PIEVE DI BONO e PREZZO. Nell'ambito della fondazione Fanfara di Pieve di Bono, che di anni ne conta oltre 60, si sono ultimamente riscontrate due rilevanti innovazioni: l'artista condinese del legno Domenico Spada è succeduto a Mario Castellini alla presidenza della fondazione, mentre il docente pugliese Biagio Bonvenga diplomato in sax è subentrato a Fabio Scaglia alla direzione. Quest'ultimo resta dentro il complesso in qualità di suonatore di trombone.
Spada dimostra ancora una volta di saper collezionare e gestire incarichi di rilievo: in passato era stato presidente del Cmf – Consorzio di miglioramento fondiario - migliorando il proprio prestigio. Identica cosa anche per il suo predecessore e custode forestale di Agrone che aveva assunto la presidenza parecchi anni prima contrassegnandone i concatenati successi; in veste di presidente onorario resta sempre e comunque Celso Galante che, ormai superati gli 80 anni, ha abbandonato trombone e podio.
Riavvolgendo sequenze ed immagini, sono parecchi coloro che in epoche diverse si sono mobilitati, suonando o impegnandosi in altri ambiti direzionali – organizzativi, a dare fiducia e una buona mano all'istituzione di impronta alpina.
Da Angelo Bugna a Livio Scaia; altri ancora, in parte ad oggi deceduti, si sono alternati dentro quella sala macchine a lavorare, salvaguardare e decidere, sempre per il bene della loro Fanfara: Agostino Bertini Giorgi, Edoardo De Biasi, Feliciano Armani, Arduino Filosi, Fiore Nicolini, Guido Bonata, Tarcisio Ceschinelli, Paolo e Bruno Franceschetti.
“Dalle parti di Roncone – avverte il popolare Vigilio Bazzoli detto Giornal - siamo in tanti ad aver suonato in epoche diverse nella Fanfara; costituiva un vanto farne parte. Ricordo che allora il presidente era Gaetano Ballini, poi c'era l'attuale sindaco di Creto Attilio Maestri, Bruno Salvagni, l'interinale maestro Gianni Salvadori che alla Fanfara aveva dato un'impronta attraverso rinnovate partiture.
La Fanfara, che comprende una trentina di elementi provenienti soprattutto dall'intero mandamento del Chiese, si ritrova il mercoledì sera per rifinire e ampliare il proprio repertorio.
“Già stiamo predisponendo il da farsi per l'anno 2022 e le uscite previste sono diverse” avvertono con comprensibile soddisfazione presidente e maestro.