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"1872: l'Alba della Sat" è il titolo della mostra dedicata alle origini della Società degli alpinisti Tridentini che sarà inaugurata oggi, sabato 6 agosto, alle ore 11 allo Chalet Laghetto di Madonna di Campiglio nell'ambito delle celebrazioni per i centocinquant'anni dell'associazione nata proprio a Campiglio il 2 settembre 1872 con il nome di Società alpina del Trentino. Seguirà, poi, il 2 e 3 settembre, la Festa di compleanno prevista tra Madonna di Campiglio e il rifugio Graffer.

 

In foto i fondatori della Sat a Madonna di Campiglio - Biblioteca della montagna-Archivio storico Sat

 

CAMPIGLIO. Promossa dalla Sat e sostenuta dai comuni di Pinzolo e Tre Ville, la mostra "1872: l'Alba della Sat" supera l'esposizione storica per presentarsi come un'esperienza immersiva da vedere e ascoltare attraverso il supporto di strumenti multimediali e digitali. Protagonisti i fondatori, personificati da due attori - Prospero Marchetti (discendente da una facoltosa famiglia di Bolbeno stabilitasi ad Arco, di sentimenti filo italiani, fu fondatore e primo presidente della Sat) e Nepomuceno Bolognini (di Pinzolo, ufficiale garibaldino, primo vicepresidente della Società) - i luoghi - Arco e la Val Rendena con Madonna di Campiglio (la Sat fu fondata a Madonna di Campiglio nel 1872 mentre il primo congresso si tenne ad Arco nel 1873) - e il contesto storico permeato dall'antitesi tra il Trentino quale parte dell'impero austroungarico e le spinte irredentiste verso l'Italia. Un coinvolgente viaggio nel passato per sapere qualcosa in più sulle circostanze nelle quali nacque la Società degli alpinisti Tridentini. La Biblioteca di Pinzolo, in cordata con gli intenti culturali della mostra, ha selezionato per l'occasione 10 libri storici a disposizione dei visitatori che vorranno approfondire la conoscenza della montagna e del periodo storico.

Tra i momenti salienti dell'esperienza immersiva l'incontro di Marchetti e Bolognini all'imbocco della Val Genova dove decideranno di spendersi per l'avventura satina, Prospero Marchetti mentre scrive il discorso per la prima assemblea, vari excursus sulla realtà del tempo senza dimenticare la presenza asburgica ad Arco e a Madonna di Campiglio e il finale, di immagini e suoni, con l'elogio alla montagna e alla sua bellezza, oltre il tempo e la storia. La mostra-esperienza, ideata e curata da Roberta Bonazza e Luciano Stoffella, è organizzata in collaborazione con l'Azienda per il Turismo Madonna di Campiglio, la Biblioteca di Pinzolo, la sezione Sat e la Pro loco di Campiglio.

Sempre più vicina anche la "Festa di compleanno" della Sat (2 e 3 settembre). Per ricordare il gruppo dei 27 fondatori, altrettanti ciclisti, in abiti d'epoca saliranno in bicicletta da Arco (piazza adiacente a Palazzo Marchetti) e dai diversi paesi d'origine per raggiungere Madonna di Campiglio. Qui, nel giardino del Salone Hofer dell'Hotel Des Alpes (nato dal primo hotel di Campiglio, lo Stabilimento alpino, che quest'anno compie centocinquant'anni anni ed è stato sede, nel 1872, del primo incontro tra i fondatori della Sat), sarà dato il via alle celebrazioni per il 150°. Seguirà una cerimonia con l'affissione di una targa a ricordo della fondazione della mentre, alle 21.00, al Palacampiglio, ci sarà la rappresentazione teatrale del "Filò da la Val Rendena".

Sabato 3 settembre la festa proseguirà al rifugio Graffer con il Coro della Sosat e altre attività, organizzate anche grazie ai partner Casse Rurali, Dolomiti Energia, Itas e La Sportiva. Sul palcoscenico naturale ai piedi delle Dolomiti di Brenta, lo spettacolo promosso dal Premio Itas del Libro di Montagna "Bagliore", un podcast narrativo dal vivo in modalità immersiva grazie a cuffie wireless e alla lettura live, con sonorizzazione in tempo reale.  Partenza da Vallesinella e camminata con un ambassador La Sportiva. 

