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Sat, Jun

Più su delle sue montagne, addio a Dario Antolini

Tione
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TIONE. Dal 1987 il rifugio Trivena dislocato a quota 1650 metri in alta val di Breguzzo era considerato una tappa obbligata da escursionisti e appassionati di sci alpino: ad accoglierli e consigliare sul da farsi al rifugio Trivena c'era Dario Antolini.

Ora un male che non dà alternative se l’è però portato via per sempre: aveva 70 anni e lascia la moglie Clorita e ben tre figlie, Dina, Cristina ed Erma. Dall'agenzia Compostella che si sta occupando della triste incombenza fanno sapere che le onoranze funebri si terranno nella chiesa di Tione domani lunedì alle 14,30.

 

 

Dario era uno che conosceva la montagna sapeva interpretarla ma soprattutto gestirne gli imprevisti. Dalle alture di quel popolare rifugio dispensava consigli utili specialmente verso chi era nuovo su quei costoni, spesso innevati. Tra le mura del rifugio, trentini, veneti, lombardi e non solo si potevano sentire a casa propria: spesso e volentieri la clientela si affezionava e tornava al Trivena.

Anche se il rifugio in Val di Breguzzo appartiene al Comune, la famiglia Antolini lo ha sempre sentito come proprio: tutti quanti in famiglia erano attratti da quella montagna dove la neve spesso è di casa, di stagione in stagione loro comunque erano sempre presenti. Dario tra l’altro era pure istruttore di sci d’alpinismo, quindi nel contempo forniva consigli utili per prevenire imprevisti. Sapeva distinguere e farti comprendere rischi possibili, mettendo in chiaro alcuni limiti dove era rigorosamente sconsigliabile spingersi.

Se il tempo permetteva queste esperienze, Dario prendeva il tempo di concentrarsi e mettere ordinatamente tutto su carta: scartabellando tra gli scaffali si trovano Al dos de l’Asen, il Campanile di Trivena, l’Arco dell’Amore e i Cannoni della Val di Breguzzo.

Da noi – avverte la figlia Cristina – le stagioni iniziano in inverno dal 27 dicembre al 3 di aprile, mentre l’arco estivo solitamente inizia da metà giugno per protrarsi sino ad ottobre. Papà per anni ha fatto parte del Soccorso alpino e quindi sapeva sempre dove mettere mano”. Ora che Dario è salito ancora più su di quelle vette, moglie e figlie valuteranno il da farsi.