GIOVEDI' 30 GIUGNO - Il presidente con l’assessore Spinelli all’apertura del convegno di Madonna di Campiglio con la Corte dei Conti. Bernabei: sinergia sui controlli. Carlino: magistratura contabile, ruolo di salvaguardia per i cittadini. Fugatti: “Risorse umane centrali per l’attuazione del PNRR”.
“Il ruolo delle risorse umane, sia nella pubblica amministrazione a tutti i livelli che in generale nella comunità, sarà fondamentale per la sfida dell’attuazione del Pnrr. E il Trentino, da sempre attento per la sua vocazione autonomista alla gestione responsabile delle risorse, vuole essere apripista: per tradurre al meglio, in concreti benefici per i cittadini e le imprese, le grandi opportunità concesse dal Piano. Valorizzando in questo percorso la collaborazione con la magistratura contabile, un interlocutore fondamentale del sistema delle autonomie per disegnare il futuro del nostro territorio”.
Lo ha detto il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti, nei saluti di apertura del convegno “Autonomie territoriali e contributo all’attuazione del PNRR e dei piani complementari. Il ruolo della Corte dei conti”. La due giorni, tornata in Trentino e in particolare a Madonna di Campiglio, per fare il punto assieme a magistrati, tecnici, autorità, esponenti delle istituzioni e delle forze dell’ordine sugli elementi utili per il Pnrr in chiave territoriale e sottolineare l’importanza della correttezza nell’azione amministrativa nella promozione del benessere e dell’interesse pubblico.
Nel suo intervento, il presidente Fugatti, presente assieme all’assessore provinciale allo sviluppo economico, ricerca e lavoro Achille Spinelli, ha evidenziato come l’appuntamento cada “in un momento importante, nel quale anche a beneficio delle nostre autonomie speciali sono messe a disposizioni significative risorse grazie al Piano di ripresa e resilienza”. Dal dibattito di Campiglio, ha aggiunto, “potranno emergere le linee guida per orientare l’azione pubblica, sia a livello nazionale che locale. Calibrate sullo scenario attuale che presenta opportunità e rischi, proprio come abbiamo approfondito assieme nell’ultimo Festival dell’Economia di Trento”.
L’approfondimento tecnico permesso dal convegno è particolarmente utile anche secondo l’assessore Spinelli: “Siamo molto attenti – ha precisato a margine del dibattito – alle procedure e alle metodologie che riguardano l’attuazione dei progetti collegati al PNRR. L’aspetto attuativo è decisamente importante, sia per la responsabilità connessa al migliore utilizzo delle risorse pubbliche, sia per fare in modo che i progetti in campo, che coprono numerosi ambiti, compreso l’innovazione e la competitività di sistema, abbiano la maggiore efficacia possibile”.
Oltre a Fugatti nei saluti, introdotti dal capoufficio stampa della Provincia Giampaolo Pedrotti, sono intervenuti i sindaci di Pinzolo Michele Cereghini e di Tre Ville Matteo Leonardi e il commissario del governo Gianfranco Bernabei, che ha sottolineato “l’importanza di un momento di riflessione tecnica tra istituzioni e organi funzionali coinvolti nel programma nazionale di ripresa e resilienza”. “Proprio da Madonna di Campiglio – ha aggiunto Bernabei – verrà tracciato un solco di riferimento istituzionale e tecnico. Riguardo al Piano di ripresa e resilienza sarà necessario fare il massimo per un’azione amministrativa in grado di moltiplicare gli effetti sulla crescita e il benessere, nonché per evitare i rischi di infiltrazioni criminali e favorire i controlli. Su questo lavoreremo in sinergia tra Procura, Corte dei Conti, istituzioni e forze dell’ordine, nell’interesse dello Stato e delle autonomie”.
Nell’apertura dei lavori Guido Carlino, presidente della Corte dei Conti, ha tracciato l’entità della posta in gioco a cui fanno riferimento i contenuti del dibattito. “Pur nella situazione di incertezza attuale la scelta di fondo del Pnrr è un’occasione unica di sviluppo.