La mostra sarà visitabile tutti i giorni, fino al 4 settembre, dalle 14 alle 18, chiuso il lunedì (orari e aperture speciali su www.campigliodolomiti.it/eventi). Poi, dal 10 settembre al 30 ottobre, il percorso si trasferirà presso la sede Sat di Arco.

 

 

CAMPIGLIO. Con il titolo “In cima, misteri di rocciosa bellezza”, si alza il sipario, oggi venerdì 5 agosto a Madonna di Campiglio, sul Festival culturale d’alta quota “Mistero dei monti” che di cima in cima da vent’anni conduce gli ospiti estivi della montagna in vetta alla cultura, alla conoscenza, al confronto. Passo dopo passo, la kermesse, laboratorio di idee, punti di vista, riflessioni sulla montagna con uno sguardo aperto sul mondo e l’attualità, ha condotto ai piedi delle Dolomiti di Brenta numerosi testimoni del nostro tempo. Erri De Luca, Vito Mancuso, Giovanna Botteri, Beppe Severgnini, Mauro Corona, Luca Mercalli, don Luigi Ciotti, per citarne alcuni fra molti.

L’edizione del ventesimo sarà trentina, collegandosi al 2022 come anno di importanti anniversari legati alle montagne locali (in primis i centocinquant’anni della Sat, poi i settant’anni del Soccorso alpino e del Trento Film Festival) e alla gente che le abita raccontate da giornalisti, storici e scrittori trentini; alpina con la partecipazione di alpinisti di oggi come Fausto De Stefani e il ricordo di alpinisti del passati come Armando Aste; impegnata per il futuro con il coinvolgimento di alcuni giovani studenti impegnati nel salvare i ghiacciai e di Sara Segantin, tra le fondatrici di Fridays for future in Italia.

Nuove conoscenze, tra gli ospiti della ventesima edizione, come la giornalista Loredana Lipperini che conduce, su Rai Radio 3, “Fahrenheit”, il fortunato programma sui libri e le idee, e amici di lunga data del “Mistero”: il giornalista e scrittore Marco Albino Ferrari, lo storico dell’arte Flavio Caroli e l’esperto di Medioevo e Rinascimento Alessandro Scafi.

Evento nell’evento, il “Mistero dei monti” diventa, giovedì 11 agosto (21.00, Sala della cultura), “Misteri” con la retrospettiva sulle passate edizioni che vedrà protagonisti gli amici del Festival insieme ai curatori Roberta Bonazza e Giacomo Bonazza. Un momento per fermarsi, guardarsi indietro e rileggere le venti edizioni passate come esperienza viva alla base del Festival di oggi.

Ogni incontro dell’edizione 2022 porta ad una cima diversa perchè le cime possono essere solidali, ideali, sportive, contese, tempestose, letterarie, artistiche e altro ancora. “Le cime delle montagne - spiegano Roberta Bonazza e Giacomo Bonazza - sono mete reali e fisiche, ma allo stesso tempo hanno anche un valore simbolico. La cima può rimandare ad un obiettivo da raggiungere, conquistato oppure rimasto un desiderio incompiuto”.

L’edizione del ventesimo aprirà con lo spettacolo teatrale (venerdì 5 agosto alla Sala della cultura) “Anche i sogni… Il quindicesimo Ottomila” di Fausto De Stefani, il secondo alpinista italiano e sesto al mondo ad aver scalato tutti i 14 Ottomila, con la Compagnia degli S-Legati. Questo spettacolo racconta la sua cima più importante, la nascita della Rarahil memorial School in Nepal, il quindicesimo Ottomila come De Stefani ama definirlo. Un percorso dalla montagna alla solidarietà a favore della cultura dei bambini e la realizzazione di un sogno di vita raccontati attraverso uno spettacolo prodotto da Montura Editing, scritto a quattro mani e interpretato da Mattia Fabris e Jacopo Maria Bicocchi.




Si prosegue sabato 6 agosto (17.30, Sala della cultura) con Maurizio Gentilini che ricorda, partendo dal suo libro “Ho scalato un ideale” (ed. Vita Trentina) l’alpinista Armando Aste, i suoi ideali e il suo mondo interiore.

