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Tione, “El Tino” ci ha lasciato. Un'altra vittima giudicariese del Covid 19

Tione
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“Agostino Andreolli per tutti “El Tino” ci ha lasciato verso le 13.00 di ieri 26 marzo. Abbiamo sperato fino all’ultimo che ce la potesse fare, ma a nulla è valso anche il suo fisico atletico nulla ha potuto contro questo “dannato” Virus… è stato letteralmente rubato ai suoi affetti più cari: la moglie Carla e la figlia Elena con figlio (nipotino) Martino, l’altra figlia Laura  e il fratello Pierino. 

Ci rimane ora soltanto la preghiera e la Fede, che ci aiuterà a vivere questo devastante momento dove è precluso ogni affetto, ogni abbraccio… Ci ricorderemo de “El Tino” come una persona cara, amica e socievole, chi ha avuto la fortuna di conoscerlo sicuramente oggi avrà modo di piangerlo come una persona benvoluta, disponibile ed infaticabile. Sempre con il sorriso sulle labbra che ha contaminato tanti di noi. Ciao Tino, un abbraccio virtuale che ci ricorderemo! Tuo cognato ‘l bafo”

È questo il messaggio che ha postato su Fb Udalrico Gottardi nel pomeriggio di ieri appena saputo della inaspettata e tremenda dipartita di Tino.

Agostino è un’altra vittima del Covid19 che anche in Giudicarie continua a fare vittime. Ricoverato domenica 15 marzo all’ospedale di Tione le sue condizioni pur con febbre alta sembravano non destare allarmismo, nel nosocomio tionese le cure prestate fin da subito hanno diagnosticato una polmonite. L’uomo nel corso della settimana si è aggravato e sabato 21 veniva trasferito all’ospedale S. Chiara di Trento in terapia intensiva, qualche giorno di lotta contro una fine per questo virus “assassino”, ma a nulla sono servite le intense cure che i sanitari hanno compiuto, da ieri purtroppo Tino non è più fra noi.

Era una persona molto conosciuta e stimata in tutte le Giudicarie e non solo. Professionalmente è stato per molti anni un efficiente tecnico specializzato nella riparazioni delle “macchine da scrivere” Olivetti, per questa sua professione lo si vedeva spesso entrare in uffici pubblici.

Appassionato di caccia, curava nei minimi dettagli ogni ‘battuta’ con i sui Setter al seguito con i quali ‘parlava’ sommessamente nei momenti critici. Ha fatto parte direttivo della Sezione Cacciatori di Tione, dell’Associazione Trentina Beccacciai Trentini, nonché fondatore. Responsabile dei censimenti dei Tetraonidi delle Giudicarie, punto di riferimento Cinofilo per l’intero Trentino. 

Era sempre a disponibile a dare una mano nell’allestimento di mostre di genere venatorio, la Mostra Trentino dei Trofei. Si può tranquillamente affermare che “El Tino” c’era sempre in ogni contesto associativo: dalla Pro Loco alla SAT, dai cacciatori alla fotografia. Un uomo infaticabile e sempre pronto!

Negli anni ’70 ha militato nella squadra U.S. Tione, ala sinistra dal tiro a “rasoterra” micidiale. È stato uno degli fondatori (in qualità di socio della S.A.T.) – assieme al compianto Cesare Salvaterra - del Raduno di Scialpinismo “Laghi dei Valbona” negli anni ’80. Amante della montagna a 360°, uno dei pochi che la frequentava, si può dire 12 mesi all’anno e, soprattutto viveva  per la montagna! Era un profondo conoscitore del meteo, quando andava in montagna, anche in posti difficoltosi era sempre attrezzato e procedeva con passo ‘instancabile’ con molta cautela. Lo diceva sempre: “doman matina ale doe (ore 2 di notte) vago a Gai”! Intendendo che si sarebbe alzato prestissimo per poter ‘fotografare’ il Gallo Cedrone del quale conosceva tutti i segreti per appostamenti più inimmaginabili con tanto di “capanno”, naturalmente auto-costruito. Amante della montagna, ma anche grande appassionato di fotografia (faceva parte del Circolo Fotografico Tionese) la sua passione per questo hobby nasce negli anni ’70 e la coltiva dedicandosi a fotografia di paesaggio e specialmente la fauna, tanto da riuscire - con l’amico di sempre Bruno e pochi altri  - ad ‘avvicinare’ - le aquile.

Ed ora ci guardi da lassù … dove “osano le tue aquile”