Si è da poco conclusa la stagione 2021/2022 nei comprensori sciistici della Provincia di Trento. Una fase di ripresa del turismo invernale, dopo il lungo periodo di stop a causa della pandemia, che ha visto impegnati 55 operatori della Polizia di Stato in diciotto stazioni sciistiche per il servizio di “Soccorso e Sicurezza in montagna”: Alba di Canazei, Campitello di Fassa, Canazei, Cavalese – Cermis, Folgaria, Folgarida – Marileva, Lavarone, Madonna di Campiglio, Moena – Lusia; S.Pellegrino, Pampeago, Pinzolo, Pozza di Fassa, Predazzo – Latemar, San Martino di Castrozza, Vigo di Fassa.
Come è noto nel corso dell’ultima stagione sciistica vi sono state importanti innovazione in tema di prevenzione con l’introduzione di nuove norme volte a migliorare la sicurezza in montagna. Sono state, infatti, introdotte l’assicurazione obbligatoria per gli sciatori e l’allargamento a più utenti dell’uso del casco protettivo, con lo scopo di consentire di vivere la montagna tenendo conto di alcuni potenziali rischi e nel dovuto rispetto di tutti i fruitori delle piste da sci.
Ne discende che i compiti e la presenza della Polizia di Stato sia stata, pertanto, fondamentale al fine di prevenire e di rafforzare il rispetto delle regole e il soccorso. Per solo tale ambito la Polizia di Stato, ha, infatti, impegnato per la stagione invernale appena trascorsa cinquantacinque operatori, che hanno concorso, da dicembre fino quasi alla fine del mese di aprile, con le altre forze di polizia, nei servizi di vigilanza, controllo e soccorso sulle piste.
Sul fronte delle attività di contrasto si evidenzia il dato delle persone controllate che sono state per l’intera stagione circa 12.000, di cui circa 3.600 stranieri. In questo ambito sono state, inoltre, contestate 228 sanzioni amministrative, in base alla legge provinciale 287/81 (art. 30 ter) ed al nuovo D.L. 40/2021, tra cui si segnalano 18 violazioni per ubriachezza molesta, ex art. 688 c.p., 30 per inadempienza della copertura assicurativa e 51 per violazioni della normativa “COVID”.
Riguardo i soccorsi sono stati effettuati 5.244 interventi e nello specifico:
3.749 per cause accidentali
667 per collisioni tra persone
41 per collisioni con ostacoli
42 in ambito degli impianti di risalita
745 per altre cause di cui 174 per malori.
Vanno menzionati anche gli interventi per decessi che sono stati in totale nove nella stagione appena terminata, di cui 2 per cause traumatiche e 7 per malori fatali.
Il tutto a fronte di circa 5.900.000 primi ingressi, dato non dissimile dalla stagione 2018/2019.
“Anche nella stagione 2021/2022, commenta il vice Questore Salvatore ASCIONE, portavoce del Questore, la Polizia di Stato ha svolto, non solo un ruolo fondamentale per la sicurezza di tutte le persone che hanno goduto delle bellezze delle piste da sci del Trentino, ma ha contributo, in modo significativo, con interventi decisi e risolutori, a dare della nostra comunità una percezione di un sistema complesso che mette al centro del proprio interesse la protezione del singolo.