Domenica 7 agosto (10.30, Giardino di Campiglio) si prosegue con il recital di parole e musica “Le Dolomiti di Buzzati” con Chiara Turrini (voce recitante), Luca Pedron (voce recitante) e Michelangelo Felicetti alla fisarmonica mentre lunedì 8 agosto (ore 17.30, Sala della cultura) il giornalista sportivo Carlo Martinelli, autore di “Storie di pallone e bicicletta”, sarà protagonista dell’incontro “Cimecoppi” ripercorrendo le più appassionanti imprese sportive.

Salto indietro nel tempo, martedì 9 agosto (17.30, Sala della cultura), con “cime contese” e Raffaella Ranise (scrittrice e autrice per Marsilio del libro “Gli Asburgo”) che, insieme a Paolo Luconi Bisti, fotografo e ricercatore di storia locale con all’attivo numerose pubblicazioni su Madonna di Campiglio, daranno voce all’incontro “Gli irredentisti fondatori della Sat e gli Asburgo”.

Poi, mercoledì 10 agosto (17.30, Sala della cultura), Marco Albino Ferrari interverrà sulla figura dell’alpinista e regista del Novecento Hans Ertl e la diva Leni Riefenstahl.

In cima alle dune”, giovedì 11 agosto (17.30, Sala della cultura), è il titolo dell’incontro con Max Calderan, esploratore e protagonista di imprese estreme come l’attraversamento di corsa del deserto del Qatar e del Rub’ al-Khali, il più grande deserto di sabbia al mondo che si trova nella penisola araba.

Proposta doppia venerdì 12 agosto. Alle 17.30, in Sala della cultura, la giornalista Loredana Lipperini, a partire dalla sua esperienza professionale come conduttrice del programma “Fahrenheit” su Rai Radio 3, affronterà il tema di come, spesso, l’impegno per la cultura possa essere paragonato ad una “cima solitaria”.

La sera (21.00, Sala della cultura) incontro “Pratiche di soccorso climatico” con Giovanni Cartapani, cofondatore di Glac-Up e l’esperienza di quattro studenti dell’Università Bocconi che, iniziando dal ghiacciaio Presena del 2021, hanno adottato i ghiacciai alpini per salvarli. Questo gruppo di giovani, a dimostrazione della sensibilità delle nuove generazioni verso l’ambiente, raccolgono micofianziamenti per l’acquisto di teli riflettenti in polipropilene da utilizzare durante l’estate coprendo le preziose riserve d’acqua allo stato solido, minacciate dal riscaldamento globale.

Incontro mattutino, invece, sabato 13 agosto alle 10.30 sulla terrazza “Ober 1”, con Sara Segantin. La giovane scrittrice, narratrice scientifica e alpinista della Val di Fiemme, tra le fondatrici di Fridays for future in Italia e volto noto della trasmissione Geo di Rai 3, presenterà il suo libro “Non siamo eroi” con prefazione di Luca Mercalli, romanzo di formazione con, sullo sfondo, la crisi climatica. Sempre sabato 13 agosto, ma alle 17.30 (Sala della cultura), viaggio nella storia dell’arte con Flavio Caroli, tra i più noti e stimati critici e storici dell’arte italiani con un intervento sulle fondamenta dell’arte per comprendere i linguaggi dell’arte contemporanea.

Doppio appuntamento anche per la giornata conclusiva di domenica 14 agosto. Alle 10.30 presso il Giardino di Campiglio lo scrittore e docente di storia Alessandro Scafi condurrà gli ospiti alla scoperta di L’uomo con le radici in cielo”, romanzo candidato al Premio Strega 2022, un viaggio che intreccia la letteratura ai miti antiche e alle storie bibliche alla ricerca del paradiso che sta oltre. Conclusione, alle 17.30 presso la sala della cultura, con i genitori di Andreas Chaves, giovane di Novi Ligure morto nel



2017, a 21 anni, mentre ascendeva il Monte Bianco con, nello zaino, il suo amato poeta, Dante, di cui è considerato un divulgatore “semplice e puro”, in particolare della Divina commedia. Sarà proiettato anche il video “Il poeta e le montagne” del giornalista Marcus Risso.

Promosso da Azienda per il Turismo Madonna di Campiglio e curato con la consueta ricchezza di contenuti da Roberta Bonazza e Giacomo Bonazza, il Festival prosegue fino al 14 agosto.

