Una cabina con sfondo in vetro, per chi ha voglia di emozioni forti. L'esperienza è così immersiva che non è per tutti. Ma le cabine del nuovo impianto delle Funivie Pinzolo - che collega Prà Rodont a Doss del Sabion - non sono tutte così. “Questa è una chicca - spiega Roberto Serafini, Presidente delle Funivie Pinzolo - di un impianto già molto bello”.
25 milioni di euro l'investimento. Con particolare attenzione al contenimento delle emissioni e al contesto paesaggistico, sottolinea Serafini: "Abbiamo realizzato questo impianto con le due stazioni interrate, due stazioni ipogee quindi. Si parte da Prà Rodont, sbucando da un tunnel e si arriva entrando nella montagna in cima al Doss del Sabion".
Si è passati da una portata di 1800 persone/ora del vecchio impianto ai 2800 passeggeri attuali. E non solo la discesa ma anche la risalita diventa un'esperienza, come ben spiega l'architetto e progettista Marco Casagrande, che si è ispirato alle forme organiche della dolomia: "Lo sciatore quando arriva sul piano di sbarco già percepisce la visuale sull'altro versante e questo è emozionante. Uscendo in pista si apre poi il panorama delle Dolomiti del Brenta e l'Adamello, visuale che ti riempie il cuore".
Pinzolo: la nuova telecabina immersiva
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