tempo di 7h58'29", con il sudtirolese bravo a recuperare nel finale, superando Samuele Bertò del Brenta Team (alla fine quinto) e ad agganciare Viliotti.
Prestazione da record poi per l'azzurro di sci alpinismo Federico Nicolini, che ha dominato la prova short sui 45 km e 2850 metri di dislivello, sin dai primi chilometri, staccando subito il rivale Luca Miori, che lo aveva battuto lo scorso anno, ed andando in straordinaria progressione sino al traguardo, concludendo la sua prova con il tempo di 4h40'09", di ben 18 minuti inferiore rispetto a quello fatto registrare da Miori dodici mesi fa. L'atleta della Valle dei Laghi ha invece portato a termine la sua prova dopo 21 minuti dal vincitore, mentre in terza e quarta posizione troviamo i due alfieri dell'Atletica Trento Francesco Baldessari e Fabiano Roccabruna, a seguire Matteo Perli ed Alessandro Giovannini.
Senza storia anche la sfida lunga femminile, che ha avuto una protagonista indiscussa, la bergamasca di Albino Cinzia Bertasa, sempre al comando e autrice di un buon tempo finale di 9h50'02". Alle sue spalle Daniela Montelli, giunta dopo 19 minuti e la norvegese Frida Strand Kristoffersen, a 40 minuti.
La sfida più emozionante fra le 4 in programma sulle Dolomiti di Brenta è stata senza dubbio la short femminile (45 km e 2850 metri di dislivello), che ha visto trionfare la trevigiana Silvia Serafini, capace di chiudere la prova con il tempo di 6h06'49", precedendo di 6 minuti e 30 secondi la polacca della Valetudo Wiktoria Piejak, andata letteralmente in crisi nell'ultima parte di gara e soprattutto in discesa. La forte atleta che gareggia in Italia è stata al comando per quasi tutta la gara, facendo registrare un vantaggio di oltre 8 minuti sulla Serafini al rifugio Graffer, e cedendo secondi su secondi nei chilometri successivi, fin quando la Serafini in discesa ha dato il tutto per tutto riuscendo a raggiungerla e a staccarla. Sul terzo gradino del podio è poi giunta Federica Iachelini, con un ritardo di 21 minuti, quindi Marta Miglioli e la rendenese Cinzia Franchini.