Lo sviluppo tecnico e commerciale dei droni ha contribuito negli ultimi anni alla loro esponenziale diffusione, a questo si aggiunga che la deregolamentazione normativa ha semplificato non poco il loro utilizzo anche da parte di chi ha poche o nulle competenze aeronautiche, e il risultato è che non solo i professionisti si sono avvicinati a questo strumento, ma anche ci ne fa un uso ludico, e che data la sua scarsa preparazione è più a rischio di farne uso illecito.
Questo ha certamente preoccupato non poco chi ritiene di dover difendere la propria privacy o proprietà, oppure chi, come nel caso di cui parleremo, è tenuto a tutelare la pubblica sicurezza. Queste probabilmente le motivazioni alla base dell’ordinanza emessa da Andrea Lazzaroni, sindaco di Dimaro Folgarida (Tn), che ha vietato l’uso dei mezzi aerei a pilotaggio remoto dal 9 al 19 luglio, in occasione del ritiro estivo della squadra del Napoli Calcio.
Di per se nulla di male, se non fosse che nella forma tale ordinanza a sua volta apparirebbe come violazione della normativa aeronautica. L’ente governativo Enac, (Ente nazionale aviazione civile, con sede a Roma) ha infatti a più riprese ricordato alle amministrazioni pubbliche che i comuni non hanno alcun potere sulla gestione dello spazio aereo. Quindi ogni eventuale ordinanza restrittiva in tale senso è da ritenersi nulla per carenza assoluta di potere, e genera confusione tra gli utenti dell’aria.
Solo l’Autorità aeronautica ha il potere di limitare l’utilizzo di determinati spazi aerei, anche su richiesta delle amministrazioni pubbliche, quando ricorrono motivi di sicurezza e di ordine pubblico.
Da notare inoltre che gli articoli a cui fa riferimento l’ordinanza si riferiscono a un’edizione della normativa sui droni non più in vigore da diversi anni, e oggi completamente sostituita da nuove regole, dettate dall’autorità europea Easa.