Inclusione, digitalizzazione e coesione sociale sono priorità per il Paese. Obiettivi che vanno coniugati con la finanza pubblica, che non è esente dall’impatto delle dinamiche economiche acuite dal conflitto bellico.
Si tratta di una sfida difficile, quella del Pnrr, che fronteggiano anche la Provincia autonoma e i Comuni. Ed è in questo scenario che la Corte dei Conti è chiamata ad assolvere il suo compito costituzionale, vigilare e verificare l’efficacia e legittimità dell’azione amministrativa. Esprimendo così il proprio ruolo di salvaguardia nell’interesse di cittadini, imprese e territori, della loro crescita e benessere. Gli illeciti costituiscono infatti un freno allo sviluppo e vanno contrastati”.
VENERDI' 1 LUGLIO - Il ministro Giorgetti: Autonomie territoriali cruciali per l’attuazione del Piano. Il direttore generale Nicoletti: la Provincia si è organizzata per affrontare questa sfida. Pnrr e Corte dei Conti, seconda giornata del convegno a Campiglio. Seconda e conclusiva giornata a Madonna di Campiglio per il convegno “Autonomie territoriali e Pnrr.
Il ruolo della Corte dei Conti” organizzato dalla Provincia autonoma di Trento e dalla Corte dei conti. Nella sessione mattutina il ministro ha parlato dopo i saluti del presidente di Confindustria Trento Fausto Manzana e della presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Trento e Rovereto, Raffaella Ferrai.
Il ministro Giorgetti ha sottolineato come il Pnrr sia “una occasione storica che non possiamo permetterci di non cogliere a pieno, una sfida che si può vincere solo se il Paese saprà mettere a terra le progettualità e nella misura in cui diventi una sfida collettiva”. Un ruolo importante possono giocarlo le Autonomie territoriali, ha aggiunto il ministro Giorgetti: “Regioni, Province e Comuni possono nell’attuale fase svolgere una fase cruciale, non solo come soggetti attuatori” dato che “numerose sono infatti le progettualità promosse dalle Autonomie territoriali”.
E dato che il Pnrr vede un “disegno articolato e ambizioso che vede un coinvolgimento a 360 gradi delle autonomie territoriali” che perciò “hanno una grande responsabilità e dovranno dimostrare di saper trasformare i fondi in bandi e i bandi in progetti duraturi e strutturali” ha chiarito il ministro Giorgetti.
Il direttore generale della Provincia autonoma di Trento, Paolo Nicoletti nel suo intervento ha evidenziato l’impatto che il Pnrr potrà avere sull’economia trentina e di come l’amministrazione provinciale si sia già attivata per affrontare la sfida.
In foto Nicoletti
“Come Provincia ci siamo strutturati con una organizzazione interna dedicata a seguire il Pnrr, a partire dall’individuazione di un assessore che abbia la responsabilità politica dell’attuazione del Pnrr e una cabina di regia di cui fanno parte due dirigenti generali di Dipartimento – ha chiarito il direttore generale Nicoletti – E’ stato attivato un modello di verifica degli effetti macroeconomici degli investimenti via via realizzati in Trentino sul Pnrr che è lo stesso che sta costruendo la Bocconi per conto del Ministero dell’economia e delle finanze per tutte le Regioni. Il senso del monitoraggio è di valutare le ricadute degli investimenti sul Pil e conseguentemente sull’incremento di gettito a beneficio del bilancio provinciale”. Con la Corte dei conti, ha aggiunto il direttore generale Nicoletti, “abbiamo già attivato un sistema di reportistica in un’ottica di collaborazione relativamente alla verifica dell’efficacia, efficienza e legittimità di quanto verrà impegnato in Trentino attraverso il Pnrr”.
Nicoletti ha ricordato che, ad oggi, per la nostra provincia le risorse in arrivo dal Piano di ripresa e resilienza sono circa 1,3 miliardi di euro, cifra in evoluzione, di cui circa 930 milioni di euro impegnati sulla circonvallazione ferroviaria di Trento. “Un progetto che consentirà di liberare aree strategiche per disegnare il futuro della città capoluogo” ha concluso il direttore generale Nicoletti.