Gli incontri, ad esclusioni di quelli “open air”, si terranno nella Sala della cultura in via Pradalago 4 a Madonna di Campiglio. L’ingresso è gratuito e limitato alla capienza massima dei posti con priorità a chi avrà prenotato online su www.campigliodolomiti.it/misterodeimonti. In caso di maltempo gli incontri si svolgeranno in Sala della cultura.

 

CAMPIGLIO. Si è concluso intorno alle 20 di ieri, mercoledì 3 agosto, un intervento per soccorrere un’escursionista lungo il sentiero 217 nei pressi del lago di Nambino (Madonna di Campiglio). La donna ha chiesto aiuto al Numero Unico per le Emergenze 112 intorno alle 19 dopo essere caduta sul sentiero ed essersi procurata un possibile trauma al ginocchio. L’infortunata è stata raggiunta dagli operatori della Stazione Madonna di Campiglio che le hanno prestato le prime cure, la hanno imbarellata e trasportata a spalla con la barella portantina per circa 40 minuti fino alla piana di Nambino, dove è stata affidata all’ambulanza.

 

 

I soccorritori erano già presenti nei pressi del luogo dell’incidente perché impegnati nella ricerca di una escursionista. Il marito aveva chiesto aiuto al Numero Unico per le Emergenze 112 poco prima delle 17 perché non riusciva più a rintracciare la moglie, dopo che i due si erano separati sulla strada del rientro, sui sentieri 217 e 266 alla Busa dei Cavai. 12 operatori della Stazione Madonna di Campiglio sono saliti in quota per perlustrare i sentieri dell’itinerario dei 5 laghi. Intorno alle 18.45 la donna è stato ritrovata illesa lungo il sentiero 217, mentre stava rientrando.

 

 

Il Gruppo Guide Alpine Madonna di Campiglio presenta Il salotto delle Guide Alpine,

sorsi di tramonto tra storia e montagna" "Il mestiere di Guida, come si diventa Guida Alpina"

Giovedì 28 luglio - Ore 18.00 - Chalet Laghetto - Madonna di Campiglio



CAMPIGLIO. Come si diventa Guida Alpina? Quali caratteristiche, fisiche, atletiche, caratteriali, occorre avere per pensare di arrivare a conseguire l'attestato?

Esiste una predisposizione? Oppure si tratta di pura passione, magari tramandata di padre in figlio, che spinge ancora oggi i giovani soprattutto se nati e cresciuti nelle vallate alpine a intraprendere un percorso duro e niente affatto scontato?

Saranno gli istruttori delle Guide Alpine di Madonna di Campiglio a parlarne giovedì 28 luglio al Bar Chalet Laghetto durante il terzo appuntamento della rassegna "Il Salotto delle Guide, sorsi di tramonto tra storia e montagna", con la conduzione di Ugo Merlo, giornalista di montagna e collaboratore del quotidiano l'Adige.

Valter Vidi e Gianfranco Rizzi rappresentano due voci autorevoli in termini di preparazione alla professione. Vidi ha ricoperto numerosi incarichi durante lo svolgimento della professione: istruttore (oltre che maestro di sci), capo Commissione Tecnica del Trentino, capo del Soccorso Alpino di Madonna di Campiglio per 18 anni, ex presidente del collegio Guide Alpine del Trentino ed ex presidente del Collegio Nazionale.

Gianfranco Rizzi fu, al tempo, la più giovane Guida d'Italia, valente alpinista dolomitico, è stato istruttore di roccia nel prestigioso corpo del Soccorso alpino della Guardia di Finanza e istruttore delle Guide dal 1975 al 1995, oggi svolge ancora la professione di maestro di sci.

Non è esclusa la presenza di Renzo Springetti, istruttore e protagonista di numerose spedizioni in Nepal, Annapurna, e Patagonia.

Ma i veri protagonisti della serata saranno le Guide Alpine giovani della stazione di Madonna di Campiglio, un bel momento dunque si prospetta giovedì pomeriggio, con il confronto tra passato e presente di una professione della montagna con quasi 150 anni di storia a far data dalle notizie dei  primi montanari che accompagnavano i notabili sulle vette (1864 - 1890) e che per primi hanno contribuito ad aprire il turismo dolomitico.

"Il Salotto delle Guide Alpine" viene realizzato in collaborazione con la Pro Loco Madonna di Campigliol'Apti comuni di Pinzolo e Tre Ville

 

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